sabato 2 febbraio 2019

Il cimitero di Casaglia sarà a lungo 'testimone' della rappresaglia tedesca del '44

E' stato inaugurato oggi, sabato 2 febbraio, a Marzabotto il restauro per il recupero conservativo del cimitero di Casaglia a Monte Sole. Il piccolo angolo consacrato, al centro di Monte Sole, fu testimone di uno dei più tragici episodi dell'eccidio dell'autunno del '44 ad opera dell'esercito tedesco. Le SS prelevarono dalla vicina chiesa parrocchiale coloro che vi si erano rifugiati per pregare e nella convinzione di aver raggiunto un porto franco per salvarsi dalla rappresaglia in atto. I soldati invece trasferirono tutti, poco meno di cento persone per lo più donne, vecchi e bambini, nel vicino cimitero e dopo aver posizionato una mitragliatrice all'ingresso, fecero fuoco sul gruppo. 
Il piccolo cimitero custodisce le tombe di Don Dossetti e  di Mons. Luciano Gherardi.
La recinzione muraria del piccolo camposanto mostrava da tempo zone di cedimento per cui si è provveduto, con il contributo determinante della Repubblica Federale Tedesca, al suo completo rifacimento, nel più scrupoloso rispetto della tipologia della struttura: i mattoni sono stati smontati e numerati per riposizionarli poi nella posizione originaria.

Ha diretto il programma celebrativo dell'inaugurazione il presidente dell'ente parchi, Sandro Ceccoli ( nella foto), che ha anche presentato un breve filmato in cui è riporta la testimonianza di una delle sopravvissute a quell'eccidio, Cornelia Paselli, che rimase ferita e, riparata dai corpi degli altri sventurati, si salvò. 
L'ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, il sindaco Franchi e la presidente Saliera
Quindi è intervenuto il sindaco di Marzabotto, Romano Franchi, che ha ricordato come il cimitero di Casaglia sia uno degli oltre cento reperti che fanno parte del museo storico a cielo aperto del parco di Monte Sole. A tal proposito, dopo aver ringraziato la Repubblica Tedesca per la sensibilità dimostrata nel seguire concretamente l'azione di recupero e di testimonianza di Marzabotto, ha lanciato l'invito a partecipare a un'ulteriore intervento, quello di Sperticano dedicato a don Fornasini, uno dei 5 testimoni uccisi allora dai tedeschi.
Significativo l'intervento dell'ambasciatore tedesco in Italia , Viktor Elbling che, sfoggiando un italiano completo e appropriato, ha sottolineato come sia difficile per lui, tedesco, partecipare a celebrazioni come quelle legate a Monte Sole Ha poi sottolineato che Monte Sole è soprattutto un luogo ' di memoria e quindi di futuro'. “Non dobbiamo fare diventare questa storia un mito da relegare a una realtà lontana,” ha detto. “La memoria va ricostruita ogni giorno e si deve lottare per un futuro comune per costruire l'Europa di cui abbiamo bisogno”. La presidente dell'assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera, ha aggiunto, riferendosi ai fatti legati a episodi di guerra a lungo taciuti, se non negati: “Di verità e di memoria ne hanno bisogno le nostre democrazie . Il cimitero di Casaglia allora fu profanato e oggi è una presenza che ci porta a meditare su ciò che è stato fatto poiché può ripetersi”. Erano presenti, fra i tanti, anche i sindaci degli altri comuni coinvolti in Monte Sole: Graziella Leoni per Grizzana Morandi e Marco Mastacchi per Monzuno.

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