Riceviamo:
Tra
ieri ed oggi sono proseguiti i controlli da parte delle pattuglie del
Comando Provinciale di Bologna sul rispetto del DPCM 9 marzo 2020. Il
Comandante Provinciale, Colonnello Pierluigi Solazzo, ha disposto una
maglia di pattugliamenti e posti di controllo che, mentre prima
dell’ultimo decreto, si erano concentrati ai confini con le
province inserite nella “zona rossa”, ora, con l’estensione
all’intero territorio nazionale delle prescrizioni contro il
contagio da covid19, stanno interessando l’intera area
metropolitana.
I
controlli effettuati ieri hanno evidenziato che i cittadini bolognesi
e dell’hinterland hanno iniziato a capire la portata del dettato
normativo. Su 341 auto fermate e 579 persone controllate, sono
scattate solo 9 denunce per violazione del decreto (at. 650 c.p.).
73, invece, gli esercizi pubblici il cui orario di chiusura è stato
verificato dalle pattuglie, senza trovare irregolarità.
Delle
persone denunciate, quattro erano di nazionalità straniera.
Permangono
dei dubbi da parte di alcuni cittadini, in particolare sulla
possibilità di passeggiare in centro o fermarsi su una panchina in
zone urbane. In realtà la ratio del provvedimento sarebbe incentrata
sull’evitare ogni uscita da casa che non sia strettamente correlata
ad esigenze lavorative, di salute, di assistenza e di acquisto dei
generi di prima necessità. Su questo i cittadini mostrano ancora
qualche incertezza, ed i militari hanno spesso risposta agli
interrogativi che gli venivano posti.

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