di
Francesca Mezzadri
Secondo
la consigliera i rifiuti provengono da altri comuni toscani e
“viaggiano per distanze dell’ordine dei 100 chilometri e oltre”:
“Continuare a insistere sull’utilizzo della discarica è
sbagliato, manca anche coerenza con le dichiarazioni fatte sul piano
regionale dei rifiuti”
La
discarica di rifiuti urbani e assimilati di Cà de Ladri nel comune
di Gaggio Montano, in provincia di Bologna, è al centro di
un’interrogazione di Giulia
Gibertoni (Misto).
La consigliera chiede di sapere la quantità di rifiuti arrivati in
discarica dalla Toscana dal 2010 al 2019.
L’Accordo
tra la Regione Emilia-Romagna e la Regione Toscana stabilirebbe
infatti “forme di reciproca collaborazione in materia di
smaltimento rifiuti” anche se “i rifiuti dovrebbero provenire
unicamente dai comuni aderenti a Co.se.a. (Consorzio servizi
ambientali)” della provincia di Bologna e Pistoia. Ma la
consigliera fa notare che anche altri comuni toscani avrebbero
utilizzato la discarica di Ca’ dei Ladri di Gaggio Montano, “con
rifiuti che viaggiano per distanze dell’ordine dei 100 chilometri e
oltre”. In più, sottolinea Gibertoni, bisogna anche “tenere
conto dello stato delle strade dell’Alto appennino bolognese, come
la statale Porrettana (interrotta da mesi e ancora aperta a senso
unico alternato e con esclusione dei mezzi pesanti) e con la
prospettiva di una altro anno di chiusura quando si interverrà sulla
galleria del Signorino e sul ponte adiacente ad essa, nonché dello
stato pietoso degli altri assi stradali sostitutivi, tra i quali la
Traversa di Pracchia”.
Anche
dal punto di vista ambientale, fa notare la consigliera, “le
percentuali di raccolta differenziata nei comuni aderenti a Co.se.a.
sono particolarmente basse e inferiori alla media
dell’Emilia-Romagna. Soprattutto – continua – sono lontane
dall’obiettivo fissato dal piano regionale di gestione dei rifiuti,
che prevede di arrivare al 73 per cento di raccolta differenziata dei
rifiuti solidi urbani nel 2020”.
Questo
dimostrerebbe, secondo Gibertoni, che “il continuare ad insistere
sull’utilizzo della discarica come metodo di smaltimento dei
rifiuti non sia soltanto sbagliato e dannoso dal punto di vista
dell’impatto ambientale, ma anche incoerente rispetto alle tante
dichiarazioni fatte”. Anzi, conclude la consigliera, “potrebbe
anche essere considerato una sorta di ‘regalo’ per il soggetto
gestore, cioè il gruppo Hera, che si sarebbe aggiudicato nel 2019
anche la concessione decennale della discarica”.
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