giovedì 5 marzo 2020

I comuni di San Benedetto Val di Sambro e Castiglione dei Pepoli mettono a disposizione spazi per lo smart-working

Le amministrazioni hanno deciso di prendere questa decisione per venire incontro a famiglie e studenti che in Appennino, purtroppo, non dispongono ancora di banda larga, indispensabile in periodo come questi in cui è meglio limitare i contatti.

Di Carmine Caputo

Biblioteche comunali e sale attrezzate per favorire lo smart-working e la didattica a distanza: è quanto messo in atto dal Comune di San Benedetto Val di Sambro che ha messo a disposizione i locali e le connessiion internet a banda larga della Biblioteca Comunale del capoluogo, in via Roma 4, e della ex-scuola elementare di Ripoli (Via Vittime Rapido 904,9). Simili provvedimenti sono stati presi anche a Castiglione dei Pepoli.
L’iniziativa ha l’obiettivo di consentire a lavoratori e studenti che abbiano necessità di svolgere attività di “smart working” o didattica a distanza di poterlo fare pur non disponendo, in casa, di connessioni a banda larga. Per usufruire del servizio, è obbligatoria la prenotazione contattando l’Ufficio Segreteria del comune al 0534-95026 interni 117 o 125 oppure inviare la richiesta via e- mail a segreteria@comune.sanbenedettovaldisambro.bo.it, specificando data e periodo.

I locali saranno concessi nel rispetto delle regole dettate per il contenimento del contagio da coronavirus, fino al raggiungimento del numero massimo giornaliero consentito dagli spazi messi a disposizione.
«Ci siamo attivati per agevolare con questo servizio studenti e lavoratori che per vari motivi non possono recarsi nei luoghi di lavoro o di studio, anche in considerazione del fatto che purtroppo i lavori di infrastrutturazione con banda larga stanno subendo ritardi consistenti, rispetto alle previsioni iniziali che ci aveva fornito Lepida» commenta il sindaco Alessandro Santoni.

Per quanto riguarda Castiglione dei Pepoli, oltre alla biblioteca comunale, connessa con il wi-fi a banda larga, è disponibile uno spazio presso Officina 15 (via Aldo Moro, 31). In questo caso, contattando l’associazione, è possibile usufruire di spazi attrezzati per il co-working, cioè la condivisione di ambienti lavorativi che non ha solo una valenza economica, ma concepisce lo spazio lavorativo come un modo per entrare in contatto con competenze e talenti diversi.
«Il progetto del co-working presso Officina 15 è partito già da alcuni anni» spiega il sindaco Maurizio Fabbri «e in un momento difficile come questo crediamo sia una risorsa importante per chi abbia bisogno di lavorare senza allontanarsi troppo da casa per le varie restrizioni che purtroppo stiamo vivendo».

1 commento:

Anonimo ha detto...

In italiano si dice telelavoro.
Cosa sarebbe 'sto smartuorching?!