di Roberto Brusori
Ogni paese ha avuto e ha persone, uomini o donne, che, con il loro modo di fare burlone o scherzoso o dettato da un grande amore per il proprio luogo d’origine, hanno lasciato ricordi o aneddoti di cui ancora oggi si racconta, nel bene o nel male.
Lagaro, accogliente frazione del comune di Castiglione dei Pepoli, ha avuto e ha ancora oggi tali persone o meglio dire ‘personaggi’ che la caratterizzano e che ne colorano la storia.
La verifica è avvenuta con la proiezione di lunedì scorso al Bar Morgan ( nella foto) del documentario di Claudio Spottl ‘Lagaro’, titolo attorno al quale si abbraccia la singolarità tipica di una comunità di collina che si vanta e si identifica nelle sue ‘singolarità’.
Claudio Spottl è un ragazzo sulla quarantina, nato da genitori lagaresi, ha trascorso la sua prima giovinezza a Lagaro e ha quindi potuto conoscere alcuni di coloro che hanno caratterizzato, rendendola unica, la comunità e gli hanno permesso di leggerne la ‘filosofia esistenziale’ sotto ogni sfaccettatura e nelle più intime rappresentazioni.
Lo studio e il lavoro lo hanno allontanato, ma appena gli è possibile, con la sua famiglia, ritorna a Lagaro dove il suo cuore si rigenera e rivede gli amici di sempre. Punto di ritrovo il bar storico del caseggiato che negli anni lontani si chiamava ‘Bar Sport’ o, per chi non conosceva l’intitolazione, ‘Bar da Otello’ . Nel più rigoroso rispetto della tradizione, al piacere dell’incontro con gli amici di sempre, si aggiungeva la classica sfida con la gara di briscola o anche di biliardo. Ma a caratterizzare le serate non era la vittoria in sé, ma gli sberleffi, i racconti delle marachelle, degli scherzi, a volte anche pesanti, consumati la sera stessa o raccontati quali testimonianze di quelli fatte in paese o nei dintorni.
Protagonisti, i personaggi burloni le cui ‘gesta’ provano come sapevano divertirsi e vivere con poco, con amore, fratellanza, appartenenza comune e soprattutto con un legame di vera amicizia. Tutto ciò rendeva lo stare assieme, organizzare feste, serate danzanti, avvenimenti veramente degni di essere immortalati e ricordati .
La grande festa a settembre di san Mamante era un appuntamento frequentatissimo sia al programma religioso, sia a quello di svago: vi partecipavano tutte le famiglie per intero, venivano anche da zone vicine.
Il documentario di Claudio riporta proprio interviste e racconti di aneddoti e testimonianze delle persone d'allora e di oggi.
Alla presentazione hanno partecipato con vero interesse anche giovani di oggi che con il loro impegno vogliono tenere vivo il paese nelle caratteristiche di un tempo, forse attratti anche dagli insegnamenti di chi purtroppo non c'e' piu' come il Campanaro Ugo Corvalli detto 'Barilotto' che tutte le sere andava a caricare i pesi dell'orologio del campanile , Ivo Quattrini, il falegname del paese Ferdinando Benassi detto 'Nando' , Gino Ballerini, Pasquale Dondini detto 'Pascal' oggi anziano, Paolo Corinti detto 'Il Rosso'.
Tanti altri meriterebbero di essere citati e si vedono durante la proiezione di questo bellissimo documentario. Rivedere Lagaro di ieri e di oggi, la vita di paese e dei bambini, oggi divenuti adulti fa bene al cuore. Ma l’augurio è che questo ‘Lagaro’ sia il primo di altri documentari.
In tanti si sono commossi rivedendosi o rivedendo i loro nonni o i genitori, alcuni dei quali non sono più tra noi.
Grazie quindi all’autore e ai suoi collaboratori per il bel ‘documento’, frutto di un grande e curato lavoro di ricerca di vecchi filmati e cartoline storiche, per aver ottenuto un montaggio significativo anche grazie alle musiche che lo accompagnano e lo completano. Ma soprattutto un grande grazie a Claudio per la bella testimonianza di amore per il suo paese e la sua gente.
Claudio Spottl non e' nuovo a queste iniziative perche' anni fa pubblico' un libro sulla gente di Lagaro e i personaggi storici del paese. Il libro è intitolato 'Un giorno , forse, mi ricordero' di te'.
Chi fosse interessato sia al libro sia al dvd, lo puo' contattare via email: spottldoc@gmail.com .