Un
locale ristrutturato lungo la Via degli Dei, nel centro di Monzuno,
offre gratuitamente a viandanti e
residenti
libri da leggere, commentare e riconsegnare gratuitamente
di Carmine
Caputo
Sabato
29 agosto è stato inaugurato a Monzuno “Libera Libro”, uno
spazio di book- crossing posto proprio sulla Via degli Dei.
Lo
spazio è stato realizzato dentro un ex torretta dell'Enel utilizzata
come magazzino. Il locale è stato ristrutturato
e ora accoglie alcune scaffalature con dei libri. Chiunque, abitanti
di Monzuno, turisti o viandanti possono prendere, portare, "rubare",
i libri al loro interno.
Quello
del book-crossing infatti è un circuito internazionale nato per
promuovere il libero scambio dei libri e la condivisione delle
letture. Ogni libro può essere preso gratuitamente, commentato sul
sito del book-crossing, e poi rilasciato in un altro punto dove altri
lettori possano appropriarsene.
Lo
spazio monzunese è vicino alla biblioteca, nella piazzetta Benassi,
da sempre luogo di ristoro per i
camminatori,
visto che ospita una fontana di acqua potabile e una maxi cartolina,
una cornice usata dai
viandanti
per farsi foto ricordo.
Per
rendere visibile lo spazio l'amministrazione non si è limitata a
porre un segnale stradale, ma ha anche fatto realizzare da tre
ragazze un dipinto.
Martina Consolini, Martina Musolesi e Lidia
Bruscagin infatti non solo suonano nella Banda Bignardi ma sono anche
appassionate di pittura, e hanno realizzato un murales con una
insegna stilizzata che richiama appunto alla libertà che ci concede
la lettura.
«
Monzuno è una terra vocata alla promozione della cultura. La
comunità di è accogliente nei confronti dei turisti e dei
visitatori, » spiega l'assessore alla cultura e vicesindaco Ermanno
Pavesi. « Per questo abbiamo
pensato ad un servizio rivolto ai residenti ma anche a chi è qui
solo di passaggio. Libera Libro sarà
aperto giorno e notte, chiunque potrà andare in qualunque momento a
curiosare per cercare qualcosa che gli interessi ».
1 commento:
Lodevole ogni iniziativa che risvegli le menti assopite dei monzunesi, però la cartolina è proprio pacchiana, idea non malvagia ma attuazione da dimenticare.
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