martedì 30 luglio 2024

Si moltiplicano le perplessità per la mancata apertura delle ciclopedonali del ponte Leonardo da Vinci

 



“Che burloni quelli che hanno inaugurato il dicembre scorso il ‘resuscitato’ Ponte Leonardo da Vinci,” si ironizza nei caseggiati in destra Reno a Sasso Marconi. “Lo hanno inaugurato anche se la parte ciclabile e pedonale non era ancora agibile dicendo che comunque era cosa di pochi giorni e poi la bella struttura avrebbe messo in mostra tutta la sua completezza e la capacità di soddisfare ogni esigenza di mobilità. Si disse che c’erano ancora da ultimare le collocazioni delle condutture dei servizi che attraversano il fiume allacciate alla base della struttura carrabile, come le tubature del gas, poi avremmo potuto sbizzarrirci a transitare sul ponte in piena sicurezza in bici e a piedi. I lavori di posa delle condutture sono ultimati, ma l’ingresso nelle bretelle per ciclisti e pedoni è ancora sbarrato”. 

Il disappunto dei residenti in via Ziano e zone limitrofe passa dallo sconsolato all’irritato. Per loro condividere pericolosamente il transito sul ponte in bicicletta o a piedi con le auto e i mezzi pesanti, contendendosi il tratto carrabile, è inspiegabile quando sulle ali del ponte sono presenti due larghe ciclopedonali volute proprio per garantire anche a pedoni e ciclisti una mobilità sicura. 


Chi si sente tradito per le promesse da marinaio e chi ironizza: “ Forse si sta aspettando per poter fare una seconda inaugurazione, quella delle ciclabili. D'altronde a novembre ci saranno le elezioni regionali e quella potrebbe proprio essere una bella occasione per radunare un bel po’ di elettori e perché no,  per raccontare qualche altra balla preelettorale”.   


10 commenti:

Anonimo ha detto...

Le solite promesse dei politici. Sicuramente poco prima delle elezioni inaugureranno in pompa magna prendendosi meriti che non hanno. E dire che ormai ci dovremmo essere abituati al fatto che se le suonano e cantano da soli

Anonimo ha detto...

Altra ipotesi, aspettano il morto per poi precipitarsi a concludere i lavori. Non è sempre così in Italia?

Anonimo ha detto...

Forse aspettano una tragedia prima di aprire le ciclopedonale

Anonimo ha detto...

Molte ragioni di chi ha scritto questo articolo! I ciclisti e pedonali arrivano sulla via Ziano, lasciano l'auto e procedono sulla strada 325 per andare verso Castiglione dei Pepoli. Hanno immensa paura di attraversare il Ponte Leonardo da vinci a piedi e bicicletta! Tir e mezzi vanno troppo veloci...non seguono mai questa mancata velocità ! Forte pericolo anche alla rotonda. Sarebbe meglio che i Vigili di Sasso Marconi potessero venire a fare controlli al riguardo !!

Anonimo ha detto...

Viste le condizioni in cui siamo stati per 3 anni, non starei troppo a menarla per questo ritardo nell'apertura delle piste ciclo-pedonali.
Approfitto però di questo articolo per chiedere a chi lo sa, come di potrà accedere alle piste con le biciclette. Perchè al momento pare un mistero. Sia ad entrare, sia ad uscire, i marciapiedi non hanno rampe per consentire l'accesso. Spero che i progettisti non intendessero far scendere dalla bicicletta e sollevarla per superare il gradino.... in questo caso nessuna bici prenderà mai la ciclabile. Vuoi vedere che il ritardo è dovuto a questo e stanno cercando il modo di risolverlo? Chissà...

Anonimo ha detto...

C'è un bel divieto di transito per ciclisti e pedoni che dovrebbero fare il giro da ponte Albano. Se i vigili controllano va a finire che la multa la fanno proprio a loro

Anonimo ha detto...

Gente che ha paura..di tutto, gente che non solleva la bici per il gradino, se penso alla mia gioventù mi rendo conto di due cose, o noi abbiamo vissuto in guerra con la bicicletta in mezzo ai semiarticolati e alle auto o quelli di adesso meritano l'estinzione per incapacità mentale.

Anonimo ha detto...

O forse il Ministero delle Infrastrutture e il Commissario Straordinario hanno già alzato le zampe e l'opera è di nuovo nelle mani della Città Metropolitana, che notoriamente è ufficio efficiente e solerte.

Anonimo ha detto...

Certo, io allora ricordo quando attraversavo il fiume a nuoto perché non esistevano ponti... e mi nutrivo di radici e bacche... ah che bei tempi!

Anonimo ha detto...

Il rischio per i pedoni/ciclisti una volta sul ponte è relativo, c'è circa un metro di spazio tra il guardrail e la striscia bianca e se i guidatori non sono distratti li vedono, il problema vero è superare indenni l'angolo tra Via Ponte Albano e il ponte: il guardrail, messo nuovo durante il restauro, ha già parecchie strisciate di veicoli che hanno stretto troppo la curva, se in quel momento stà passando un pedone o un ciclista come va a finire??
Il motivo per cui ancora non è stata aperta la ciclopedonale probabilmente è legato al fatto che una volta girato l'angolo che imbocca Via Ponte Albano c'è un tratto di marciapiede troppo stretto per poter far passare una bicicletta, marciapiede che esisteva da ben prima del restauro del ponte e che non è stato adeguato alla larghezza necessaria durante i lavori, evidentemente non l'avevano considerato nel progetto; se così è resterà tutto fermo a tempo indefinito, prima che facciano un progetto e lo finanzino fà in tempo a farsi male qualcuno....