venerdì 27 aprile 2012

Lotta allo spaccio e alla coltivazione di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna.



Anche un minorenne di Porretta Terme è rimasto è stato ‘pescato’ dai Carabinieri impegnati in attività contro lo spaccio delle sostanze stupefacenti e psicotrope.
I militari hanno arrestato un 36enne pugliese che all’interno della Montagnola spacciava dosi di stupefacenti. L’uomo, D.F.E.F., residente a Castelfranco Emilia , è stato sorpreso  mentre cedeva una dose di hashish a uno studente minorenne di Porretta Terme. Quest’ultimo, a sua volta, aveva acquistato la sostanza stupefacente per rivenderla successivamente a una terza persona. Per questo, anche il giovane è stato denunciato per il reato di spaccio.
 La vicenda però è soltanto agli inizi perché i Carabinieri, durante una perquisizione personale a cui hanno sottoposto il pugliese, hanno trovato 8,8 grammi della medesima sostanza, alcuni arnesi da scasso e una busta in plastica contenente 274 euro e alcuni biglietti ferroviari.
Le successive indagini avviate dai Carabinieri hanno consentito di rilevare che il denaro proveniva da un furto commesso poco prima presso l’Istituto Antoniano dei frati minori dove il malvivente, prima di dedicarsi allo spaccio, si era recato per “scassinare” il distributore di bevande. I ticket ferroviari invece provenivano da un altro furto commesso sempre dal pugliese lo scorso marzo  all’interno della Stazione Ferroviaria di Castelfranco Emilia (MO).
Per quest’ultimi fatti, l’uomo è stato denunciato anche per furto aggravato continuato e in concorso, possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e resistenza a Pubblico Ufficiale. Il minore denunciato per spaccio è stato affidato alla madre convivente.
L’arrestato, processato per direttissima è stato condannato alla reclusione di anni 1 da scontare in carcere e al pagamento di 3.000 euro di multa.

I Carabinieri della Stazione di Bologna Corticella, coadiuvati dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Bologna Centro, hanno inoltre arrestato in concorso tra loro, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente due fratelli italiani residenti a Bologna. Il blitz dei militari è scattato a conclusione di un’attività d’indagine finalizzata a contrastare il fenomeno della coltivazione casalinga di marijuana.
Un episodio analogo è accaduto la scorsa settimana, quando i Carabinieri della Stazione Bologna Bertalia avevano arrestato per lo stesso reato quattro persone. Questa volta quando i militari sono penetrati all’interno dell’appartamento, ubicato nel centro cittadino, hanno scovato una stanza di circa 16 mq, adeguatamente predisposta per la coltivazione della marijuana. Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti 19 vasi da fiori contenenti ognuno piante di marijuana, 1 bilancino di precisione e il kit per seminare e far crescere le piante. Dagli accertamenti svolti è emerso che tutta l’attrezzatura tra cui anche ventilatori, deumidificatori, lampade etc... era stata acquistata su internet a un prezzo di circa 3.000 euro, una somma notevole ma redditizia considerato che alcune piante avevano già oltrepassato i 150 cm di altezza.
I due fratelli, entrambi campani, D.N.D., 30enne e D.N.P., 37enne, al termine degli atti di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati rimessi in libertà, non sussistendo l’esigenza di richiedere l’applicazione di misure coercitive.



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