Dichiarare il falso, per avere diritto alle prestazioni sociali e agli aiuti economici, si può. E se poi si viene scoperti non succede proprio niente, basta che ci siano di mezzo minori o situazioni familiari di particolare disagio
di Antonio Ciccia Messina
Dichiarare
il falso, per avere diritto alle prestazioni sociali e agli aiuti economici, si
può. E se poi si viene scoperti non succede proprio niente, basta che ci siano
di mezzo minori o situazioni familiari di particolare disagio: in questi casi
si conservano i sussidi economici e le altre prestazioni. Sembra paradossale,
ma è proprio così.
È l'effetto
della modifica dell'articolo 75 del DdPR 445/2000 apportata dall'articolo 264
del decreto legge 34/2020, che interviene sulla disciplina della decadenza dei
benefici ottenuti da una pubblica amministrazione facendo uso di false
dichiarazioni sostitutive di certificazioni o di notorietà. Questa è la prassi
usuale per ottenere, ad esempio, un sussidio economico o una prestazione di
assistenza domiciliare da parte dei servizi sociali comunali. Si compila un modulo
autodichiarando di possedere i requisiti, economici e di altra diversa natura,
previsti dalla legge e dai regolamenti comunali. Si ottengono i soldi o la
prestazione e, poi, l'ente pubblico fa controlli sulle dichiarazioni
sostitutive. Se si scoprono false dichiarazioni, ci sono due possibili
conseguenze: la sanzione penale e la decadenza dei benefici.
Tutto ciò
fino al 19 maggio 2020. Quando entra in vigore la modifica all'articolo 75 del
dPR 445/2000 che, anche in caso di falsa dichiarazione fa salvi gli interventi,
anche economici, in favore dei minori e per le situazioni familiari e sociali
di particolare disagio.
L'effetto
della modifica è che alla dichiarazione non veritiera, in due casi, non segue
la decadenza dei benefici e, quindi, i soldi sono trattenuti e non devono
essere restituiti e non c'è nessun risarcimento da pagare. Il primo caso è la
destinazione dell'intervento a favore di minori; il secondo caso è quello delle
situazioni familiari e sociali di particolare disagio.
Se il primo
è caso è oggettivo, la seconda ipotesi è passibile di letture molto elastiche,
non essendoci alcuna definizione vincolante di quale sia il disagio familiare o
sociale e di quando questo non sia “ordinario”, ma “particolare”.
Si deve,
poi, considerare che tale profili di disagio, per la sua vaghezza, comprendono,
se non tutte, quasi tutte le possibili situazioni di tutti coloro che si
rivolgono a i servizi sociali comunali.
L'effetto
diretto di una norma di questo tipo diventa, di fatto, la inutilità di
qualsiasi regolamentazione dei requisiti per ottenere una prestazione sociale
sia economica sia di altra natura.
Si
consideri, infatti, il caso della contestazione da parte del servizio sociale
di avere sottoscritto dichiarazioni non vere, in conseguenza delle quali è
stato erogato un sussidio. Ad esempio, il servizio sociale contesta all'utente
di avere dichiarato di non avere soldi in banca o altri beni, invece, si scopre
che ce ne sono.
L'utente, a
questo punto, potrà ribattere che comunque si trova in una posizione di
particolare disagio familiare o sociale e la contestazione è neutralizzata. In
sostanza è come se tutte le regole, comprese quelle sull'Isee, che prevedono
requisiti per accedere a una prestazione sociale abbiano una deroga a favore di
soggetti in situazioni particolarmente disagiate.
Segnalato da Dubbio da ItaliaOggi
3 commenti:
Ci sarà un motivo se siamo i pagliacci d'Europa.
Chi sono gli imbecilli ( opportunisti ) che hanno prima proposto la modifica dell'articolo 75 e chi ha votato a favore ?
O sono deficienti o sono con il cervello in ferie; comunque da additare come incapaci di amministrare un paese che vuole essere civile, accogliente e socialmente impegnato ad aiutare i VERI bisognosi.
Chiunque legifera DEVE sempre valutare l'efficacia, l'attuabilità, la coerenza con i principi di solidarietà dei bisognosi e MAI degli impostori. lasciare l'interpretazione al nostro esercito di avvocati azzeccagarbugli, oltre che offensivo è dannoso per la comunità onesta.
Io mi vergogno di tanta incompetenza ed arroganza.
Buongiorno ma siamo sicuri che sia sviste ma se invece lo scopo fosse proprio quello ottenuto.
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