giovedì 12 agosto 2021

‘Gladio’ e la ‘P2’ non hanno più segreti

Consultabile ora la documentazione secretata

 Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri Draghi:                           


 
Appare necessario  che  sia  adottata  ogni 
iniziativa che  possa rivelarsi utile alla 
ricostruzione di vicende che hanno
rappresentato passaggi drammatici 
della recente storia del Paese.  

Ciò  ovviamente in  aggiunta  alla  necessità  di  assicurare  la  piena  e  fattiva collaborazione istituzionale all'Autorità  giudiziaria  che  tuttora procede in merito a tali vicende.

  In questa ottica è intenzione  del  Governo  rendere  consultabile anche la documentazione concernente l'organizzazione Gladio e  quella relativa alla Loggia Massonica P2.

  A tal fine, si  dispone  la  declassifica  dei  relativi  documenti tuttora soggetti a tale vincolo ed il versamento anticipato di  tutta la documentazione riguardante i  due  citati  argomenti  all'Archivio centrale dello Stato, da parte delle amministrazioni centrali, ed  ai rispettivi  Archivi  di  Stato,  da   parte  delle  amministrazioni periferiche.

  Si chiede, pertanto, di dare indicazioni agli uffici di individuare  i  relativi  carteggi  secondo  le   migliori   pratiche archivistiche e di procedere, d'intesa con i citati Archivi di Stato, ad  effettuare  i  conseguenti  versamenti,  onde   assicurarne uno svolgimento tecnicamente  corretto  nelle  modalità  e,  per  quanto possibile, spedito nei tempi di realizzazione.

  Per agevolare la consultazione dei documenti, si chiede di disporre affinchè sia  versata  anche  una  copia  digitale della documentazione.

  Per quanto riguarda, in  particolare,  la  documentazione  relativa  all'organizzazione  Gladio,  l'AISE,  che  ne  custodisce  una  parte consistente,  procederà  al  versamento  di  tutta   la   pertinente documentazione della struttura  all'epoca  incardinata  nel  Servizio segreto militare, ivi compresa quella a suo tempo sequestrata  e  poi restituita dall'Autorità giudiziaria di Roma.

  Qualora  nei  carteggi  rientranti nell'oggetto   della   presente direttiva siano compresi atti della NATO o di altro soggetto  estero, questi non saranno per ciò solo esclusi dal versamento, ma si  avrà cura di interpellare preventivamente l'ente originatore  al  fine  di acquisirne il prescritto parere.

  Preliminarmente  alle  attività  di  versamento,  dovranno  essere individuati e segnalati ai sopra citati archivi  eventuali  documenti contenenti  dati  identificativi  degli  operatori  istituzionali  da tutelare ai sensi dell'art. 122 del codice dei beni culturali  e  del paesaggio.

  Considerato che gli archivisti di Stato, in attuazione della citata disposizione di legge, escluderebbero  dalla  consultazione  l'intero documento contenente tali dati sino al maturare dei termini  previsti dalla norma, sarà cura assicurare che la relativa copia digitale sia adeguatamente obliterata dei dati relativi ai nominativi degli operatori  istituzionali,così  da  consentirne  l'immediata, ancorchè non integrale, consultazione.

  Per  quanto   attiene,   nello   specifico,   alla   documentazione concernente i due citati argomenti conservata presso gli organismi di informazione per la sicurezza, il direttore generale del DIS  curerà il coordinamento delle relative procedure di versamento dell'Archivio centrale dello Stato, riferendomene periodicamente gli esiti.

  Infine, ai fini della conoscibilità presso gli archivi storici del Senato della Repubblica e della  Camera  dei  deputati,  i  documenti relativi agli argomenti oggetto della presente direttiva, a suo tempo acquisiti dalle commissioni parlamentari d'inchiesta presso pubbliche amministrazioni, sono da considerarsi anch'essi declassificati  negli stessi termini qui previsti.

  Si confida nella  preziosa  collaborazione  delle  istituzioni per  una puntuale e, per quanto possibile, sollecita attuazione della presente direttiva.

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