Aveva combattuto a Vergato sulla Linea Gotica
di Martina Mari
La settimana scorsa, durante una ricerca con il metal detector sulle pendici del Monte Baldo, Paolo Parolari di Arco (TN), fondatore del sito web www.aviationarchaeologytaa.it, ha rinvenuto un braccialetto in argento sepolto nel terreno.
Sull’oggetto
era incisa l'iscrizione ‘Fred C. Street 234 836 153 Yours Dot’. Questo
braccialetto, perso 78 anni fa, apparteneva a un soldato della 10th Mountain
Division (10ª Divisione da montagna) 86th Reggimento di Fanteria, Compagnia I
dell'United States Army (Esercito degli Stati Uniti).
Il
19 aprile 1945, mentre la sua unità si trovava nei pressi di Vergato sulla Linea
Gotica, Fred scomparve durante un pattugliamento (Missing in Action), disperso
in azione. Vergato fu distrutta al novanta per cento e per diversi giorni,
sulla scheda personale, Fred era stato segnato come disperso. Tuttavia, il 25
aprile 1945, l'ufficiale incaricato aggiornò la scheda poiché era rientrato
fortunatamente nella sua unità. Tramite l'Associazione dei ‘Discendenti della
10ª Divisione da Montagna’ presso il Centro Risorse della Biblioteca di Denver,
Colorado, Stati Uniti, Paolo Parolari, oltre a trovare le figlie ancora in vita
del soldato Fred, ha ricostruito la sua storia durante la sua permanenza in
Italia.
L’annuncio del ritrovamento sul Monte Baldo in Trentino e la storia del soldato Fred:
La settimana scorsa, durante una ricerca con il
metal detector sulle pendici del Monte Baldo, Paolo Parolari di Arco, TN, il
fondatore del sito web www.aviationarchaeologytaa.it, ha rinvenuto un
braccialetto in argento sepolto nel terreno. Sull'oggetto era incisa
l'iscrizione 'Fred C. Street 234 836 153 Yours Dot'. Questo braccialetto, perso
78 anni fa, apparteneva a un soldato della 10th Mountain Division (10ª
Divisione da montagna) dell'United States Army (Esercito degli Stati Uniti).
In Italia durante la seconda guerra mondiale hanno
combattuto 19.780 soldati della 10ª Divisione da montagna, i quali, con il loro
sacrificio, hanno contribuito a costruire un mondo migliore, giusto e libero
per le generazioni a venire, e Fred era uno di loro. Sono diversi anni che
Paolo Parolari, appassionato di storia della seconda guerra mondiale, effettua
ricerche con un rivelatore di metalli 'Metal Detector', alla ricerca di oggetti
da documentare nel libro che sta scrivendo in merito alla
'LOTTA DI LIBERAZIONE NELLA VALLE DEL
BASSO SARCA dal 1943 al 1945'.
Appena ha visto il braccialetto, ha subito compreso
che il ritrovamento era rilevante e, una volta rientrato a casa, ha subito
contattato via Web il Presidente Denise Taylor dei 'Discendenti della 10ª
Divisione da Montagna' al Centro Risorse della Biblioteca di Denver nel
Colorado, Stati Uniti, per segnalare il ritrovamento, chiedere informazioni in
merito al soldato Fred C. Street e se avesse avuto parenti in linea retta,
restituire ai suoi cari il braccialetto. Il giorno seguente è arrivata la
risposta via Web dal Presidente Denise Taylor, la quale confermava che il
soldato Fred C. Street apparteneva al 86th Reggimento di Fanteria, Compagnia I,
della 10ª Divisione da Montagna, ferito in combattimento vicino a Torbole il 01
maggio 1945. Sono trascorsi 78 anni da quando il bracciale è stato perso, e
come grado di parentela in linea retta discendente ci sono in vita ancora due
figli, Gina Street Burke di 64 anni e Jane Ellene Street Hooper di 71 anni. La
cosa fantastica e commovente di questa storia è che Gina Street ha ancora nella
cassetta dei ricordi di suo padre, Fred, la lettera che lui ha inviato a sua
moglie, Dorothy, il 1 maggio 1945, nella quale scrive: 'Nel pomeriggio di ieri
ho perso il braccialetto che tu mi avevi regalato'. Il braccialetto era stato
donato da sua moglie Dorothy a Fred prima che partisse per il fronte in Italia.
La scritta 'Your Dot' (Tua Dot) era perché Fred la chiamava sempre con il
diminutivo Dot. Paolo Parolari crede profondamente che Gina e Jane, figlie di
Fred C. Street, sarebbero molto felici di ricevere il braccialetto del padre.
Sarebbe bello raccogliere i fondi necessari per organizzare una consegna
ufficiale a Torbole, con la presenza delle autorità locali. Se questo non fosse
possibile, il braccialetto verrà comunque spedito alle figlie di Fred negli
Stati Uniti
Questa è la storia del soldato Fred C. Street, che
Paolo Parolari ha ricostruito in collaborazione con la Presidente Denise
Taylor, dei 'Discendenti della 10a Divisione da Montagna', con la responsabile
Keli Schmid del Centro Risorse della 10a Divisione da Montagna presso la
Biblioteca Pubblica di Denver, Colorado, e con la figlia del soldato Fred C.
Street, Gina D. Street.
Fred Clinton Street è nato il 7 dicembre 1918 a
Lilburn, in Georgia, negli Stati Uniti. Orfano dei genitori, si è trasferito da
parenti che lo hanno cresciuto fino alla maggiore età. Il padre adottivo lavorava
per la Ford Motor Company. Dopo essersi laureato all'Università della Georgia
nel 1937, iniziò a lavorare presso la Ford Motor Company a Lilburn, in Georgia.
Si è sposato il 28 agosto 1939 con Dorothy Eloise Lanford, dalla quale ha avuto
inizialmente due figli: Fred Roscoe nato il 30 marzo 1940, e Donna Adele, nata
il 1 novembre 1942. Arruolatosi nell’esercito degli Stati Uniti il 6 luglio
1944, Fred si addestrò in diverse basi, l'ultima delle quali fu Camp Wheeler a
Macon, Georgia, nel settembre 1944. Questo campo era un luogo di sosta per
molte unità dell'esercito americano durante la seconda guerra mondiale.
Terminato l'addestramento, il 10 dicembre 1944 fu inviato nel Teatro europeo
delle operazioni (ETO), e arrivò in Italia il 23 dicembre 1944. Fred fu
assegnato alla 8th Replacement Depot, un'unità contenente riserve o rimpiazzi
di soldati da inviare in prima linea, al fine di mantenere continuamente unità
combattenti ad alta forza numerica durante i combattimenti prolungati.
Nell'aprile 1945, Fred si trovava nelle retrovie nel nord Italia sulla Linea
Gotica con l'8th Replacement Depot. Il 15 aprile 1945, a causa delle numerose
perdite di soldati sul fronte nella 10a Divisione da Montagna, è stato
trasferito alla 10a Divisione dall'8th Replacement Depot. Fu assegnato alla
Compagnia I del 86th Reggimento di Fanteria come soldato semplice. Armato di
fucile Carabine M1, in quei giorni partecipò con la sua Compagnia a diversi
assalti verso le linee tedesche sui monti della Linea Gotica. Il 19 aprile 1945,
mentre la sua unità si trovava nei pressi di Vergato sulla Linea Gotica, Fred
scomparve dalla sua unità durante un pattugliamento (Missing in Action),
disperso in azione.Vergato era una città fantasma situata sulla linea del
fronte della Linea Gotica, la quale fu distrutta al novanta per cento. Per
diversi giorni, sulla scheda personale di Fred era stato segnato come disperso.
Tuttavia, il 25 aprile 1945, l'ufficiale incaricato aggiornò la scheda poiché
era rientrato fortunatamente nella sua unità. Le armate tedesche della
Wehrmacht erano in ritirata nella Pianura Padana, inseguite dalle armate
alleate, compresa la 10a Divisione da Montagna. Fred, con la Compagnia I del
86th Reggimento, conquistò l'aeroporto di Villafranca di Verona e entrarono a
Verona per poi fermarsi nelle retrovie. Gli ordini del generale George P. Hays
erano di raggiungere subito il Lago di Garda, e ogni Regimento aveva l'ordine
di avanzare per otto ore, per poi fermarsi a riposare per 16 ore. Il 28 aprile
1945, a tre km da Malcesine, l'86th Regimento darà il cambio all'85th
proseguendo verso Navene, ma si arrestò nuovamente a causa dell'impossibilità
di proseguire lungo la strada, poiché i tedeschi demolirono l'entrata del primo
tunnel. L'obiettivo del generale George P. Hays era Torbole e la presa del
controllo delle due strade della Gardesana Orientale e Occidentale su entrambe
le sponde del lago. Alcune compagnie del 86th Reggimento risalirono la montagna
per aggirare le forze tedesche a Nago Torbole, mentre le altre, compresa la Compagnia
I, avanzarono lungo la Gardesana Orientale a piedi e con gli anfibi, sotto il
fuoco nemico, da Navene fino a Torbole. La sua Compagnia I è stata la prima ad
entrare a Torbole il 29 aprile 1945 alle ore 12.30, ma è stata subito
rallentata da due carri armati tedeschi e anche da cannoni da 88 mm, i quali
sparando ad alzo zero, hanno respinto la Compagnia I per circa settecento
metri. Nel primo pomeriggio, la Compagnia I ricevette l'ordine di raggiungere
le alture del Monte Baldo per aggirare la località Busatte e successivamente
scendere a Nago. Durante l’avvicinamento dal crinale del Monte Baldo, spararono
sui tedeschi mentre si stavano ritirando dalla valle sottostante. In tarda
serata ricevettero l’ordine di fermarsi, dove trascorsero tutta la notte al
freddo sulle alture sotto una pioggia di colpi sparati da due cannoni tedeschi
contro la loro Compagnia, la quale non era visibile ma i tedeschi sapevano dove
era posizionata. Il 30 aprile 1945 scesero dalle alture e iniziarono
l’avvicinamento a Nago, il quale era già stato conquistato dalla Compagnia C e
B. Al mattino del 1 maggio 1945, la Compagnia I riceve gli ordini di proseguire
verso Riva del Garda e prendere posizione a S. Alessandro, nella Villa De Lutti
abbandonata da poco dal Comando Tedesco. Durante l’avvicinamento Fred poco
distante da Torbole, fu ferito da un
cecchino tedesco al mignolo della mano. Nel tardo pomeriggio del 2 maggio 1945,
la guerra nel Basso Sarca terminò e Fred dopo più due mesi trascorsi in Italia,
rientrò negli Stati Uniti il 7 agosto 1945, dove ricevette diverse medaglie tra
cui: la medaglia Purple Heart, "cuore viola," una decorazione delle
forze armate statunitensi assegnata in nome del Presidente a coloro che sono
stati feriti o uccisi mentre servivano nelle forze armate. Fred C. Street ha
sempre vissuto con la moglie Dorothy a Decatur, in Georgia, dalla quale ha
avuto altri tre figli: Philip, Jane e Gina. Fred Clinton Street è deceduto nel
1998, mentre la moglie Dorothy è deceduta nel 2007.
2 commenti:
Che grande storia ! Da raccontare ai giovani che vanno a scuola per ricordare chi si sacrificò
per la nostra libertà.
In realtà nessuna liberazione, siamo occupati da un esercito che ha più di 100 basi sul nostro(suo) territorio, "occupazioe coloniale2 sarebbe più appropriato e meno ipocrita.
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