giovedì 28 ottobre 2021

La Porrettana si rinnova, ma la Rupe rimane vecchia


 C’è molta euforia per l’annunciato che l'ammodernamento della vecchia Porrettana da Sasso Marconi a Vergato è stato finanziato e che presto saranno avviati gli studi e le progettazioni. Il maquillage dovrebbe ridurre in modo soddisfacente i tempi di percorrenza tramite la realizzazione delle tangenziali di Vergato e Marzabotto, alcuni allargamenti della carreggiata e la realizzazione di altre opere migliorative come rotonde, una delle quali, probabilmente la più attesa, quella del bivio per l’ingresso a  Lama di Reno. Il progetto non è una novità e lo si potrebbe chiamare ‘l’ammodernamento ( ma il termine è molto euforico) della strada Porrettana da Vergato a Marzabotto. Sasso Marconi infatti è stato sostanzialmente dimenticato in quanto il progetto non affronta  la pericolosissima strozzatura della Rupe. Inspiegabile dimenticanza poiché  il pericolo di crolli incombe e se ciò avvenisse la valle del Reno sarebbe prossochè isolata. Si è fatto finta di non vedere  che la corsia prospiciente la Rupe, nella parte verso il fiume,  è un tratto sospeso, sostenuto da colonne a mo’ di ponte e di questi tempi parlare di insicurezza dei ponti non c’è percolo di denuncia di ‘creato allarme’. Inoltre tutto il parapetto, in datata muratura in sasso, non dà certamente garanzie di sostenere eventuali urti.


All’origine della dimenticanza ci sarebbe stato il rifiuto di Sasso Marconi. Anas era disponibile ad affrontare il nodo Rupe alla ricerca di una soluzione, ma a Sasso Marconi si sarebbe preferito rimandare. Queste sono voci e voglio credere siano false, poiché all’errore degli anni ’80-90 del secolo scorso, quando fu rifiutata la proposta già formalizzata  di una nuova Porrettana tutta in sede nuova, si aggiungerebbe ora  quello più recente di pochi anni fa.
 

Del  tema dell’arrivo dei ‘dinè’, alcune decine di milioni, si sarebbe parlato in Regione a seguito di una interrogazione del consigliere regionale Igor Taruffi, il quale nella presentazione ha detto: “ Alla fine della scorsa legislatura presentammo una risoluzione, votata all’unanimità, che impegnava la Giunta a predisporre un piano per ridurre i tempi di percorrenza sulla Statale 64. In particolar modo, suggerivamo la possibilità di pianificare le varianti ai centri urbani di Vergato e Marzabotto”. Non si è parlato della soluzione ‘strozzatura ‘Rupe’, che per l’importanza del sito non è secondaria e quindi avrebbe dovuto almeno essere citata.  

L’assessore Corsini in risposta ha precisato: “ Nella seduta di Giunta del 25 ottobre scorso è stata approvata la convenzione tra Regione Emilia-Romagna e ANAS per regolamentare le modalità e gli obblighi   reciproci per la redazione dei progetti di            fattibilità tecnica ed economica, cioè i vecchi studi di fattibilità o progetti preliminari, per cinque  interventi, oltre alla redazione di un progetto definitivo. Fra questi cinque interventi rientra, appunto, anche l’ammodernamento, quando dico ammodernamento mi riferisco anche alla  predisposizione di due varianti specifiche che riguardano gli abitati di Vergato e di Marzabotto, della strada statale 64 nel tratto fra Sasso Marconi Vergato”.

Altra tegola quindi per Sasso Marconi che chissà quanto dovrà ancora aspettare per dare al transito sotto la Rupe un percorso sicuro. Non si torna su questi temi da un anno all’altro.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutto regolare, di grazia che "si pensa di fare" le tangenziali per Marzabotto e Vergato.
Però manca una cosa fondamentale: il commissario per realizzare le opere! Senza come minimo passeranno altri 30-40 anni.

Vado, che invece avrebbe già pronta al 90% una sua tangenziale riciclando la vecchia A1, non ne vedra' mai una. E la A1 sarà smantellata, tanto c'e' PagoPA(ntalone).

...dicono che sistemano il ponte Leonardo da Vinci? Vediamo pure quando! (tic, tac)

Unknown ha detto...

Mah

Anonimo ha detto...

Per risolvere la criticità del passaggio a sbalzo sulla Rupe, bisognerebbe abbandonare l'idea del "restauro" del ponte da Vinci ed abbatterlo: la nuova Porrettana potrebbe essere ricavata oltrepassando il Setta nella zona subito a valle dell'Acquedotto e proseguendo sulla destra idrografica del Reno fino a sbucare a monte della Fontana (nella zona del distributore). Un tracciato moderno e meno problematico, in grado di sgravare Sasso dal traffico ormai insostenibile che lo attraversa (la vecchia Porrettana servirebbe esclusivamente a collegare direttamente Sasso alla Fontana). Magari, se i "tecnici" studiassero la fattibilità di questa soluzione, si scoprirebbe che non verrebbe a costare molto di più del rifacimento dello spettacolare ma ormai obsoleto ponte Da Vinci...

Anonimo ha detto...

Confido che il nostro Sindaco Roberto Parmeggiani “alieno ed extraterrestre” ed i suoi proseliti, ogni tanto facciano ritorno dalla Luna, ed atterrino sulle vere emergenze di Sasso Marconi:
Strettoia della Rupe, Ponte Leonardo da Vinci, Progetto di togliere i parcheggi dietro l’edicola (poveri cittadini e poveri commercianti !!).

In fede
Un cittadino senza paraocchi !!!!

Anonimo ha detto...

La porrettana non potra' mai essere una superstrada e non dovrebbe nemmeno. Non va bene dare agli spericolati la sensazione di poter dare di gas senza piu' problemi: questa statale e' e sara' sempre una strada di fondovalle, soggetta agli incerti metereologici della montagna, che collega paesi popolati da un grande numero di anziani. Vogliamo isolarli nelle loro case perche' non si sentono piu' di andare a 80 all'ora o perche' sono insicuri nelle rotonde? RISPETTO per questi anziani che sono a volte i soli a tener vive le frazioni o certi paesi. Se non ci fossero loro qui sarebbe solo un mordi e fuggi con tanti saluti all'identita' del territorio. SLOW porrettana e sicurezza stradale!

Anonimo ha detto...

Chi non si sente sicuro nelle rotonde è bene che si veda ritirata la patente, con tutto il rispetto comunque dovuto.