Dante
Franchi ha inviato l'appello di Claudio Visani che
condivide e sottoscrive interamente. Nella certezza che ' meriti di
essere conosciuto', ne chiede la pubblicazione:
"
#2agosto Il mio appello a non rinunciare al corteo per via
Indipendenza e alla manifestazione davanti alla stazione per il
quarantennale della strage di Bologna è caduto nel vuoto. Certo, io
sono nessuno. Ma nessuno che non sia nessuno l’ha raccolto o
rilanciato.
Nessun
media ha ritenuto di fare opera di persuasione o campagna per non
spegnere quel rito. Nessun politico, sindaco, governatore,
parlamentare. Nessun partito, movimento, associazione, sardina.
Nessuno che abbia sostenuto che anche al tempo del Covid quella
manifestazione si poteva e doveva fare, con le dovute cautele e
misure precauzionali, in sicurezza.
E
che, anzi, poteva essere una bella sfida. L’occasione per
modificare quella orribile definizione del “distanziamento sociale”
stringendosi pur col “distanziamento fisico” ai famigliari delle
vittime nella ricorrenza significativa della cifra tonda. Nell’anno
in cui sembra farsi concreta la possibilità di arrivare ai mandanti,
di avere finalmente verità e giustizia. Poteva essere l’ennesima
prova di civiltà, responsabilità e maturità civile e politica che
Bologna offriva all’Italia intera.
Invece,
è certo che il quarantennale si svolgerà in modo insolito e in tono
minore. Tutto in Piazza Maggiore, per massimo mille persone, senza
corteo, senza manifestazione, senza il suono del
locomotore
alle 10.25.
Per
motivi di sicurezza sanitaria, si dice sommessamente. Senza spiegare
quali sarebbero i rischi, gli ostacoli alla sicurezza e gli
impedimenti a eliminarli. Senza motivare perché altre manifestazioni
sì e quella no. Perché gli affollamenti su bus, treni, spiagge sono
consentiti, gli assembramenti incontrollati da bar e movide
tollerati, mentre quell’assembramento controllato no. Perché la
notte rosa sì e il 2 agosto no. Sarebbe doveroso che qualcuno lo
spiegasse.
Prima
di chiudere qualche altra domanda. Chi ha deciso che non si poteva
fare? È il
prefetto,
quindi il governo, che non ha dato l’autorizzazione? Oppure è il
Comune che ha rinunciato e scelto il basso profilo? E la Regione, che
ha aperto tutto e di più, perché non si è mossa per aprire anche
il 2 agosto?
Sarebbe
utile saperlo. Perché, diversamente, qualche cattivo pensiero viene.
Ad esempio che dopo il precedente del virus, dall’anno prossimo,
quel mix unico di memoria, dolore, passione civile, solidarietà e
vicinanza ai famigliari delle vittime, volontà tenace di ottenere
verità e giustizia che da 40 anni rinnova quel rito, tiene alte
emozione, commozione, rabbia e partecipazione mandando in vacanza i
bolognesi solo dal 3 agosto, pian piano si possa cominciare a
spegnere."
Claudio
Visani
2 commenti:
Si ho capito ragazzi ma se non si possono fare assembramenti non si possono fare e mi sembra che non siamo ancora nelle condizioni di derogare da questo. Per una volta possiamo commemorare e ricordare chi dobbiamo nonché condannare chi lo merita con la stessa forza di sempre ma senza manifestazione pubblica. Dopodiché, prima o poi torneremo alla normalità!
Uno stato che IMPRIGIONA, IMPONE TRATTAMENTI SANITARI a tutta la popolazione italiana, COMPRIME,ELIMINA le libertà costituzionali, MENTE su una pandemia che sfocia con 34000 morti false(vedremo presto le indagini chieste dal Prof. TARRO),DISTRUGGE senza pentimento l'economia di un paese, SEMINA PAURA IMMOTIVATA, governando un paese il cui popolo non cresce più, gente in fuga in ogni direzione, SVENDE al minimo offerente i suoi gioielli industriali, FAVORISCE la colonizzazione economica da parte della GERMANIA non può (Sig. Franchi) garantire una manifestazione pubblica che ricorda allo stesso stato che ha una responsabilità nell'attentato stesso, fosse solo per i depistaggi.
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