La
lotta alla diffusione del coronavirus e le indispensabili misure per
contenerlo hanno inevitabilmente effetti su tanti settori economici:
quello turistico è completamente fermo, e occorre lavorare per
pensare a ripartire
di
Carmine Caputo
L’Unione
dei comuni dell’Appennino si è attivata per mostrare la sua
vicinanza agli operatori del settore turistico che in questo
difficile momento più di altri forse stanno pagando la crisi
economica causata dal blocco di uscite e consumi.
Per
questo motivo il responsabile del settore Cultura e turismo
dell’Unione dell’Appennino bolognese, Marco
Tamarri (nella foto),
è entrato in contatto con tutti i mezzi a disposizione (telefono,
videoconferenze, e-mail) con i vari operatori per spiegare loro quale
può essere la via d’uscita da questo tunnel che abbiamo imboccato.
Ha insomma attivato una sorta di telefono amico per dare
informazioni, appoggio, e rincuorare anche i referenti della
ricettività dell’Appennino, dagli alberghi ai B&B, dagli
appartamenti alla ricettività povera. Tutti gli operatori del
territorio possono scrivergli a marco.tamarri@unioneappennino.bo.it
oppure chiamarlo al numero 340 184 1931.
«Occorre
preparare una sorta di piano Marshall per essere operativi appena
finirà questa tremenda fase» spiega Tamarri. «Sono un
portatore sano ad oltranza di buon umore, questo è il momento di
stare vicini ai referenti della nostra rete ricettiva, per rincuorali
e aiutarli, se possibile, a vedere il bicchiere mezzo pieno A loro
dico: allacciatevi le scarpe, perché quando sarà il momento dovremo
correre».
L’obiettivo,
continua Tamarri «è quello di dire agli Italiani, quando questa
emergenza sarà finalmente finita: venite in vacanza nel nostro
Appennino, dove potrete ritemprarvi camminando nei boschi, seguendo i
nostri itinerari gestiti nei prodotti turistici che stiamo
valorizzando grazie alla Destinazione Turistica». Oltre ad un
incoraggiamento volto soprattutto a non far sentire soli piccoli
imprenditori che in questi giorni si sentono perduti, gli incontri
telematici servono anche a fornire informazioni sui progetti in corso
che sono rimandati ma non annullati, il tutto grazie alla
collaborazione con la Destinazione Turistica della Città
metropolitana di Bologna Bologna Welcome, la Regione Emilia-romagna e
APT Servizi regionale.
Difficile
oggi prevedere quando effettivamente sarà possibile rimettere in
moto la macchina dell’offerta turistica, ma non è questo che
conta: quello che conta è farsi trovare pronti per ripartire, che
sia in tarda primavera, in estate o addirittura in autunno.
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