giovedì 21 maggio 2020

Apre lo sportello anti-violenza a Marzabotto

Servizio avviato dal Comune per dare aiuto alle donne vittime di abusi: dapprima solo telefonicamente, presto anche di persona

di Carmine Caputo


Partono oggi, giovedì 21 maggio, i servizi del Centro Antiviolenza “CHIAMA chiAMA” di Marzabotto, con apertura programmata ogni terzo giovedì del mese dalle 9.30 alle 13.30 presso la sede comunale.  
Vista la situazione di emergenza sanitaria il servizio sarà inizialmente solo telefonico, attivo con il numero 331 6590845, ma l’obiettivo è poter accogliere presto anche di persone le persone che richiederanno supporto.
L’apertura del presidio antiviolenza è stata resa possibile grazie alla sinergia che si è creata tra il Comune di Marzabotto, l’Associazione MondoDonna e l’associazione Faedesfa No Profit. Quest’ultima associazione, con sede a Fratta Polesine, nel rodigino, opera da anni a sostegno delle persone più deboli, soprattutto dei bambini e ha donato al Comune di Marzabotto il ricavato di parte delle strenne natalizie dei progetti solidali del Natale 2019.

L’associazione bolognese MondoDonna onlus è l’artefice del servizio “CHIAMA chiAMA” che dal 1995 accoglie le donne in difficoltà ed i loro bambini, ma anche le vittime di tratta e di abusi domestici. Ha collaborato affinché si aprisse questo altro presidio sul territorio, nella consapevolezza che la donna che vive nella paura non può andare lontano: il servizio antiviolenza deve essere vicino a chi ha bisogno. Attraverso la rete di sportelli sul territorio e la linea telefonica dedicata, CHIAMA chiAMA offre gratuitamente aiuto, sostegno e, prima di tutto, qualcuno con cui parlare.

«I giorni di forzata chiusura in casa hanno, se possibile, anche peggiorato la condizione di tante donne costrette a convivere con uomini violenti,» spiega l’assessora ai servizi sociali e alle pari opportunità Simona Benassi. «Per questo siamo doppiamente contenti del fatto che questo servizio si attivi anche sul nostro comune, dopo gli sportelli di San Benedetto Val di Sambro e Vergato. Lo scorso autunno abbiamo raccolto 1240 € vendendo le strenne dell’associazione Faedesfa, con i quali garantiremo la partenza del  servizio».

1 commento:

Meuri ha detto...

Un grande segno di civiltà e sostegno verso le donne.Sono contento nel vedere la nascita di diversi centri anti violenza per le donne.
Vorrei sapere se avete un codice fiscale per il 5x1000 e/o codice iban per
fare le donazioni.
Cordiali saluti e tanti auguri per il futuro.