lunedì 13 luglio 2020

Telecomunicazioni efficaci, condizione indispensabile per la montagna

Per Marco Lisei è necessario studiare strategie con aziende di telefonia per incentivare il ripopolamento dei centri rurali

di Andrea Perini

Nell’atto, a prima firma Lisei, anche la proposta di inserire un punteggio nelle graduatorie dei concorsi regionali, per i lavoratori che possono operare in smart working se residenti nei piccoli centri da ripopolare
Studiare, in sinergia con le aziende di telefonia, nuove strategie anche commerciali per programmare e incentivare il ripopolamento e progressivo recupero dei piccoli centri urbani rurali, tramite la copertura della banda larga”. Questo è quello che chiedono, attraverso un’interrogazione, i consiglieri di Fratelli d'Italia  Marco LiseiGiancarlo Tagliaferri Michele Barcaiuolo

Gli esponenti di Fdi invitano l’esecutivo a valutare anche “sgravi fiscali, da concordare tra Regione e Comuni interessati, come incentivi per togliere gli oneri di urbanizzazione nel recupero di edifici degradati, da ristrutturare o da riconvertire a usi diversi”.

Richieste che poggiano sulla consapevolezza che “la desertificazione delle zone rurali e di montagna è un problema su cui lungamente si è dibattuto e sul quale da anni si cercano soluzioni anche a livello regionale. Il progressivo abbandono di queste zone da parte dell’uomo ha comportato, nel corso del tempo, anche nuovi problemi ambientali per la mancata manutenzione dei boschi e la mancata salvaguardia del nostro fragile sistema idrogeologico. La causa principale di tutto ciò è stata la perdita nel corso delle ultime generazioni di opportunità occupazionali, e di conseguenza di attività commerciali e servizi, per i quali i cittadini sono stati costretti a indirizzarsi sempre più verso le grandi città”.

Una situazione che potrebbe cambiare, secondo i consiglieri, con “lo sviluppo della banda larga e dello smart working, che potrebbero offrire nuove opportunità occupazionali anche nelle zone più remote, costituendo anche soluzioni nuove per il ripopolamento”.

Per questo propongono anche di “considerare l’avvento delle nuove e più avanzate tecnologie di comunicazione come nuove opportunità di contrasto alla desertificazione dei territori più remoti, magari inserendo un punteggio mirato nelle graduatorie dei concorsi regionali per i lavoratori che possono operare in smart working se residenti nei piccoli centri da ripopolare”.

Sollecitato da Dubbio

5 commenti:

alessandro bettocchi, riola ha detto...

come si evince dalla lettura del seguente decreto il comune di Alto Reno Terme è soddisfatto della somma efficienza del servizio internet locale...

https://www.comune.altorenoterme.bo.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=4263

Anonimo ha detto...

Vorrei porre l'attenzione anche per alcune abitazioni in via Setta che ad oggi non possono collegarsi ad internet se non tramite telefonino, in quanto la fibra/ banda larga non è arrivata.in questi mesi i ragazzi hanno fatto molta fatica per potere seguire le lezioni
Nell'articolo si parla di luoghi abbandonati in montagna,chiedo scusa se mi sono permesso di porre una problematica

Anonimo ha detto...

Ma se non riescono nemmeno a far funzionare i lampioni pubblici figuriamoci internet!

Anonimo ha detto...

caro anonimo delle 10:50
bisogna avere pazienza.nella valle del setta grazie alla presenza dell'autostrada passa fibra ottica già dagli anni 80.
piano piano sta arrivando la famosa azienda "in perdita" finanziata dalle nostre tasse,ovvero Open Fiber. abbia fiducia.mi dicono che se abita entro i 40 metri dal punto in cui metteranno i loro pozzetti potrà avere la fibra fino in casa.
in alternativa ci dovrebbero essere diversi provider che forniscono connettività via ponte radio.

Dubbio ha detto...

qui trovate i consiglieri regionali in carica.

sceglietene uno e scrivetegli

loro leggono e rispondono

sono stipendiati anche per questo.

https://www.assemblea.emr.it/lassemblea/istituzione/consiglieri