sabato 20 luglio 2019

Marzabotto commemora l'eccidio di Malfolle

Riceviamo



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ecco la "storia infinita " delle commemorazioni marzabottesi ! Dopo una guerra, devastante come è stata l'ultima '40-'45, è ovvio che nessun paese, nessun villaggio o borgo, per quanto piccolo, sia rimasto indenne da un eccidio, soprattutto in un territorio come l'Appennino emiliano dove i partigiani (ometto qualsiasi aggettivo ) erano molto attivi .......! Ebbene ,possibile mai che ogni santo giorno dell'anno solare ci debba essere una commemorazione ? Se i morti li lasciamo commemorare soltanto dai discendenti e familiari, pensate che togliamo qualcosa a quei morti , che neppure si accorgono di nulla , per ovvie ragioni ? Per i marzabottesi la " memoria " è una gabbia mentale assoluta e chi non si lascia ingabbiare secondo i loro parametri è un fascista !! Marzabottesi, avete rotto !!!!!!!

Anonimo ha detto...

Si commemora a "metà" occultando attentamente l'altra metà degli eccidi.
Ad esempio quella dei sette fratelli Govoni e poi di molti altri , ad Argelato, brigata partigiana Garibaldi.

https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Argelato


Sentito mai nulla a scuola di questa barbarie? Io solo di quella dei sette fratelli Cervi.
Le barbarie a metà, quelle lì bruttecattivediavolocacca, queste qua semplicemente sparite, rimosse. La censura e la propaganda sono state e sono assai efficaci.
A proposito di storia scritte dai "vincitori".
Diffidare sempre da quella.

Anonimo ha detto...

Avete rotto?

Il solo fatto che ci sia chi scrive questo, giustifica l'esigenza di commemorare quelle vittime.