domenica 15 marzo 2009

Risposta di Dante Franchi al PD di Marzabotto


Come era prevedibile, la risposta di Dante Franchi alla critiche del PD di Marzabotto non si è fatta attendere e con un comunicato intitolato 'MEMORIA CORTA O VOGLIA DI RISSA?' Franchi scrive:

Ho reso pubbliche le ragioni che hanno motivato la fine del mio rapporto con Rifondazione Comunista.

Al PD di Marzabotto queste motivazioni non piacciono o non bastano.

Forse non merito tanto interesse, ma visto che non hanno cose più importanti di cui occuparsi devo fare alcune osservazioni a questo scritto.

Sarà certamente l’incontenibile astio personale che anima da sempre l’estensore/ora degli scritti del PD su Dante Franchi, la causa che ha indotto a dimenticare un fatto fondamentale in tutta questa storia, quello si inconfutabile:

Dante Franchi è stato il primo amministratore nel Comune di Marzabotto da molti ma molti anni a questa parte che ha lasciato di sua iniziativa la poltrona e l’indennità di assessore.

Questo aspetto (purtroppo per lui/lei) è noto a tutti i Cittadini di Marzabotto, cosi come a tutti è noto che proprio l’arroganza con cui il PD (allora DS-Margherita) volle imporre a tutti e senza alcun confronto politico un nuovo/vecchio amministratore che nessuno aveva eletto ha provocato la rottura di una alleanza politica, non con Dante Franchi, come furbescamente si intende ancora rappresentare, ma con cinque delle sette forze che avevano dato vita alla coalizione di centro-sinistra a Marzabotto.

Quanto si può leggere direttamente nei documenti racchiusi in questo link http://www.cosiniera.it/public/marzapolis/Atticrisi2006.pdf

sarà senz’altro utile per chi, magari fuori da Marzabotto, ancora non conosceva questi fatti.

Nulla di nuovo perciò sotto il sole di Marzabotto, visto che nuova non può certo definirsi la sistematica diffamazione con cui costoro si illudono di oscurare la realtà ed evitare il confronto su scelte amministrative disastrose che hanno portato questa Amministrazione al livello di consenso più basso dal dopoguerra, fino ad obbligare i suoi stessi elettori a doversi aut organizzare per riprendere in mano il futuro del’intera comunità.

D’altra parte cos’altro ci si dovrebbe attendere da chi è tanto allergico al confronto sulle cose da giungere a spendere i soldi dei contribuenti – e non pochi - in consulenze giuridiche se qualcuno – io – osa richiamare sul giornalino Comunale la necessità di colmare il grave deficit rispetto a quanto si era promesso in tema di partecipazione?

Dissi allora, e visto che non mi hanno mai risposto ripeto oggi: dopo aver sperperato soldi pubblici per imbastire accuse impossibili nei miei confronti, si proceda con le denunce o si chieda scusa ai contribuenti per il danno arrecato!

Oggi, di fronte al disastroso bilancio di questa amministrazione ed naufragio delle malcelate aspettative personali di alcuni rampanti, si cerca di metterla in rissa.

Non illudetevi, non vi seguirò su questa strada! Allo stesso tempo non saranno le vostre intimidazioni a costringermi al silenzio di fronte a scelte amministrative tanto negative per la cittadinanza.

Con le vostre diffamazioni non riuscirete a occultare gli ecomostri, le turbogas, un uso del territorio spregiudicato volto ad assecondare costruttori e cavatori, ed ora questa ultima convenzione sul Programma integrato del Capoluogo, che lasciano purtroppo una eredità pesante che non si nasconde e non si cancella, su una intera Comunità che non se lo meritava.

Il Capogruppo Consigliare

Dante Franchi

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