Villa
Nobili di Castiglione ha dimostrato capacità e attenzione alle
richieste del territorio, dando una mano al sistema ospedaliero in un
momento altamente delicato. Da giugno riaprono medicina generale,
chirurgia, centro prelievi e il punto di primo intervento torna a
operare 24 ore su 24 e l'emergenza Covid si allontana.
di
Carmine Caputo
Anche
l'ultimo paziente ammalato di Covid-19 ospitato dalla casa di cura
Villa Nobili di Castiglione, ha potuto lasciare la struttura. Dopo la
prevista sanificazione, da lunedì 1 giugno per l'ospedale
dell'Appennino si tornerà alla normalità.
Nel
pieno della crisi legata alla pandemia ai gestori della clinica, che
è privata ma convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, era
stato chiesto di poter ospitare pazienti affetti da Covid ma in via
di guarigione, provenienti da case protette, per evitare il
drammatico aumento dei contagi e delle morti, avvenuti altrove.
Da
parte dei dirigenti del gruppo Garofalo Health Career era venuto
subito un benestare, a patto però di sospendere le attività
quotidiane, tra cui quella di pronto soccorso, per ragioni
logistiche, sanitarie e di personale.
È
a quel punto con una comunicazione congiunta da parte di Maurizio
Fabbri, sindaco del Comune di Castiglione, e Alessandro
Santoni, presidente del distretto socio-sanitario dell'Appennino
bolognese, si è chiesto di mantenere, anche con limiti inevitabili,
i servizi ambulatoriali e il punto di primo intervento almeno dalle 8
alle 20. Il management di Villa Nobili, guidato dall'amministratore
Luigi Gallina e dal direttore sanitario Niccolò Francioli,
si è reso disponibile a questo sforzo ulteriore e ha accettato. Il
reparto covid ha aperto il 22 aprile. In questo mese ha ospitato 28
pazienti fino all'auspicato ritorno alla normalità, legato
all'attenuarsi dell'emergenza. Prevista la riapertura dalla prossima
settimana della medicina generale, della chirurgia, dei prelievi e
del punto di primo intervento 24 ore su 24.
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