giovedì 31 dicembre 2015

Arrestato due volte per furto in un giorno. Forse è un record.


Intorno alle 16 di lunedì scorso, i Carabinieri di Bologna hanno arrestato un 36enne bolognese per furto aggravato, perché si era allontanato dal negozio 'Coin' di via Rizzoli senza pagare due bottiglie di profumo che, dopo aver privato dei dispositivi antitaccheggio, aveva occultato in tasca. Il furto è stato scoperto da un addetto alla sicurezza che, dopo aver fermato il ladro, ha avvisato il 112. La refurtiva, del valore di 86 euro, è stata restituita.
Soltanto poche ore prima, il 36enne era uscito dal Tribunale di Bologna, dove era giunto, in stato di arresto (eseguito dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna), per rispondere del reato di furto di borsa ai danni di una studentessa di 18 anni, derubata nella notte all’interno di un bar di via Fossalta. Nella circostanza, il malvivente, che aveva agito in concorso una 28enne di Castel Maggiore, era stato rimesso in libertà.
Martedì mattina, dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, il 36enne è comparso nuovamente davanti al Giudice e in sede di rito direttissimo è stato condannato all’obbligo di dimora, presso un dormitorio pubblico di Bologna e all’obbligo di presentazione giornaliera alla Polizia Giudiziaria.


Sasso Marconi. Capodanno con 'Perfect day' e Befana con il film per bambini 'Minuscule - La valle delle formiche perdute'.



Dal Comune di Sasso Marconi


Nel lungo week-end cinematografico che si apre il giorno di Capodanno e culmina con la festa dell’Epifania, il Cinema comunale di Sasso Marconi propone due diversi film. Alla consueta pellicola di prima visione - che per questo primo week-end di gennaio sarà “PERFECT DAY” (film diretto dal regista spagnolo Fernando Leon de Aranoa, che ha come protagonisti Benicio Del Toro e Tim Robbins) - si aggiunge infatti il tradizionale cartone animato dell’Epifania: “MINUSCULE - LA VALLE DELLE FORMICHE PERDUTE”, film che porta su grande schermo gli insetti protagonisti della serie tv francese “Minuscule”.


PERFECT DAY (Drammatico, Spagna 2015, 106 min.)

Protagonisti del film sono quattro operatori umanitari impegnati nei Balcani nel 1995, dopo la conclusione della guerra. L’eterogeneo gruppetto - formato da due veterani di lungo corso, una giovane idealista francese e una disinibita analista dell’ONU - ha un compito apparentemente semplice (rimuovere un cadavere da un pozzo per evitare che contamini l’acqua della zona circostante), che una rocambolesca serie di eventi renderà terribilmente complicato… Alternando dramma e umorismo, serietà e leggerezza, de Aranoa dà vita a un racconto eroico e comico al tempo stesso, confezionando un film capace di raccontare la guerra (e le sue conseguenze) con le ‘armi’ dell’ironia e del divertimento…

CALENDARIO PROIEZIONI: Venerdì 1 e domenica 3 gennaio tre spettacoli ore 16 - 18.30 - 21; sabato 2 e mercoledì 6 gennaio proiezione unica ore 21.


“MINUSCULE
- LA VALLE DELLE FORMICHE PERDUTE” (Animazione, Francia/Belgio 2013, 89 min.)

Una tribù di formiche è intenta a portare nel proprio formicaio una scatola di zollette di zucchero abbandonata dopo un pic-nic quando viene attaccata dalle terribili formiche rosse… Solo l’intervento di una giovane e ingegnosa coccinella salverà le operose formichine dall’assedio delle minacciose rivali… Una contesa epica che ha come protagonisti i minuscoli abitanti di una tranquilla radura, raccontata senza dialoghi ma con l’ausilio di divertenti e improbabili effetti sonori…

ORARIO PROIEZIONI: Mercoledì 6 gennaio spettacolo unico ore 10 - INGRESSO GRATUITO

In collaborazione con AVIS - Associazione Volontari Italiani Sangue, sezione Sasso Marconi. Dolci in omaggio ai bambini.




La Città Metropolitana va verso il nuovo Piano strategico metropolitano. On line un questionario.

Da Città Metropolitana.

Cos’è la Città metropolitana? Quale sarà il suo sviluppo? Cosa vuol dire essere cittadini metropolitani? La Città metropolitana invita i cittadini a compilare un questionario on line sulla percezione del territorio in cui si vive e sul senso di appartenenza, sui punti di forza e di debolezza.
Forte dell'esperienza positiva che nel 2013 ha portato Bologna alla definizione del primo Piano strategico metropolitano nel nostro Paese, la Città metropolitana riparte dai territori per definire insieme a cittadini, Comuni e Unioni di Comuni le linee di Indirizzo del nuovo Psm che diventerà punto di riferimento fondamentale per la guida del governo del territorio metropolitano: una federazione di 56 Comuni (saranno 55 nel 2016) e 8 Unioni, un milione di abitanti, 480 mila famiglie e 85 mila imprese attive su un territorio di 3.700 kmq.




Puntiamo sulla condivisione e sul coinvolgimento di tutta la comunità – spiega il sindaco metropolitano Virginio Merola - ogni Unione evidenzierà vocazioni e proposte del territorio e insieme dovremo fare sistema per definire le linee di indirizzo del primo Psm istituzionale”.
Il questionario non è che la prima azione di questa
nuova fase del Psm che prenderà il via mercoledì 13 gennaio alla Rocchetta Mattei (Grizzana Morandi) a cui seguiranno altri cinque appuntamenti oltre a un incontro conclusivo in marzo a Bologna. Un percorso partecipato per raccogliere idee e proposte, per delineare gli obiettivi di sviluppo dell’area metropolitana nel medio e lungo periodo.
“Riprenderemo i risultati del 2013 – ha commentato  Daniele Donati, presidente del Comitato scientifico del Psm - per tradurli e portarli avanti nella nuova forma del Psm e procedere con un dialogo costante con i territori”.


Gli incontri saranno anche l'occasione per aggiornare tutti gli attori coinvolti sul nuovo assetto istituzionale e tracciare la carta di identità della Città metropolitana del 2016 anche alla luce dell’Intesa con la Regione appena approvata dal Consiglio metropolitano.
Dopo la legge regionale 13 del luglio scorso infatti, l'Intesa rappresenta un importante tassello nella definizione del riordino istituzionale e ribadisce il ruolo della Città metropolitana quale Ente che cura lo sviluppo strategico del territorio e organizza e promuove servizi efficaci per il sistema dei Comuni e delle  Unioni.
 “Il testo definito con la Regione – ha sottolineato Merola - delinea in modo chiaro il profilo della Città metropolitana di Bologna e ci consente già da ora di avviare il percorso di pianificazione strategica e di dare attuazione al Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo economico e sociale”.


E' già possibile compilare il questionario on line




La sicurezza sul lavoro parte dai banchi di scuola. Al via un progetto pilota in 31 scuole.

Da Città Metropolitana

Per riuscire concretamente a risolvere l’emergenza perenne delle morti bianche occorre creare e sviluppare una cultura della sicurezza e della salute tramite la scuola e nella scuola con i bambini e studenti, futuri lavoratori.

Per questo è partito un progetto pilota, inedito a livello nazionale, in trentuno scuole del territorio rivolto a studenti dai 5 ai 18 anni che si propone di inserire la sicurezza come materia scolastica.

I dettagli del progetto, realizzato in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e patrocinato tra gli altri dalla Città metropolitana, dalla AUSL e INAIL, sono stati illustrati mercoledì 16 dicembre a palazzo Malvezzi.

L’idea di fondo è che il problema della sicurezza nel mondo del lavoro non può essere affrontato iniziando a parlarne solo al termine del percorso scolastico.
Per fare un reale salto di qualità è fondamentale introdurre la
“sicurezza” come materia scolastica nei programmi didattici, a partire dai primi anni di scuola. Così le future generazioni potranno arrivare sul luogo di lavoro con la giusta consapevolezza e si potrà ottenere, quale risultato indotto, anche una riduzione degli infortuni durante gli anni scolastici e successivamente nell’ambiente di lavoro.

Per insegnare sicurezza nelle scuole dell'infanzia, primaria (elementare) e secondaria di primo grado (media) sono stati formati 171 docenti. Sono stati coinvolti 2.919 studenti e 16 istituti Superiori, mentre sono 41 i docenti di Istituti superiori abilitati per formare gli studenti in materia di sicurezza per l'alternanza scuola-lavoro e 1.021 gli studenti delle scuole superiori (secondarie di secondo grado) destinatari dei corsi.

Il progetto, che mette la Sicurezza sul Lavoro al centro dell'attività di insegnamento, sviluppa contestualmente anche altri ambiti inerenti la sicurezza quali:
- sicurezza a scuola
- sicurezza a casa
- sicurezza per la strada e nel territori
- sicurezza nello sport e nel tempo libero
- sicurezza sul web.




Dalla riforma del processo tributario, input a mediazione e conciliazione. Esteso l’istituto per risolvere in via stragiudiziale le controversie di valore fino a 20mila euro.

Segnalato da un lettore.

La circolare n. 38/E del 29 dicembre 2015 illustra le novità introdotte in materia di contenzioso tributario dal Titolo II del Dlgs 156/2015 che - in attuazione della delega conferita al Governo con l’articolo 10, comma 1, lettere a) e b), della legge 23/2014 - ha riformato la disciplina del processo tributario (Dlgs 546/1992) e ha apportato alcune modifiche all’ordinamento degli organi di giurisdizione tributaria (Dlgs 545/1992).
L’entrata in vigore delle nuove disposizioni è fissata al 1° gennaio 2016
(1) , fatta eccezione – come si dirà più avanti – per quelle sulla immediata esecutività delle sentenze non definitive, recanti condanna al pagamento di somme a favore dei contribuenti ovvero relative ad atti derivanti da operazioni catastali, che si applicheranno a decorrere dal 1° giugno 2016.
Le maggiori novità affrontate dalla circolare attengono alle tematiche di seguito descritte.
 
Assistenza tecnica
In ordine all’assistenza tecnica, la cui disciplina è contenuta nell’articolo 12 del Dlgs 546/1992, la circolare evidenzia innanzitutto che è stato elevato, da 2.582,28 a 3mila euro, il valore dei giudizi nei quali il contribuente può stare personalmente, facendo a meno di un difensore abilitato.
Per le cause di valore superiore a 3mila euro, il nuovo comma 10 dell’articolo 12 richiama l’applicabilità dell’articolo 182 cpc, in tema di difetto di rappresentanza o di autorizzazione nell’ambito del processo civile. In conseguenza di tale rinvio, il giudice, in caso di difetto di rappresentanza, assistenza o autorizzazione o di vizio che determina la nullità della procura al difensore, assegna alla parte privata un termine entro il quale è possibile sanare i vizi riscontrati, con efficacia retroattiva.
(2)
Non sono tenuti a munirsi di difensore abilitato l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le regioni, le province, i comuni, nonché gli agenti e i concessionari privati della riscossione
(3).
Sono entrati a far parte dei soggetti abilitati all’assistenza tecnica i dipendenti dei Caf, con esclusivo riferimento ai contenziosi scaturenti dall’attività da loro prestata ai contribuenti (ad esempio, disconoscimento di spese mediche indicate nella dichiarazione compilata e trasmessa dal medesimo Caf).

Infine, la gestione dell’elenco dei soggetti abilitati alla rappresentanza e assistenza in giudizio è affidata al dipartimento delle Finanze, sulla base delle modalità che saranno indicate da un decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze, sentito il ministro della Giustizia. L’articolo 12, comma 2, del Dlgs 156/2015 prevede che, fino all’approvazione del predetto Dm, restano applicabili le previgenti disposizioni di cui all’articolo 12 del Dlgs 546/1992. A tale riguardo, nella circolare si specifica che, considerato che il Dm concerne le modalità di tenuta dell’elenco dei difensori, le altre disposizioni sull’assistenza tecnica non interessate dall’emanazione dello stesso Dm entrano in vigore il 1° gennaio 2016 (in particolare, quella sul nuovo limite di valore di 3mila euro entro il quale i contribuenti possono stare in giudizio personalmente).
 
Spese di giudizio
In merito alle modifiche apportate all’articolo 15 del Dlgs 546/1992, nella circolare si osserva che nulla è cambiato rispetto al principio secondo cui le spese seguono la soccombenza, precisando che le nuove disposizioni stabiliscono che la compensazione è consentita soltanto “
in caso di soccombenza reciproca o qualora sussistano gravi ed eccezionali ragioni, che devono essere espressamente motivate”.
Si evidenzia, inoltre, che il nuovo articolo 15 prevede espressamente l’applicabilità dell’articolo 96, commi primo e terzo, cpc, in tema di condanna al risarcimento dei danni per lite temeraria, che si aggiunge alla rifusione delle spese di lite.
Una rilevante novità è rappresentata, poi, dalla previsione del nuovo 2-
quater dell’articolo 15, per il quale, con l’ordinanza che decide sull’istanza cautelare, la commissione tributaria provvede sulle spese della relativa fase e tale specifica pronuncia conserva efficacia anche dopo il provvedimento che definisce il giudizio, “salvo diversa statuizione espressa nella sentenza di merito”.

Tramite una disposizione di favore per il contribuente, già presente nella precedente formulazione del comma 2-
bis dell’articolo 15, il secondo periodo del nuovo comma 2-sexies prevede che la riscossione delle somme liquidate a favore degli enti impositori e degli agenti e concessionari della riscossione può essere effettuata soltanto dopo il passaggio in giudicato della sentenza.
Di contro, in caso di sentenza che condanni l’Amministrazione finanziaria al pagamento delle spese di lite, si applica la normativa di cui al nuovo articolo 69, comma 1, primo periodo, in vigore dal 1° giugno 2016, per il quale “
Le sentenze di condanna al pagamento di somme in favore del contribuente … sono immediatamente esecutive”.

In merito alle nuove disposizioni del comma 2-
octies dell’articolo 15, che addebita le spese del processo alla parte che ha rifiutato la proposta di conciliazione, qualora il riconoscimento delle pretese sia inferiore al contenuto dell’accordo proposto, la circolare delinea le seguenti ipotesi:
  1. una parte risulta totalmente soccombente e, in aderenza ai principi generali in materia, a essa sono addebitate le spese di lite, salvo il caso in cui sussistano gravi ed eccezionali ragioni
  2. ricorre la soccombenza reciproca e la sentenza ha rideterminato la pretesa per un ammontare inferiore al contenuto della proposta conciliativa, rifiutata da una delle parti per un giustificato motivo, nel qual caso le spese sono compensate
  3. ricorre la soccombenza reciproca e la sentenza ha rideterminato la pretesa per un ammontare inferiore al contenuto della proposta, rifiutata da una delle parti senza giustificato motivo, nel qual caso il giudice pone le spese del processo a suo carico
  4. ricorre la soccombenza reciproca e la sentenza ha rideterminato la pretesa per un ammontare uguale o superiore al contenuto della proposta, nel qual caso il giudice dispone la compensazione delle spese.  
Reclamo e mediazione
Il Dlgs 156/2015 ha integralmente sostituito l’articolo 17-
bis del Dlgs 546/1992, concernente il reclamo e la mediazione, con un nuovo testo, pur lasciandone invariata l’obbligatorietà per le controversie di valore non superiore a 20mila euro.
La circolare pone in evidenza le maggiori innovazioni, che riguardano:

  • l’estensione dell’ambito di applicazione dell’istituto a tutti gli enti impositori, agli agenti e ai concessionari privati della riscossione (cartelle di pagamento impugnate per vizi propri, fermi di beni mobili registrati e iscrizioni di ipoteche sugli immobili), nonché alle controversie in materia catastale, prima escluse in quanto di valore indeterminabile
  • la semplificazione delle modalità di instaurazione del procedimento, laddove la norma afferma che, per le controversie di valore non superiore a 20mila euro, “il ricorso produce anche gli effetti di un reclamo
  • la riduzione della sanzione, quantificata in modo più favorevole al contribuente, in quanto la sanzione dovuta a seguito di mediazione è ridotta al 35% (in precedenza, era ridotta al 40%), ed è irrogabile sulla base del minimo previsto dalla legge (non più in rapporto all’ammontare del tributo risultante dalla mediazione)
  • la possibilità di conciliare anche le cause reclamabili, in quanto non è stata riproposta la disposizione che imponeva l’alternatività tra reclamo/mediazione e conciliazione
  • la disciplina del pagamento delle somme dovute a seguito di mediazione (dal momento che il comma 6 del nuovo articolo 17-bis stabilisce l’applicabilità delle disposizioni, anche sanzionatorie, previste per l’accertamento con adesione dall’articolo 8 del Dlgs 218/1997, le rate successive alla prima devono essere versate entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre e sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi, calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata; si decade dal beneficio della rateazione qualora si ometta di versare una delle rate diverse dalla prima entro il termine di pagamento della rata successiva; in conseguenza della decadenza dalla rateizzazione, sono iscritti a ruolo i residui importi dovuti a titolo di imposta, interessi e sanzioni ed è irrogata la sanzione di cui all’articolo 13 del Dlgs 471/1997, aumentata della metà e applicata sul residuo importo dovuto a titolo di imposta; trova applicazione il comma 3 dell’articolo 15-ter del Dpr 602/1973, per il quale è esclusa la decadenza quando ricorre il “lieve inadempimento”; per i procedimenti aventi a oggetto avvisi di accertamento esecutivi, emessi ai sensi dell’articolo 29 del Dl 78/2010, il recupero delle somme non versate a seguito di mediazione va effettuato attraverso l’intimazione ad adempiere al pagamento).  
La circolare chiarisce, inoltre, che le nuove regole si applicano alle controversie di competenza dell’Agenzia delle Entrate pendenti al 1° gennaio 2016, precisando che, se alla medesima data del 1° gennaio 2016, la mediazione risulta già perfezionata attraverso il pagamento in unica soluzione o della prima rata, la misura della riduzione della sanzione e le modalità di pagamento rimangono disciplinati dalle norme in vigore fino al 31 dicembre 2015.
Relativamente alle controversie inerenti agli atti prima esclusi dalla mediazione (ad esempio, atti di accertamento catastale o di altri enti impositori), la circolare sottolinea che la nuova disciplina si applica con riferimento ai ricorsi notificati dal contribuente a decorrere dal 1° gennaio 2016.
 
Sospensione dell’atto impugnato e sospensione della sentenza
Il Dlgs 156/2015 ha potenziato la tutela cautelare, intervenendo sull’articolo 47 del Dlgs 546/1992 e codificando i principi stabiliti dalla Corte costituzionale e dalla Corte di cassazione sulla possibilità di sospendere gli effetti della sentenza.
In proposito, la circolare sottolinea che:

  • il contribuente può chiedere la sospensione dell’atto impugnato in presenza di danno grave e irreparabile
  • le parti possono chiedere la sospensione degli effetti della sentenza sia di primo grado sia di appello, analogamente a quanto previsto nel processo civile
  • il giudice può subordinare la sospensione a un’idonea garanzia, la cui disciplina di dettaglio è rimessa a un decreto ministeriale (si tratta del decreto previsto dal nuovo articolo 69 del Dlgs 546/1992, che vale per tutte le ipotesi in cui sia richiesta la prestazione di garanzia nell’ambito del processo tributario).  
Per la sospensione degli effetti dell’atto in primo grado, la circolare conferma che valgono i presupposti del fumus boni iuris e del periculum in mora, già desumibili dal testo dell’articolo 47 vigente fino al 31 dicembre 2015. Si dà risalto, inoltre, alla previsione di immediata comunicazione “alle parti in udienza” del dispositivo dell’ordinanza con cui il collegio provvede sull’istanza di sospensione e all’applicabilità – durante il periodo di sospensione – degli interessi contemplati dall’articolo 39 del Dpr 602/1973 (attualmente, al tasso del 4,5% annuo).
Al fine di disciplinare la sospensione degli effetti delle sentenze, il legislatore delegato ha modificato gli articoli 49 e 52 del Dlgs 546/1992 e ha introdotto nel medesimo decreto il nuovo articolo 62-
bis. Al riguardo, nella circolare si afferma che, mentre per la sospensione della sentenza di primo grado è richiesta la ricorrenza del fumus boni iuris e del periculum in mora, per la sospensione della sentenza di appello è sufficiente il solo periculum in mora. Ciò in quanto la fondatezza delle ragioni dell’istante è stata già valutata dal giudice che ha emesso la sentenza di cui si chiede la sospensione, impugnata innanzi alla Corte suprema.
Per espressa previsione di legge, il contribuente può chiedere la sospensione degli effetti dell’atto anche quando questo sia stato confermato da una sentenza di merito e, a tal proposito, nella circolare si chiarisce che questa facoltà offre tutela al contribuente in varie ipotesi, tra le quali quella in cui sia stata emanata una sentenza di cassazione con rinvio.
Infine, attraverso le modifiche all’articolo 65, la tutela cautelare è estesa al giudizio di revocazione, nel quale si applicano le disposizioni dell’articolo 52, in quanto compatibili.
 
Conciliazione giudiziale
La circolare chiarisce che la disciplina della conciliazione giudiziale è stata interamente riscritta, attraverso i nuovi articoli 48 (conciliazione fuori udienza), 48-
bis (conciliazione in udienza) e 48-ter (definizione e pagamento delle somme dovute a seguito di conciliazione) del Dlgs 546/1992.
Le più importanti novità descritte nella circolare possono così riassumersi:

  • estensione dell’ambito di applicazione dell’istituto al secondo grado di giudizio e alle controversie soggette al reclamo/mediazione
  • la conciliazione fuori udienza si perfeziona con la sottoscrizione dell’accordo e quella in udienza si perfeziona con la redazione del processo verbale (nella precedente disciplina, la conciliazione si perfezionava con il pagamento in unica soluzione ovvero della prima rata)
  • l’accordo e il processo verbale costituiscono titolo per la riscossione delle somme dovute all’ente impositore e per il pagamento delle somme dovute al contribuente
  • il versamento delle intere somme dovute o della prima rata va effettuato entro venti giorni dalla data di sottoscrizione dell’accordo o di redazione del processo verbale
  • si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni previste per l’accertamento con adesione dall’articolo 8 del Dlgs 218/1997 (è ammesso il pagamento in un massimo di otto rate trimestrali di pari importo o in un massimo di sedici rate trimestrali, se le somme dovute superano i 50mila euro; sull’importo delle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi calcolati dal giorno successivo al termine di versamento della prima rata; si applicano le disposizioni sul “lieve inadempimento”, contenute nel comma 3 dell’articolo 15-ter del Dpr 602/1973)
  • in caso di mancato pagamento entro il termine di venti giorni dalla sottoscrizione dell’accordo o dalla redazione del processo verbale o, a fronte di rateizzazione, di una delle rate, compresa la prima, entro il termine di pagamento della rata successiva, si procede all’iscrizione a ruolo delle residue somme dovute a titolo di imposta, interessi e sanzioni, nonché della sanzione per omesso versamento, aumentata della metà e applicata sul residuo importo dovuto a titolo di imposta (con riferimento alle controversie vertenti sugli avvisi di accertamento esecutivi, il recupero delle somme non versate a seguito di conciliazione va effettuato mediante l’intimazione ad adempiere al pagamento)
  • le sanzioni dovute a seguito di conciliazione sono ridotte al 40% del minimo previsto dalla legge, qualora l’accordo intervenga nel primo grado di giudizio; tale percentuale è elevata al 50%, se la conciliazione viene conclusa in grado di appello.  
Esecuzione delle sentenze
Il decreto di riforma 156/2015 ha inserito nel Dlgs 546/1992 l’articolo 67-
bis, che riconosce in via generale l’esecutività immediata delle sentenze delle commissioni tributarie, alla stessa stregua di quanto previsto per i giudizi civile e amministrativo.
In attuazione del citato principio generale, è stato completamente riscritto l’articolo 69 ed è stato abrogato il successivo articolo 69-
bis, che sanciva l’esecutività delle sentenze su atti derivanti da operazioni catastali soltanto dopo il passaggio in giudicato.
Anche a seguito delle modifiche apportate all’articolo 68, è stata, tuttavia, mantenuta la riscossione frazionata in pendenza di giudizio, allo scopo di non aggravare gli obblighi di versamento del contribuente.
Infine, sono state arrecate modifiche all’articolo 70, individuando nel giudizio di ottemperanza l’unico rimedio processuale per l’esecuzione delle sentenze, siano esse definitive o meno, ed eliminando, quindi, la possibilità di esperire le ordinarie procedure esecutive, consentita dalla normativa in vigore fino al 31 dicembre 2015.

Per quanto concerne le modifiche all’articolo 68, la circolare specifica, in particolare, che la nuova lettera c-
bis) disciplina le modalità di riscossione nelle due diverse ipotesi di pendenza del giudizio di rinvio e di mancata riassunzione della causa, a seguito di sentenza di cassazione con rinvio.
Nel primo caso, l’imposta, con i relativi interessi, deve essere versata per l’ammontare dovuto in pendenza del giudizio di primo grado (un terzo) e, nel secondo caso, per l’intero importo indicato nell’atto, considerato che la mancata riassunzione determina l’estinzione del processo e la definitività dell’atto originariamente impugnato.

Il nuovo testo dell’articolo 69 ha previsto l’immediata esecutività delle sentenze di condanna al pagamento di somme in favore del contribuente e di quelle emesse su ricorso avverso gli atti relativi alle operazioni catastali.
Lo stesso articolo 69 prevede, altresì, che il pagamento di somme di importo superiore a 10mila euro, diverse dalle spese di lite, può essere subordinato dal giudice alla prestazione di idonea garanzia, la cui disciplina è rimessa a un apposito Dm (
cfr commento alle modifiche in tema di assistenza tecnica e di sospensione degli effetti dell’atto e della sentenza). I costi della garanzia, anticipati dal contribuente, sono a carico della parte soccombente all’esito definitivo del giudizio.

Un’ultima importante precisazione della circolare riguarda l’entrata in vigore delle nuove disposizioni degli articoli 67-
bis e 69, nonché dell’abrogazione dell’articolo 69-bis.
Più specificamente, nella circolare si chiarisce che:

  • in base all’articolo 12 del Dlgs 156/2015, tali disposizioni operano a decorrere dal 1° giugno 2016
  • anche se la norma sull’entrata in vigore non specifica null’altro, si ritiene che per l’applicazione delle medesime disposizioni occorra far riferimento alle sentenze depositate dal 1° giugno 2016
  • sempre in base all’articolo 12 del Dlgs 156/2015, fino all’approvazione del Dm previsto dall’articolo 69 del Dlgs 546/1992 relativamente alla disciplina della garanzia, restano applicabili le previgenti disposizioni di detto articolo 69
  • pertanto, le nuove disposizioni si applicano con riguardo alle sentenze depositate dal 1° giugno 2016 oppure dalla data del suddetto Dm, se approvato successivamente
per le sentenze già depositate alla data del 1° giugno 2016 e, in mancanza del Dm, anche per quelle depositate successivamente a tale data, rimane in vigore il precedente testo dell’articolo 69, ai sensi del quale per i giudizi aventi a oggetto il diniego espresso o tacito alla restituzione di tributi e accessori versati spontaneamente, la sentenza di condanna dell’ufficio al pagamento di somme può essere eseguita soltanto dopo il passaggio in giudicato.


1) L’operatività delle nuove norme processuali va riferita a tutti i giudizi pendenti alla data della loro entrata in vigore.

2) Attraverso il rinvio all’articolo 182 cpc, è stato codificato il principio già affermato dalla giurisprudenza della Corte costituzionale (sentenza 189/2000) e della Corte di cassazione (tra le altre, sentenza 29567/2011), secondo cui nel processo tributario l’inammissibilità del ricorso può essere dichiarata soltanto qualora la parte privata non dia esecuzione all’ordine del giudice di conferire regolare incarico al difensore abilitato.
3) Ai sensi del precedente testo dell’articolo 12 del Dlgs 546/1992, vigente fino al 31 dicembre 2015, gli agenti e i concessionari della riscossione non potevano stare in giudizio personalmente.
Antonietta Bencivenga

mercoledì 30 dicembre 2015

Marzabotto. Truffe online, 36enne denunciato dai Carabinieri.


I Carabinieri di Marzabotto hanno denunciato un 36enne di Napoli per truffa ai danni di una 66enne di Marzabotto, con la quale aveva avviato una trattativa telematica per la vendita di uno smartphone pubblicizzato in un sito internet.

Il venditore, dopo aver ricevuto la somma pattuita attraverso un pagamento di alcune centinaia di euro, non ha provveduto a spedire la merce.

 Il truffatore è noto alle forze dell’ordine per i suoi numerosissimi precedenti di polizia specifici.


Pretende di salire sul treno e viaggiare gratis perché già multato: 56enne denunciato dai Carabinieri.


I Carabinieri della Stazione di Marzabotto hanno denunciato un 56enne tunisino, residente a Bentivoglio, per resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio.
Intorno alle 15 di ieri, il 112 ha ricevuto la richiesta di aiuto dal capo treno del convoglio regionale “11420”, partito da Porretta Terme e diretto a Bologna Centrale, momentaneamente fermo alla Stazione Ferroviaria di Vergato.
 Il capotreno denunciava di essere in difficoltà con uno straniero che pretendeva di salire sul treno senza il titolo di viaggio. 
Una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Marzabotto si recava sul posto e ha verificato che il soggetto, identificato nel 56enne tunisino, aveva cercato di salire sul convoglio perché si sentiva in diritto di viaggiare gratis in quanto, qualche ora prima, era stato sanzionato dallo stesso capo treno durante il viaggio di andata che aveva fatto senza biglietto. Nella circostanza, il viaggiatore si era rivolto al capo treno dicendogli: 'Con il verbale ti ci puoi pulire il c…'. Il tunisino, gravato da precedenti di polizia e in possesso di 'Permesso di Soggiorno' è stato riportato alla calma dai Carabinieri.
A causa della pretesa del soggetto, che è rimasto a piedi, il treno è giunto a Bologna con 21 minuti di ritardo.

Ferrovie Nord, denunciò le spese allegre. Per premio lo mettono a fare passacarte.



Riferendosi evidentemente al confronto in corso sulla opportunità o meno di consentire l'anonimato a chi vuole postare commenti sul blog , un lettere ha inviato l'articolo che riportiamo pubblicato da 'Il Fatto Quotidiano .it' e commenta: “e chi invece ci mette la faccia nell'interesse pubblico riceve calci in faccia”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/22/ferrovie-nord-denuncio-le-spese-allegre-per-premio-lo-mettono-a-fare-passacarte/2324965/
Ferrovie Nord, denunciò le spese allegre. Per premio lo mettono a fare passacarte



Esautorato il funzionario che presentò l'esposto sugli sprechi nella controllata della Regione Lombardia. Il capo dei revisori (tra gli indagati e poi costretto alle dimissioni) lo avvertì: "Te l'avevo detto di non insistere, ora sei messo male"



Grazie a lui i ladri sono stati cacciati da Fnm, Ferrovie Nord Milano, una società quotata in borsa e controllata dalla Regione Lombardia. Grazie a lui, non grazie alla Regione o alla Commissione di controllo sulla borsa (Consob), le spese pazze per auto, quadri, scarpe, viaggi e pranzi sono state scoperte dai magistrati, l’ex presidente Norberto Achille è stato indagato per peculato e truffa e l’ex presidente del collegio sindacale Carlo Alberto Belloni per tentato favoreggiamento. Per premio il funzionario dell’audit di Fnm Andrea Franzoso è stato messo fuori gioco. Né la Regione Lombardia a guida leghista né la Consob di Vincenzo Vegas hanno mosso un dito per proteggerlo.
Il whistleblower di Fnm (letteralmente “il soffiatore di fischietto” ossia chi, come l’arbitro davanti a un fallo, fischia per fermare il gioco sporco e dovrebbe essere protetto dalla legge e dai codici aziendali, tra l’altro Fnm ne ha approvato appena uno che non comprende il caso di Franzoso), non fischierà più. La gola profonda che ha collaborato con i magistrati per far scoprire i reati dei dirigenti Fnm, amici dei politici, è rimasto senza voce. Niente più controlli per lui ma un incarico da passacarte. Così impara la lezione. D’altro canto l’ex presidente del collegio sindacale Belloni (poi indagato e costretto alle dimissioni) il 27 aprile scorso, dopo lo scandalo dell’inchiesta ma prima dell’uscita delle carte dell’ordinanza, era stato chiaro con lui.
Franzoso ha registrato quel colloquio e ha allegato la trascrizione nel ricorso al giudice del lavoro appena presentato contro Fnm per chiedere di essere rimesso dove stava: “Con franchezza, te e Nocerino (l’altro funzionario dell’audit che aveva parlato con i carabinieri, ndr) siete messi molto male”, parte Belloni. Il perché è presto detto: “Io vi avevo spiegato, sia a te che a Nocerino, di non insistere sulla strada su cui stavate insistendo”.
Belloni è amareggiato perché dopo l’arresto del precedente capo del servizio audit voleva promuovere proprio le due serpi piene di un veleno chiamato onestà che si era cresciuto in seno. “Io pensavo da voi, o da te o dall’altro di tirare fuori il responsabile dell’Internal Audit… non l’avete voluto capire… sono uscite cose che negli audit non andavano scritte… io te lo dico con molta franchezza: dal 26 maggio in poi quell’ufficio lì (Internal Audit, ndr) viene smantellato”.
La questione interessante è che Belloni sta parlando del nuovo corso di Andrea Gibelli, il nuovo presidente leghista: “Gibelli secondo te cosa fa? Si tiene questo audit? Si tiene questo Odv (Organismo di vigilanza, ndr)? si tiene questa gente qua? Secondo te? Gibelli la cambia. Il minimo che deve fare. Se a te ti mandano a Como? E Nocerino lo mandano ad Iseo? Cosa facciamo? Eh? Ci hai pensato a questo? Ci avete pensato, te e Nocerino, a questa roba qua? Che forse bastava venire su e dire le cose man mano che venivano avanti, e seguire quello che vi dicevo io, e stare più prudenti… e non farvi prendere dalla foga di capire, di avere”.
Belloni fa un ragionamento sottile. Franzoso e il suo collega hanno sbagliato a usare quelle carte nell’interesse della società e non nel loro. Come direbbe Razzi, “fatti un po’ i c… tuoi”, sembra dire Belloni. “Non dicevo che non bisognava trovarle… bisognava trovarle, fare come faceva Orlandini (l’ex responsabile Internal Audit Fnm, poi arrestato per altre storie, ndr), a cui le davate le cose. Orlandini veniva dal presidente e le mediava… a suo vantaggio, a suo vantaggio… che Orlandini fosse un figlio di puttana lo sapevate. Bastava dirmele le cose”.
Poi c’è l’apologo agghiacciante sul campo di sterminio: “Il comandante di Auschwitz, che di certo non era uno stinco di santo (…) l’unica cosa che non ha mai fatto è indagare sui revisori dei conti che gli mandava Berlino. Mai. Mai fatto. Aveva il Comitato di controllo interno, aveva l’Odv interno del campo, fatto da Ss. Quando una Ss si svegliava, in questo caso l’Ss Quaini (ex membro del Cda, ndr) si svegliava e diceva: bisogna indagare sul comandante, su su… sul presidente dei revisori dei conti che arriva da Berlino, gli diceva: ‘Guarda, tu non sei ariano perfetto, comincia ad accomodarti dentro al forno crematorio’”. La leghista Laura Quaini era allora presidente del Comitato controllo e rischi, ed è stata decisiva nell’aiutare i controllori onesti come Franzoso. Dopo essere stata paragonata da Belloni al controllore onesto di Auschwitz, non è stata confermata nel cda scelto dalla Regione a guida leghista.


M5S regionale denuncia: “LE ELEZIONI DEI CONSORZI BONIFICA SONO STATE UN MOMENTO DI DELEGITTIMAZIONE POPOLARE”.


Riceviamo e pubblichiamo:
La Giunta ha risposto in Aula a una interrogazione presentata dalla capogruppo regionale del M5S Giulia Gibertoni sul flop delle elezioni per i consorzi di bonifica a cui ha partecipato solo l’1% degli aventi diritto. “Il voto è costato più di 350mila euro ma nessuno sa quanto avremmo speso per organizzare anche quello telematico, previsto da una legge della Regione del 2010”.

I rappresentanti dei Consorzi di bonifica eletti hanno un’affidabilità pari all’1%, ovvero la percentuale di quanti hanno preso parte alle elezioni. Di questo risultato dovremmo ringraziare soprattutto la Regione che non fa nulla per cercare di aumentare la partecipazione visto che l’opzione del voto telematico prima era stata scartata per questioni economiche, adesso per un fantomatico problema di sicurezza. La verità è che la Giunta non ha nessun interesse a fare uscire dalla naftalina i Consorzi e di far conoscere ai contribuenti quali sono i propri diritti”. È questo il commento di Giulia Gibertoni, capogruppo regionale del M5S, riguardo al tema delle elezioni dei Consorzi di bonifica, oggetto di una interrogazione a risposta immediata che si è svolta questa mattina in apertura della seduta dell’Assemblea Legislativa. “L’assessore Caselli ci ha spiegato questa mattina in aula che il costo delle elezioni di tutti e 8 Consorzi della nostra regione ha superato i 350mila euro, dimenticandosi però di spiegarci perché la procedura del voto telematico sia stata considerata fino ad ieri una opzione sconveniente dal punto di vista economico – spiega Giulia Gibertoni – Nella sua risposta non abbiamo sentito una solo accenno a quanto questo tipo di voto, che è previsto da una legge che ha varato la stessa Regione, costerebbe in concreto. Al contrario si sono avanzati dubbi sulla sua sicurezza. Di certo l’immobilismo della Giunta su questo tema ha contribuito in modo fondamentale a trasformare queste elezioni in un momento di delegittimazione assoluta, visto che ha votato solo l’1 per cento degli aventi diritto. Chi è stato eletto chi rappresenta?”. “Anche se la Regione non ha obblighi diretti, il nulla che è stato fatto per cercare di informare e far partecipare i contribuenti a queste elezioni è scandaloso – aggiunge Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S – Oltre a prevedere il voto telematico si sarebbero potuti adottare altri accorgimenti per cercare di portare più gente alla urne. Bastava chiedere a chi gestisce i Consorzi di avviare una campagna di informazione sullo svolgimento delle elezioni attraverso i classici strumenti che si utilizzano per comunicare i contributi da versare – conclude– e invece si è scelto di chiudere gli occhi e lasciare che l’ennesimo momento di partecipazione democratica andasse deserto”.

Il video della interrogazione è disponibile al seguente indirizzo: https://youtu.be/Nc9Xgy9ec28

Sasso Marconi 'brucia il 2015' per far posto al 2016.


Sarà ancora il rogo del vecchione in piazza a salutare l'arrivo del nuovo anno a Sasso Marconi.
Domani, giovedì 31 dicembre, è stata infatti organizzata la 'FESTA di CAPODANNO' nella piazza del capoluogo il cui programma prevede uno spettacolo teatrale, il rogo del Vecchione e brindisi comunitario.
Alle 21.45, nel teatro comunale verrà rappresentato 'The Melting Pot Pourri', spettacolo a cura del trio di equilibristi 'Los Excentricos' : Marceline, Sylvestre e Zaza, giocolieri e musicisti che, con una performance ai confini della realtà ma profondamente intrisa di poesia, reinventano la figura del clown attraverso un gioco sottile tra modernità e tradizione.

Allo spettacolo seguirà il Rogo del Vecchione in piazza, brindisi e buffet offerti dall’Amministrazione Comunale per salutare l’arrivo del nuovo anno.

martedì 29 dicembre 2015

Capodanno a Casalecchio di Reno con lo 'Sconcerto d'amore di Nando e Maila'.



Giovedì prossimo, 31 dicembre, alle 21.45, presso il Teatro Comunale Laura Betti , Casalecchio di Reno festeggia l'arrivo del 2016 con un Capodanno di comunità: sarà di scena il divertente spettacolo Sconcerto d'amore. Le acrobazie musicali di una coppia in dis-accordo, di e con Nando e Maila (Ferdinando D’Andria e Maila Sparapani). A seguire, brindisi e buffet di mezzanotte con i prodotti messi a disposizione da Pasticceria Filippini, Sfoglia Rina e Cantina Tizzano.

Sconcerto d'amore nasce dalla scommessa di Nando e Maila di diventare 'musicisti dell’impossibile', trasformando una struttura autoportante con trapezio e tessuti aerei in un'imprevedibile orchestra di strumenti, memore dell'avviso di Federico Fellini secondo cui 'spesso le cose più interessanti sono le più folli'. L'eclettico musicista Nando cercherà di riconquistare la sua bella attrice-acrobata Maila cantando e suonando vari strumenti, dal rock/pop italiano degli anni '70/'80 alle arie d'opera e a un esilarante pezzo di musica 'contemporanea' eseguito con la voce di Paperino, fino a un leggiadro e poetico happy end sul trapezio.

Lo spettacolo di Capodanno sarà inoltre l'occasione di lancio della Casalecchio Teatro Card, una nuova tessera che darà diritto a sconti e agevolazioni presso diversi esercizi commerciali di Casalecchio di Reno e a Bologna presso la Cineteca Comunale e altre strutture culturali in via di definizione. La card, che resterà valida per due stagioni teatrali e dunque fino all'estate 2017, sarà distribuita gratuitamente a tutti gli acquirenti del biglietto di ingresso al Capodanno di comunità (previa fornitura dei dati personali, necessari per garantirne il carattere nominativo) e in occasione di alcuni eventi della stagione teatrale 2015/16, per entrare a regime nella stagione successiva.

Per informazioni e prevendite: Tel. 051.570977 – E-mail biglietteria@teatrocasalecchio.it.



Grizzana Morandi. Va a passeggio con il figlio e trova un teschio.


Foto dei Carabinieri di Grizzana Morandi.
 
Ieri mattina, i Carabinieri di Grizzana Morandi si sono recati nei pressi del Santuario della Santa Maria della Consolazione di Montòvolo, a seguito della richiesta di una 48enne di Castel d’Aiano che, passeggiando in compagna del figlio, aveva trovato i resti di un cranio, apparentemente umano. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro in attesa di essere depositato presso l’Istituto di Medicina Legale di Bologna per gli accertamenti del caso.


In Appennino è evidentemente tempo di 'macabri rinvenimenti': a Castel d’Aiano, ieri lunedì 28 dicembre, un appassionato di 'Metal Detecting', impegnato nella ricerca di reperti della seconda guerra mondiale, ha trovato anch'egli un teschio nei pressi di una vecchia chiesa sconsacrata, situata in un’area boschiva, che si trovava durante l'ultimo conflitto mondiale sulla 'Linea Gotica'.

Castel d’Aiano. I Carabinieri hanno arrestato un pregiudicato 66enne.


Foto del Nucleo Operativo e Radiomobile di Vergato.
I Carabinierid di Vergato hanno arrestato un 66enne napoletano, senza fissa dimora, destinatario di un provvedimento di carcerazione, emesso a febbraio, dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica di Bologna. Il soggetto è finito in manette ieri mattina, intercettato in un posto di controllo alla circolazione stradale che i militari stavano effettuando a Santa Lucia, una località del comune di Castel d’Aiano. L'uomo, gravato da numerosi precedenti di polizia, era alla guida di una Fiat Panda che, tra l’altro, era stata rubata a giugno a una 67enne di Castel Maggiore e che trasportava numerosi strumente da scasso. Dovendo espiare una pena per ricettazione di un anno e sei mesi di reclusione, nonché una multa di 300 euro e un ammenda di 4.000 euro, l’arrestato è stato trasferito nella Casa Circondariale di Bologna. La Fiat Panda è stata restituita alla legittima proprietaria. Il 66enne è stato denunciato per ricettazione, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e porto abusivo di armi.




Il CSI propone l'escursione dell'Epifania.

Valerio Brecci, del C.S.I. SASSO MARCONI, invita bambini e famiglie alla breve escursione del 5 gennaio dedicata alla  Festa dell'Epifania.

Chi parteciperà,” precisa Brecci, “  potrà assistere a una bella e nuova iniziativa in tema con la giornata: la rievocazione dei Re Magi.”



Marco: " Sulla raccolta differenziata Vergato è carente".

Di Marco

Sulla pagina principale del sito internet del Comune di Vergato si rende noto che l'Ente locale ha pubblicato una Guida, redatta in collaborazione con Cosea Ambiente, sul come si fa la raccolta differenziata dei rifiuti. Ho subito cliccato su  ..continua la lettura.. e all'apertura della pagina ho potuto quindi scaricare il documento. 
Qui di seguito ne offro il link per scaricare la succitata guida:


Una volta scaricata ho cominciato a leggerla e, alla pagina 15, si riporta la percentuale di riciclaggio cui il Comune di Vergato è giunto: ora siamo al 38%.

E siamo a fine anno 2015.

Preso atto di questa modesta e deludente percentuale, mi sono ricordato che tempo fa il Comune di Vergato ha informato i cittadini in merito a un Progetto per il potenziamento della Raccolta Differenziata e per la razionalizzazione della Raccolta Indifferenziata nel Capoluogo. Nella comunicazione si riportava, dopo i rituali ringraziamenti nei nostri confronti, che la percentuale di raccolta differenziata nel 2010 aveva raggiunto il 30,52%.

Il firmatario della nota ricordava, altresì, che la normativa Europea impone di raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro il 2012.

Per questo motivo ho qualificato  modesta e deludente la percentuale raggiunta a fine 2015.

Lo stesso comunicato, da ultimo, informava che il Comune, insieme a Cosea Ambiente, stava attivando un piano di riorganizzazione dei punti ecologici e dei cassonetti dei rifiuti indifferenziati, al fine di rendere più agevole eseguire correttamente lo smaltimento dei rifiuti. Tale progetto sarebbe partito il giorno 30 maggio 2011.

Peraltro, ricordo che sono state utilizzate risorse finanziarie e opere dell'ingegno (qui il collegamento)


che avrebbero dovuto portare migliori pratiche a partire dall'indottrinamento diffuso nelle scuole. Aggiungo il collegamento alla pregevole guida redatta da Cosea con la collaborazione IT FANTINI di Vergato


Fatte tutte queste debite seppur barbose premesse, preso atto che dalla lettura  dei vari comunicati percepisco una unidirezionale responsabilità a carico di noi utenti e volendo virtualmente distribuire l'onere chiedo:

1) Quante sono state dal 2011 le segnalazioni ricevute da cittadini;

1) Quante volte, dal 2011 ad oggi sono stati organizzati servizi di prevenzione e repressione di iniziativa degli Uffici competenti;

2) Quante sanzioni sono state elevate suddivise tra attività produttive, privati cittadini e i "turisti della spazzatura";

3) Quando verranno pubblicate sul sito le varie mappe della distribuzione dei cassonetti descritte all'articolo 19 del Regolamento RSU prelevabile a questo collegamento


Da ultimo, in tema di rifiuti organici, io ho notato un'alta presenza di sportine NON BIODEGRADABILI con dentro i rifiuti organici.

Quindi chiedo:

1) Come avviene (se avviene) la separazione tra la sportina NON BIODEGRADABILE e i rifiuti organici in esso contenuta;
2) Quanto costa in termini di  imposta finale pro capite questa operazione supplementare.

Al di là di questo, propongo che oltre al pubblicizzare dove ritirare i sacchetti dell'umido, gli stessi detentori del servizio distribuiscano in automatico ai clienti che passano alla cassa per pagare il conto della spesa un rotolo dei medesimi. 
Se i clienti sanno di possederli declineranno l'invito al ritiro ovvero li potranno prendere consapevoli di utilizzarli al posto delle sporte NON BIODEGRADABILI che ancora imperversano.

Qui di seguito la LEGGE REGIONALE 05 ottobre 2015, n. 16




La mia delusione non comporterà un calo della mia rendita nel rispetto delle regole che di volta in volta ci vengono imposte e dagli empirici  propositivi progetti per raggiungere giungere agli obiettivi imposti dalle autorità sovranazionali.




lunedì 28 dicembre 2015

Ispettore della Polizia di Stato, al via le iscrizioni al concorso. Le domande entro il 21 gennaio. Disponibili 320 posti.

Da Il Quotidiano Della PA.it 




Dal 22 dicembre 2015 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale "Concorsi ed esami" è pubblicato il concorso pubblico, per esami, per il conferimento di trecentoventi posti di allievo vice ispettore della Polizia di Stato indetto con D.M. 17 dicembre 2015
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate dalle ore 00.00 del 23 dicembre 2015 alle ore 23.59 del 21 gennaio 2016 utilizzando esclusivamente la procedura informatica della domanda online.
Il 2 febbraio 2016 saranno pubblicati i 5000 quesiti dell'eventuale prova preselettiva.

Bando

Fonte: Polizia di Stato


Castel del Rio. Escursionista 55enne soccorso dai Carabinieri.


Ieri pomeriggio, i Carabinieri di Castel del Rio sono stati impegnati nelle operazioni di soccorso di un 55enne italiano che intorno alle 15 aveva contattato il 112 riferendo di essersi smarrito durante un’escursione sul Monte Lama. Nonostante la scarsa visibilità dovuta alle condizioni atmosferiche , il malcapitato è stato individuato poco dopo nei pressi del cosiddetto 'Passo del Colonnello. L'uomo, che a parte lo spavento non ha riportato ferite, è stato accompagnato dai militari presso l’auto che aveva parcheggiato nelle vicinanze di un sentiero.

Castel di Casio. Impegnato in attività di 'Metal Detecting' trova un teschio.


Un 38enne di Castel di Casio, alcuni giorni fa, stava scandagliando con il suo cerca reperti bellici dell'ultimo conflitto mondiale quando nei pressi di una chiesa sconsacrata, che si trova in un'area boschiva, si è imbattuto in un teschio umano. Il cercatore ha subito informato i Carabinieri del luogo cui ha spiegato di aver riesumato il cranio di un essere umano durante un’attività di 'Metal Detecting' in una zona attraversata dalla “Linea Gotica”. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, quanto rinvenuto è stato depositato presso l’istituto di Medicina Legale di Bologna.




Foto dei Carabinieri di Castel di Casio.


Scavalca la recinzione dell’area fieristica di Bologna adibita al processo 'Aemilia' e fugge inseguito dai militari dell’Esercito.


I Carabinieri di Bologna hanno avviato le indagini per risalire all’identità di un soggetto che questa mattina, dopo aver scavalcato la recinzione perimetrale dell’area fieristica allestita per il processo 'Aemilia, è stato inseguito dai militari del 121° Reggimento artiglieria controaerei 'Ravenna, impegnati in un servizio di vigilanza, facendo perdere le proprie tracce.