lunedì 18 maggio 2020

Ripartono le biblioteche dell’Appennino, ma solo per il prestito

Dopo quella di Vergato, la prossima settimana riapriranno le biblioteche dell’Appennino bolognese: libri in quarantena e massima attenzione

di Carmine Caputo

Tornano in servizio le biblioteche dell’Appennino bolognese, con tutta l’attenzione che ovviamente va dedicata a questa delicata fase di transizione, in cui non si può ancora abbassare del tutto la guardia contro il rischio di contagio da Covid-19.

La prima a ripartire è stata la biblioteca di Vergato, che ha riaperto già dall’11 maggio. Durante la settimana è prevista una riapertura graduale anche per le biblioteche di Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro. Tutte si adegueranno ai protocollo di sicurezza che tengono conto delle raccomandazioni degli esperti.
Ovviamente si farà attenzione al distanziamento del pubblico e all’assoluto divieto di assembramento: le biblioteche sono spesso un centro di socializzazione soprattutto per i più giovani, ma per il momento si dovrà rinunciare a questa sia pure importante funzione. Non saranno infatti consentiti accesso e soste nelle sale studio, nelle sale bambini e ragazzi, nell’area emeroteca, alle postazioni internet, ai servizi igienici e alle macchinette delle bevande.

Gli ingressi saranno contingentati: entrerà in biblioteca, dopo aver suonato il campanello, una persona per volta (con deroghe previste per i diversamente abili, gli anziani o i minori accompagnati). Le eventuali file si formeranno all’esterno degli edifici. Un altro problema che i bibliotecari dovranno affrontare riguarda il maneggio maneggio di libri, cd o dvd che stazionano a casa degli utenti, rientrano in sede, e poi vengono prestati ad altri utenti: tutto ciò può essere veicolo di contagio. Per questo motivo il servizio bibliotecario sarà limitato al prestito e alla riconsegna dei documenti, mentre non sarà possibile accedere alle collezioni a scaffale. Il prestito interbibliotecario e intersistemico sarà sospeso.

Sarà poi attivata la cosiddetta quarantena dei libri: visto che la permanenza del virus sulle superfici può variare dai 3 ai 9 giorni (non ci sono evidenze scientifiche univoche in merito), in accordo con la Città metropolitana di Bologna i libri rimarranno in quarantena per 9 giorni. L’utente riconsegnerà cioè i libri in apposite scatole che verranno poi richiuse con la data e ricollocate nello scaffale alla fine della quarantena, mentre gli operatori aggiorneranno le schede direttamente tramite software.

Gli utenti e gli operatori dovranno indossare la mascherina e saranno garantiti diversi punti per sanificare le mani, laddove risulti complicato fornire guanti monouso. Se possibile (molto dipende in questo caso dalle caratteristiche dell’immobile) si cercherà di separare l’entrata dall’uscita, prevedendo percorsi obbligati che evitino alle persone incontri ravvicinati.
Sugli orari di apertura le scelte delle biblioteche sono diverse: alcune confermano le precedenti, altre invece distribuiranno maggiormente le ore nel corso della settimana per ridurre il rischio di code o assembramenti. Sarà possibile prenotare il servizio telefonicamente, via e-mail negli orari predisposti oppure tramite la piattaforma Opac.
Verrà infine garantita la pulizia e la sanificazione periodica con adeguati detergenti dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni, con particolare attenzione a maniglie e porte, tastiere, mouse, telefoni, superfici.

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