sabato 4 luglio 2020

A Castiglione dei Pepoli la sala espositiva di Simone Miccichè: pronta per New York, la mostra riparte da casa

Per tutta l’estate sarà possibile apprezzare le opere dell’artista Simone Miccichè esposte nella sua cittadina, Castiglione dei Pepoli, e in parte destinate a essere esposte a New York per una mostra poi rinviata per il Covid-19.

di Carmine Caputo

Dal pomeriggio di oggi, sabato 4 luglio, sarà possibile visitare a Castiglione dei Pepoli le sale che ospiteranno il “CON-TEMPORARY SPACE”, i lavori dell’artista Simone Miccichè nella centralissima via San Lorenzo.
Una galleria d’arte temporanea che ogni due o tre settimane proporrà esposizioni diverse delle opere dell’artista in modo da coprire tutto il periodo estivo.
«Si tratta di materiale che avrei dovuto presentare in giro per l’Italia» spiega l’artista «a Vergato, Firenze, Bologna. Alcune opere erano destinate a essere esposte nell’East Village, a New York, presso Artifact Gallery. Purtroppo la pandemia ha rinviato questi appuntamenti e allora ho pensato di ripartire da qui, da casa mia, anche perché durante la quarantena ho approfittato delle chiusure per lavorare tanto»

In effetti Simone Miccichè da circa otto anni non esponeva i suoi lavori “a casa sua”, visto che è di Castiglione dei Pepoli, e molti dei suoi concittadini lo conoscono esclusivamente per la pittura, mentre più recentemente ha esplorato il campo della scultura e delle installazioni, che sarà possibile apprezzare.
Si partirà con l'esposizione “Red Circle” , progetto sviluppato durante il periodo di quarantena. A seguire sono previste le esposizioni “Diario dei luoghi” e la prima assoluta anche per il progetto “Bla Bla Bla”, originariamente pensato appunto per Manhattan. 
A proposito di Red Circle, l’autrice del testo critico realizzato per l’inaugurazione Federica Fiumelli, spiega che «I soggetti, sia delle tele che degli schizzi, sono scorci sul corpo femminile, sguardi, inquadrature; il corpo muliebre viene “sezionato visivamente” tramite una pennellata secca, decisa, sintetica e gocciolante - alla stregua di una rapida tag di writing. Se nell’oggi così circoscritto al meccanismo impietoso dei social siamo abituati ad eserciti di corpi nudi femminili omologati e patinati al limite del sadico, a questo eccesso di fotografia iperbolica Miccichè contrappone una rappresentazione del corpo immaginata, possibile».

Le sale saranno accessibili su prenotazione chiamando il numero 339 271 8616 e nei weekend. Negli spazi della galleria si potrà accedere solo quattro alla volta (e comunque si dovranno rispettare le distanza di sicurezza) dotati di mascherina. Il foglio di sala sarà scaricabile sul proprio cellulare tramite un QR code
Simone Miccichè, classe 1989, è un artista che vanta già un’ampia e importante produzione insieme a numerose collaborazioni. Pittore, illustratore, designer, il suo essere trasversale nelle arti e nelle tecniche gli permette di compiere una ricerca sia sulla realtà che sul medium stesso della pittura. Non ama le etichette, ritiene che l’artista debba sentirsi libero di potere sperimentare il più possibile e al meglio ogni soggetto, tecnica o contesto: ama infatti esplorare, indagare, ricercare, sperimentare sia i soggetti della sua pittura, che i supporti. È stato premiato a Milano in occasione dell’Expo del 2015, un suo progetto è stato selezionato per l’aeroporto di Alghero nel 2013, ha vinto il concorso internazionale “Artisti alla ribalta” di Sesto Fiorentino. A New York è stato premiato in occasione del concorso internazionale d'arte “Artbox Project” dal 5 al 18 Marzo 2018 presso la Stricoff Fine Art Gallery e poi per il concorso “World Wide Art Show” dal 1 al 11 Giugno 2018 presso la Caleum Gallery

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