lunedì 27 febbraio 2023

Il grido d’allarme di Arca Appennino Bolognese.

Appennino bene culturale che aspetta il salvatore .

L'Appennino bolognese, un vero e proprio museo a cielo aperto in preda ai vandali e ferito dall’incuria.

Dopo 10 anni di lavoro dobbiamo cominciare a denunciare pubblicamente il fatto che quasi tutto quello che è il nostro patrimonio storico si trova in completo totale stato di abbandono, alla mercè di vandali e in preda all'incuria. Questo disastro è dovuto prevalentemente al totale disinteresse, ma sopratutto all'impotenza delle amministrazioni preposte nel curare e promuovere questa ricchezza, che sono la più 'importante attrattiva turistica’ per le nostre vallate.

Da qualche settimana stiamo lavorando con diversi professori e con persone di buona volontà per sensibilizzare la nostra collettività su questo gravissimo danno per noi e per il nostro territorio.

Sulla destra l'indimenticabile Pietro Vicinelli 

A breve mandiamo un report alle amministrazioni territoriali (Regione, Città Metropolitana, Soprintendenza) per chiedere una risposta in tempi brevi su cosa intendono fare per mettere in condizione le persone di buona volontà di lavorare per curare, valorizzare e promuovere tutto il patrimonio storico in stato di abbandono nell'Appennino bolognese. (I volontari sono la parte migliore dell’Appennino e l'unica che nei fatti e nel concreto riesce a intervenire efficacemente con risorse equilibrate e con tempi ragionevoli), e se non si vogliono trovare soluzioni (che ci sono) cominciare un'importante campagna di raccolta firme per la tutela del nostro patrimonio storico.

Per ora alleghiamo una parte della lista (circa 50 siti dei 400 per ora segnalati e ritrovati) per cominciare far conoscere questa importante ricchezza alla nostra collettività.

Qui l’elenco:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0JtiJMXfeLaWCfmVFZrambNrAYkRfEm3E89ZwmsNQDT7NTxh16AV3Xzn9ukQfE1z7l&id=100068674093551

 

Se anche voi pensate che questa iniziativa per tutelare la nostra storia è importante vi chiediamo di condividere il più possibile.


(Costituzione-art. 9)
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica .
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Gli enti pubblici, responsabili della cura del patrimonio storico, artistico e culturale se lasciato in stato di abbandono, al degrado e alla vandalizzazione altrui, e altresì tutti coloro che erano tenuti alla conservazione ed alla vigilanza del medesimo bene culturale, rispondono innanzitutto ai sensi degli artt. 677 e 733 c.p. dei danneggiamenti strutturali e dei pericoli di crollo che siano stati immediatamente e direttamente causati dalla mancanza di manutenzione.

Un patrimonio storico e culturale così ingente e prezioso come quello italiano, definito in questo modo dalle ultime statistiche mondiali curate dall’UNESCO, e il possesso di un patrimonio storico-culturale-artistico, in particolare, che dovrebbe costituisce i due terzi delle risorse planetarie, non può lasciare indifferenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sembra che ARCA abbia fatto un buon lavoro di mappatura delle risorse turistiche dimenticate e mi chiedo cosa intenda fare il consigliere metropolitano di Bologna Maurizio Fabbri - Sindaco di Castiglione dei Pepoli con delega su
Pianificazione territoriale, Politiche per l'Appennino bolognese, Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali, naturali e paesaggistiche, Delegato permanente ai lavori del Comitato esecutivo dell’Ente Parchi,etc..

Anonimo ha detto...

Visto che ben conosce questa realtà, la risposta è semplice: assolutamente un bel nulla.