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Per il gruppo di studi Savena Setta Sambro il mese
di agosto e anche quello del bilancio economico e culturale, che è stato
approvato alla unanimità all’assemblea generale dei soci tenutasi a Trasasso di
Monzuno alcuni giorni fa.
Il presidente Daniele Ravaglia ha presentato il
consuntivo del 2014 che ha visto un ‘saldo in cassa’ di oltre 22.000 euro
nonostante una flessione considerevole delle entrate per gli abbonamenti. E’
questo il dato che più ha preoccupato il presidente e i soci che si sono interrogati
sulle cause e sulle strategie per un rilancio della rivista che possa portare a
un recupero dell’affezione dei lettori. Soprattutto,
si è detto, bisogna puntare sull’interesse dei giovani che sono ora sempre più
presi dall’effimera offerta dei social
network. Il semestrale dà una
interessantissima serie di notizie e documenti legati alla storia e
all’ambiente del territorio appenninico delle tre valli del Savena, del Setta e
del Sambro. Bisognerà con mezzi nuovi e più al passo coi tempi raggiungere le
nuove generazioni che pure sembrano sensibili a questi tipi di argomento.
Pertanto, accanto al supporto cartaceo ritenuto irrinunciabile, si progetta di ampliare
e potenziare lo strumento informatico
che già esiste ed è rappresentato dal sito web www.savenasettasambro.com e dalla profilo face book.
don Orfeo |
L’offerta
culturale è sempre apprezzata e sarà quest’anno oggetto di ulteriore
arricchimento in occasione dell’importante traguardo del 25.mo dalla fondazione
che cadrà nel giugno 2016. Sono già stati ideati e dovranno essere perfezionati
, alcuni progetti, come concorsi ,
mostre e nuove pubblicazioni . Tra queste è imminente l’uscita del nuovo libro
di don Orfeo Facchini sulle chiese minori che si affacciano sulla valle del
Savena. “Sarà una ‘pietra miliare’ nel panorama dei documenti storici sulle
chiese del nostro Appennino,” ha detto Ravaglia, “e sarà un volume completo, di oltre 600
pagine che andrà ad aggiungersi a quelli già pubblicati dal sacerdote, ‘Andar
per chiese e castelli ’ e ‘Andar per Santuari’, scritti con la collaborazione
di Imelde Bentivogli”. Ravaglia ha avuto
anche un affettuoso ricordo per don Dario Zanini, parroco di Sasso Marconi
recentemente scomparso, del quale ha ricordato la vasta cultura e il profondo
affetto per i luoghi dove era nato e cresciuto. Anche l’ultimo numero della
rivista riporta un articolo sul bronzetto votivo etrusco di cui il sacerdote
era in possesso, in quanto gli era stato
donato da un colono del comune di Monzuno che lo aveva casualmente trovato nel
suo podere di Favale. Lui sempre cordiale e disponibile aveva mostrato questo
reperto ai due studiosi ricercatori Agostini e Santi che ne avevano fatto
menzione nei loro libri legati alla storia della Flaminia Militare. Ravaglia ha
proprio sottolineato questo lato generoso della personalità di don Dario e ha
raccontato con commozione che il giorno prima di morire ha dato disposizione di
donare alla Pinacoteca Bertocchi-Colliva di Monzuno la sua vastissima
collezione di preziosi scritti, lettere e alcuni dipinti relativi al noto
pittore con cui arricchire il museo. Se non avesse dato questa disposizione probabilmente
i preziosi cimeli e le opere artistiche avrebbero dovuto seguire la sorte dell’enorme
archivio di don Zanini, sigillato subito
dopo la sua morte. L’archivio contiene, oltre a opere artistiche di cui il
sacerdote era cultore e ottimo conoscitore, anche una enorme mole di testimonianze
e documenti sul periodo dell’occupazione tedesca e di quello subito seguito
alla Liberazione e alla fine della guerra che aveva raccolto in tanti anni di
accurate ricerche. Una parte sono state pubblicate nel corposo volume ‘1944
Marzabotto e Dintorni’, ma tante altre erano ancora oggetto di sistemazione per
una seconda, già preannunciata, prossima
pubblicazione.
La copertina dell'ultimo numero con il bronzetto di don Dario |
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