giovedì 30 luglio 2015

Martino ci ha lasciati. Domani il saluto di commiato.


Martino in occasione della celebrazione del 25 aprile 2014

Un altro testimone e protagonista della storia sassese , soprattutto di quella relativa al cruento passaggio della guerra, ci ha lasciati. Ieri intorno alle 13.30, è deceduto Martino Righi, CLASSE 1924, che fu un partigiano della Brigata Stella Rossa e fu quindi, ancora diciottenne, in prima fila per scacciare l’esercito tedesco che aveva occupato queste zone perpetrando orribili crimini, come quelli di Monte Sole. Fu anche ferito gravemente e costretto a un lungo peregrinare poiché era pericoloso ricorrere agli ospedali.
Dalla fine della guerra, occupò per lungo tempo il posto di messo comunale e in quella veste ebbe modo di conoscere tanti abitanti di Sasso Marconi di cui conservava memorie ricordi e aneddoti, che  di frequente raccontava volentieri. Da alcuni mesi era malato e un aggravamento dell malattia gli è stato fatale. Accanto a lui, la moglie Gianna, compagna affettuosa di una vita, le figlie Manuela e Fiorenza con i generi e i nipoti.

La figlia Manuela, nel ricordare che l’incontro di commiato si terrà domani, venerdì 31 luglio, dalle  15 alle  16, presso il Giardino della Memoria nel centro del paese, oppure, in caso di maltempo, presso la sala Giorgi,  a cura dell’ ANPI di Sasso Marconi, ha lasciato questo ricordo:

E’ il Martino  di  cui si parla in ‘Gianna e Martino. Dieci anni di vita tra il 40 e il 50 a Sasso Marconi e dintorni’ ed è il protagonista di’ Martino’ di Giuseppe Cremonesi e del racconto  ‘Una pallottola casalinga’ in ‘Sasso Marconi, cronache di allora e di dopo’ di Renato Giorgi.
 Sempre disponibile a raccontare del suo ( e dei suoi compagni) sofferto e difficile passato di partigiano. A noi figlie e nipoti ha raccontato ben altro ancora, regalandoci i divertenti racconti degli innumerevoli aneddoti di una lunga vita vissuta con amore, dedizione e grande generosità”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Uomini di una volta, gente semplice che ha fatto la storia, ne avremmo tanto bisogno