mercoledì 11 marzo 2009

MASTACCHI Sindaco a Monzuno


Mastacchi ci riprova e per la seconda volta si prepara a guidare la lista civica ‘Dimmi’ quale candidato sindaco per togliere il comune di Monzuno al centro sinistra. Imprenditore e consigliere di amministrazione della Emil Banca, è monzunese doc , ha due figlie, Alice di 10 anni, studentessa e Sara di 26, laureata in lingue e impegnata all’estero in campo commerciale.

Proviene da una famiglia contadina da cui sostiene di aver ereditato “il senso pratico del fare e la fedeltà ai principi e alle tradizioni vere legate alla terra.

Qual è la ragione del nuovo tentativo? “La convinzione di poter incidere in modo positivo sul futuro del paese, indirizzandolo verso un miglioramento complessivo”.

Dove hanno mancato gli amministratori uscenti ?: “Non hanno saputo coinvolgere la cittadinanza nella vita amministrativa, a mio avviso, per nascondere le contraddizioni e le divergenze interne alla coalizione”.

Cosa non è stato fatto che invece doveva essere fatto?: “ E’ stata imperdonabile la strategia complessiva sulla scuola: sono state chiuse le scuole elementari di Rioveggio quando oggi la materna e l’asilo di questa frazione hanno la lista d’attesa. La ragione portata per motivare la chiusura era la mancanza di utenza quando i numeri alla materna lo smentivano già allora. Di contro sono state ampliate le scuole di Vado sacrificandole fra la strada e due distributori. Inoltre si è perso l’occasione di realizzare in borsa quasi 3 milioni di euro con la vendita delle azioni Hera di proprietà del Comune che eccedevano il ‘contratto di sindacato’. Ora le azioni hanno subito un crollo”.

Il vostro indirizzo programmatico? “La realizzazione del nuovo polo scolastico a Monzuno. Abbiamo inoltre l’intenzione di affrontare con più determinazione il tema della raccolta differenziata, la gestione dei cantieri della Variante di Valico e il problema della immigrazione, fino ad ora affrontato in modo inadeguato”.

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