Grandi manovre per tentare lo sblocco di soluzioni
viarie da tempo in discussione, ma che potrebbero essere un elemento
importante per il rilancio dell'alta valle del Reno e dell'Appennino
bolognese.
Mercoledì
prossimo, 1 marzo, sei sindaci della montagna saranno ricevuti a Roma dal
viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami per la bretella Reno - Setta
e martedì 7 marzo, i sindaci avranno un incontro in Regione con la Società
Autostrade per l'Italia in merito al completamento dei lavori al casello
autostradale di Rioveggio.
Il
collegamento Reno - Setta è in discussione da circa trent'anni e consentirebbe
a chi si trova nell'alta valle del Reno di arrivare velocemente al casello di
Rioveggio. Uno studio aggiornato dei tecnici di Autostrade per l'Italia, che
utilizza soluzioni di alta tecnologia, ha calcolato che per realizzare una
strada a doppio senso di marcia da Carbona ( vicino a Vergato) a Pian di Setta
( poco distante da Rioveggio), per una lunghezza di 7,1 Km comporterebbe una
spesa di circa 600 milioni di euro. Tale infrastruttura permetterebbe tempi di
percorrenza molto ridotti da Bologna al Corno alle Scale, alle Terme di
Porretta e ai poli industriali dell'alta valle del Reno.
Inoltre l'ammodernamento
della statale Porrettana è già stato preso in esame dalla Regione. Il progetto
è già stato presentato a tutti i sindaci interessati e prevede una serie di
varianti con la realizzazione anche di gallerie, come quelle per le tangenziali
di Vergato e di Marzabotto e la creazione di un nuovo ponte per superare la
strettoia sotto la Rupe di Sasso Marconi. Questo intervento faciliterebbe i
trasferimenti anche per gli abitanti di Pioppe di Salvaro e Lama di Reno, dove
sopravvivono ancora alcune realtà à industriali. L'importante
programma è tuttora allo studio anche per individuare per i veicoli possibili
alternative anche in presenza dei cantieri.
Anche questo tema verrà certamente affrontato nell’incontro di
mercoledì con il viceministro. I sei sindaci che hanno chiesto l’incontro sono:
Marco Aldrovandi (Castel di Casio), Giuseppe Argentieri (Vergato), Barbara
Panzacchi (Monghidoro), Bruno Pasquini (Monzuno), Giuseppe Pucci (Gaggio
Montano) e Alessandro Santoni ( San Benedetto).
Si considera anche che la bretella Reno- Setta offrirebbe una buona alternativa viaria
durante la realizzazione del progetto sulla vecchia Porrettana. Ciò però fa temere
che l’avvio dei lavori per questo secondo
progetto si allontani nel tempo se venisse preferita prima quella. Una
soluzione potrebbe essere l'avvio contemporaneo dei due interventi,
facendo per la Porrettana le opere (come
per esempio il ponte sotto la Rupe) che consentono ugualmente il fluire del
traffico sulla statale.
6 commenti:
Aspettiamo ancora che l'Assessore Taruffi faccia vedere anche alla gente dell'appennino la proposta presentata ai Sindaci, dato che è stata fatta a porte chiuse in video conferenza e non è stato rilasciato niente.
Tra i nomi dei Sindaci mancherebbe quello di Grizzana Morandi, considerando che per la maggior parte il territorio da spianare e bucare sarebbe il suo.
Estic... 84 milioni al km ...quattro spicci.
ma, in tutto ciò, qualche spiccio per ridurre l'infame pericolosità dell'immissione della strada comunale di Sanguineda in porrettana al km 61,300 non salta fuori?
dobbiamo continuare a rischiare la pelle tutte le volte che usciamo di casa?
Sarebbe cosa buona e giusta (cit.)
Nessuno dice che oltre a quei 600 milioni quei 7 km saranno a pagamento, con casello e pedaggio.
Pantalone paga la strada, e il gestore Telepass incassa.
Il Ministro Piantedosi ti risponderebbe che sei un irresponsabile: con un incrocio in quelle condizioni non devi uscire!
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