domenica 22 luglio 2018

Facci (Misto-Mns): “Non chiudete la centrale Enel di Castel di Casio”

Il consigliere rileva che la scelta di Enel “comporta delle ricadute nell’ambito della pianificazione delle attività periferiche di protezione civile”


Marco segnala:

No alla chiusura della centrale Enel nel territorio dell’Alta Valle del Reno”. A chiedere che “non venga privato questo territorio di un ulteriore ed essenziale servizio pubblico” è, con un’interrogazione rivolta al governo regionale, Michele Facci (nella foto) del Movimento nazionale per la sovranità.

Il consigliere chiede quindi l’intervento dell’esecutivo regionale per scongiurare l’accorpamento della centrale di Castel di Casio con quella di Sasso Marconi, nel bolognese, come programmato da Enel.

Qualsiasi eventuale riorganizzazione territoriale di Enel, si legge nell’atto ispettivo, “comporta necessariamente delle ricadute pratiche sugli accordi operativi tra la stessa società e la Regione Emilia-Romagna, stipulati, attraverso un protocollo d’intesa approvato nel novembre 2016, nell’ambito della pianificazione delle attività periferiche di protezione civile”. Questo protocollo, conclude Facci, “ha definito gli interventi e la struttura organizzativa necessaria per fronteggiare gli eventi calamitosi e ulteriori aspetti inerenti ai rapporti tra l’Agenzia regionale ed Enel”.


Il testo dell'interrogazione  circa le azioni da attuare per evitare la soppressione della centrale ENEL nel territorio dell'Alta Valle del Reno in






1 commento:

Anonimo ha detto...

Articolo confuso e poco chiaro, non si capisce cosa vogliono chiudere.
Vogliono chiudere gli uffici (la parte burocratica, la gestione) spostandola a Sasso Marconi dove ci sarebbe un’altra centrale????????? O più verosimilmente altri uffici. O vogliono chiudere le turbine della centrale a valle del lago di Suviana? La differenza non è cosa da poco.