giovedì 18 giugno 2015

SASSO MARCONI. Bernagozzi e Tamarri relatori al Panathlon Club Valle del Reno sul tema ‘Sport e Turismo, un binomio poco sfruttato’.




di Mario Becca

Sport e Turismo. Un binomio che è  praticamente sempre sottolineato nei discorsi di Assessori e Associazioni come elemento trainante per un rilancio dell’economia in Appennino. Per avere un quadro reale di questo rapporto e per conoscere le prospettive, il Panathlon Club Valle del Reno ha organizzato un meeting conviviale sul tema “Di corsa in Appennino” , che si è tenuto al ristorante L’Oasi di Sasso Marconi. Ospiti  Claudio Bernagozzi, giornalista e organizzatore della maggior parte di appuntamenti podistici nella nostra provincia, e Marco Tamarri, coordinatore dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese per Turismo- Sport-Cultura e Ambiente.

Con Claudio Bernagozzi parliamo innanzitutto dell’attività puramente sportiva
-      Nella Valle del Reno normalmente prende il via con la “Montanara ” che si corre a Vergato. – ci dichiara il noto organizzatore - E’ una delle manifestazioni più antiche del Podismo Bolognese. Quest’anno era alla sua 42a edizione ed ha visto quasi 300 classificati tra gli adulti ma anche una importante presenza nella gare giovanili.
       Per la seconda gara l’appuntamento è stato il 7 giugno a Suviana dove il programma proponeva distanze per
       tutte le esigenze (e possibilità fisiche)
Dalle 3 Camminate ludicomotorie fino alle Competitiva di quasi 9 km, una Mezza Maratona di 21,097 km e la Maratona sulla distanza classica dei 42,195 km.
Temperature sui 30° e percorso molto impegnativo hanno messo a dura prova gli Atleti ma l’Organizzazione si è superata, garantendo ristori frequenti così che non è stato segnalato in pratica alcun episodio di Atleti in crisi per il gran caldo.
Ottima la partecipazione anche in questo caso, con quasi 400 Atleti nelle 3 prove agonistiche. e tantissimi anche per le Camminate non competitive.
       Dopo la 26a Camminata del Postino, solamente ludicomotoria e con un grande impegno nel ricordare sia   
       Bertuzzi, “al pustein” appunto, ma anche le tantissime vittime innocenti di quel tremendo autunno del ’44)

-Quali gare ci aspettano ?
- Porretta diventerà poi la base delle più importanti iniziative. La prima il 5 luglio con il ritorno della Porretta-Corno alle Scale, per doppiare la settimana dopo con la 39a Berzantina mentre il 2 agosto addirittura il Campionato Nazionale UISP di Corsa in Salita con la Porretta-Castelluccio.
Il 23 agosto infine la 5a Cinque Passi in Val Carlina, con partenza ed arrivo a Vidiciatico.

-      Organizzare manifestazioni alle quali partecipano centinaia di appassionati di ambo i sessi e di tutte le età non è facile specie nel nostro territorio. Però dalle scuole e dai Comuni possono arrivare  aiuti determinanti.

-      Sicuramente dalla collaborazione con le Scuole di vario ordine e grado può arrivare una valida mano. Ma spesso da un’adesione di massima dell’Istituto non corrisponde la partecipazione degli insegnanti perché questi non si sentono di addossarsi la responsabilità della sicurezza degli studenti. Quando si supera questo problema i numeri parlano da soli e i giovani sono veramente entusiasti


-      E i Comuni collaborano ?

-      Le nostre manifestazioni di Corsa su Strada necessitano più che mai del coinvolgimento delle Amministrazioni locali per tutte le autorizzazioni del caso.
Ovviamente come Organizzatori ci si aspetta sempre la massima collaborazione a fronte di impegni umani e, sempre più, anche economici.
Bisogna dire che per quanto riguarda la zona dove operano le Società più importanti, come LumegAltoreno RM Berzantina, l’appoggio è comunque da considerare di livello anche se, secondo me, si potrebbe creare una maggior sinergia con le Amministrazioni, che non si limiti ad esempio al semplice, seppur importante, nulla osta per il passaggio e/o per l’utilizzo della Piazza.
Noi muoviamo centinaia, a volte migliaia, di presenze e questo genera un indotto che dovrebbe e potrebbe essere meglio sfruttato.
Penso ad esempio alle Associazioni di Categoria che racchiudono gli esercizi commerciali, spesso sordi o ciechi alle possibili maggiori entrate che possiamo portare in loco; spesso ci troviamo con centinaia di presenze extra Regione che trovano negozi chiusi, bar che per assurdo vanno in crisi per la maggiore affluenza o, ancora peggio per la zona in cui operiamo, Uffici Informazioni Turistiche anch’essi chiusi.
Non mi stancherò di portare ad esempio l’indagine svolta da Istituti del settore che hanno identificato nel Turismo Sportivo una delle maggiori voci del PIL, arrivando a quantificare (per i grossi avvenimenti come le maratone di Torino o Roma) un ritorno sul territorio fino a 57 volte l’impegno economico dato all’Organizzazione. Non siamo Roma o Torino ma, a farci bene i conti, le percentuali non sono tanto diverse a Vergato, Porretta o Lizzano. 


Mi auguro che il ns impegno di Organizzatori, che si traduce in tantissime iniziative ludicomotorie o agonistiche quando non entrambe nella stessa occasione, possa essere sempre più apprezzato e valorizzato dalle Amministrazione e dalle Associazioni. Un bel lavoro “di Gruppo” porterebbe solo vantaggi a tutti.

Marco Tamarri ascolta e annuisce. Nessuno meglio di lui può conoscere la realtà di questa situazione.
-      A mio avviso non è sfruttato il lavoro che fanno molto bene gli organizzatori come Bernagozzi. Loro creano l’avvenimento che ha ovviamente una durata limitata  e allora bisogna trasformare l’avvenimento in evento, farlo durare più giorni  e così si richiamano le famiglie. Basterebbero 4/ 5 all’anno ed avrebbero un costo relativo.
-      Prendiamo ad esempio una delle prossime manifestazioni come la Porretta- Castelluccio
-      Al venerdì si organizza l’incontro con i personaggi, e nel mondo delle corse ce ne sono tanti, con un convegno, una proiezione di filmati. Al sabato visite guidate a Castello Manservisi, alla Madonna del Faggio, alle grotte delle Terme, alla domenica mattina la corsa e nel pomeriggio premiazioni, discorsi e ultimo shopping
-      I costi ?
-      Sono molto relativi perchè sono appassionati e penso che molti vengano gratis o quasi. Si possono eventualmente offrire come compensi o premi anche week end in albergo. Le gare si possono organizzare sui crinali ed anche le famose “verticali”, cioè corse su un breve tracciato tutto in salita a cui partecipa un numero limitato di persone, diciamo un centinaio. Sono già numerose quelle organizzate in Italia (Monviso, Ponte di legno, Auronzo ed anche in Sicilia), hanno un grande successo e richiamano molti spettatori.
-      Questa sarebbe una medicina importante per il nostro turismo ma non basterebbe.
-      Noi abbiamo un territorio molto bello, ma non ancora conosciuto e sfruttato. Non possiamo avere sempre progetti turistici legati alle Terme o allo sci. Dobbiamo legarci di più alla città, a “Bologna Welcome”, le cifre dicono che Bologna ha registrato in campo turistico + 20% e invece l’Appennino – 25% . Dobbiamo essere preparati anche ad andare a prendere ed accompagnare i turisti e programmare qualcosa che duri per tutto il fine settimana. Ma alla base di tutto c’è assolutamente un fatto: bisogna essere tutti uniti, presentarci come montagna unica, non con un versante contro l’altro, un comune contro l’altro, una frazione contro l’altra.  
-      E quindi in conclusione..
-      Come ho già detto tante volte è fondamentale avere un progetto unico, coeso fra tutti i comuni.
-      Anche con l’Alto Reno ? Sì, io mi prendo la responsabilità dei 9 che rappresento, ma  sono pronto a collaborare con l’Alto Reno… ma i Comuni mi debbo appoggiare. 


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