martedì 11 dicembre 2012

Mediazione: la nuova frontiera della giustizia giusta.




L’ordinamento giudiziario ha una  novità:  la ‘mediazione’, la  possibilità cioè di un incontro ‘pre-giudiziario’,  nel quale i ‘contendenti’, seguiti da uno o più ‘mediatori’,  espongono le ragioni che li hanno portati alla contesa e cercano, coordinati e seguiti dal mediatore, una soluzione concordata.  Se il tentativo avrà successo non si renderà necessaria la procedura davanti al giudice.
L’incontro davanti al mediatore consente ai contendenti di ‘mettere sul piatto’ tutte le ragioni della richiesta di giustizia, anche quelle non di carattere giuridico, e quindi di valutare la questione in un raggio più ampio di quello legale. La ricerca di una soluzione mediata che consenta ad entrambe le parti di ottenere piena o sufficiente soddisfazione consente risparmio economico e soprattutto, come era fra gli scopi del legislatore, permette di alleggerire il carico dei tribunali.
Quindi i vantaggi sono numerosi. In particolare, mentre il giudice dà un responso coerente con gli articoli del codice e stabilisce chi ha ragione e chi ha torto affibbiando a quest’ultimo l’intero onere del procedimento, la mediazione consente una valutazione della vicenda a ‘360 gradi’ e può  portare a ‘galla’  anche le vere ragioni della richiesta di giustizia spesso non considerabili dai codici. La soluzione deve essere trovata dai contendenti. Il mediatore, professionalmente qualificato e preparato, li aiuta nella individuazione della possibile soluzione.
Il tentativo di mediazione è obbligatorio in molti settori del campo civile: le materie più gettonate sono quelle condominiali, del campo commerciale e di proprietà.
 Una recente sentenza della Corte Costituzionale, per difetti procedurali della legge istitutiva del tentativo di mediazione, mette in dubbio l’obbligatorietà della  mediazione,  ma il tentativo, al di là delle considerazioni legali, rimane un procedimento da tentare nell’interesse sia dei contendenti, grazie al quale possono a volte sistemare cose che il giudice non può prendere in esame,sia del tribunale che può così alleggerire il carico di lavoro e non incrementare l’elenco dei processi inevasi.
Gli organismi che hanno istituito un proprio gruppo di mediazione sono diversi: dalla Camera di Commercio, a sindacati e ordini professionali.
Qui alleghiamo il prezziario applicato dalla Camera di Commercio che varia ovviamente in base al valore della contesa, utile però a valutare come la soluzione con il mediatore sia assolutamente da auspicare sia sotto il valore della spesa , sia per il risparmio di tempo: la mediazione si può risolvere anche in un solo incontro.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Questa piu' che una notizia è uno spottone pubblicitario alla o della Camera di Commercio (non è dato sapere in quanto non c'è la firma dell'autore della notizia/spot, giacchè la mediazione ha preso forma già da due anni.

Và subito detto che gli organismi di conciliazione sono tanti di piu' della Camera di Commercio, e questi sono iscritti presso il ministero della giustizia.

Qui di seguito potete copia incollare il collegamento al Ministero della Giustizia

http://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_10_4.wp?facetNode_1=2_6_12&selectedNode=2_6_12_0