mercoledì 8 ottobre 2014

Vertenza Kemet. La proprietà ha abbandonato il tavolo della trattativa. Si va verso lo 'sciopero articolato'.



L'ingresso della Kemet

Un’ora di sciopero per turno di lavoro e assemblea sindacale per ‘fare il punto della situazione’. E’ quello che è avvenuto oggi, mercoledì 8 ottobre, allo stabilimento Kemet di Pontecchio Marconi , dopo  l’arrivo della notizia che la direzione aziendale ha abbandonato il tavolo della trattativa per la vertenza in atto. Vertenza  innescata dall’annuncio della proprietà di ’50 esuberi’ e di voler prolungare l’orario di lavoro settimanale dello stabilimento, con conseguente modifica e prolungamento dei singoli turni. Lo stabilimento è attivo ora ininterrottamente dalle ore 0 del lunedì alle 6 del sabato mattina. La modifica dei turni porterebbe un  prolungamento pro capite di  5 ore la settimana a parità di stipendio.
Oltre alla modifica dei turni, ciò che non viene accettato è la denuncia di  50 esuberi  che coinvolgono principalmente il personale impiegatizio e organizzativo.
L’assemblea, oltre a informare l’intero organico dell’azienda  di ciò che stava accadendo, ha valutato  anche  valutare il modo di operare utile a  scongiurare il danno occupazionale e contenere quello organizzativo dei turni di lavoro.  La prima proposta è quella di un ‘pacchetto di scioperi concordati’. Ciò significa l’interruzione del lavoro per tempi contenuti di singoli reparti per volta con probabile interruzione del lavoro nell’intero stabilimento.
Gianni Passini
All’arrivo al cancello di ingresso  in attesa del rientro in produzione, gli operai  non hanno mancato di esternare la loro preoccupazione: “ Ci sono accordi sottoscritti che vanno rispettati” ha detto Gianni Passini, riferendosi all’intesa fra enti locali, sindacati e proprietà che imponeva alla azienda  la realizzazione di un nuovo stabilimento all’avanguardia,  un organico di lavoro  numericamente concordato e contemporaneamente l’agevolazione per l’azienda della trasformazione in residenziale dell’ampio lotto dove insiste lo stabilimento storico a Sasso Marconi. “Fino ad ora la Kemet ha avuto un comportamento sufficientemente in linea con gli accordi”, ha commentato Devis Coriambi della RSU al termine della prima assemblea. “Gli attuali 50 esuberi invece li smentiscono. Dalla politica ci aspettiamo che, in caso si proceda ai 50 licenziamenti annunciati e alla modifica degli orari di lavoro,  si passi alla cancellazione della concessione edilizia e ciò in  ovvia conseguenza della rottura unilaterale degli accordi da parte dell’azienda”.
Eugenio Salamone e la petizione di Un'Altra Sasso



Intanto, da parte del gruppo politico Un’Altra Sasso, è in corso una raccolta di firme a sostegno di una petizione che condanna le intenzioni aziendali.









20 commenti:

Anonimo ha detto...

Così però tutti i commenti di sabato 4 ottobre su KEMET si perdono.

Anonimo ha detto...

Il fatto è grave richiede riflessioni l'azienda sta andando al cotrattacco minacciando cassa integrazione a 0 ore per 450 dipendenti!
Salamone anche oggi presidiava al di fuori dei cancelli per la sua petizione , la situazione è grave e penso che i lavoratori sono molto preoccupati per il futuro ed i diritti.
Istituzioni dove siete?
Le azioni svolte dai lavoratori hanno dato un segnale di fastidio alla direzione Kemet Italia.
Bisogna tenere testa agli speculatori Americani.
Con la job act passata la Kemet fara' la voce ancora piu' forte .
Grazie Renzi!!!!!!!!!!!!!!!!!
Commentate compagni lavoratori date sfogo all'ingiustizia noi abbiamo dato essi si sono arricchiti alla nostra faccia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Vediamo ora cosa tengono in serbo i sindacati "l'asso nella manica"! Lavoratori e lavoratrici sta s voi lottare e dare un segnale, questi sono cattivi e voi siatelo anche piu' di essi,
In bocca al Lupo

Anonimo ha detto...

Commentare Commentare va benissimo ma bisogna andare sui cancelli con i lavoratori come sta facendo Salamone il PD e le altre forze politiche del luogo sono ancora materia oscura come oscuro l' operato in materia Kemet messo in campo dal 2008 ad ora!

Anonimo ha detto...

SALOMONE
Sei proprio un Somarone.
Hai visto che effetto hai avuto?
La proprietà si è innervosita e le trattative in corso ne stanno soffrendo. Il tuo non è un aiuto agli operai. E poi perché non dici che al momento giusto in consiglio eravate a favore degli inciuci con i consiglieri Regionali (come adesso poi, nulla è cambiato)

BRAVO !! Finirai per perdere tutti i tuoi seguaci (naturalmente eccetto i fanatici del salame!!)

Anonimo ha detto...

Se aspettiamo i sindacati stiamo freschi.... Ridicoli! Non fanno altro che correre dietro al pd! Che fine ha fatto la nostra sinistra? Berlinguer si starà rivoltando nella tomba.

Anonimo ha detto...

il pd di Sasso è imbarazzante.

Dire che gli unici a muoversi stanno nuocendo alla trattativa è qualcosa di becero.

Avrebbero bisogno di tornare a scuola.

pd e mazzetti, cercate di salvare i lavoratori perchè ormai sulla figuraccia non c'è più speranza.

Come avete potuto credere che l'azienda avrebbe mantenuto i patti?
Kemet ha sede in america e gli avete offerto l'edificabilità di un intero campo con una promessa qualunque?

Che negoziatori....

Anonimo ha detto...

A cosa sta pensando per strategie salva lavoratori Kemet.
Mazzetti il sindaco di Sasso M.?
Gli ordini calano come dice Kemet.
Ma calano volontariamente dopo la migrazione clienti alla Kemet America gli ordini li gestiscono da oltre oceano, con se non erro un ufficio come centro smistamento ordini a Ginevra o Monaco.
Quindi quando vogliono ricattare i lavoratori chiudono il flusso ordini in Italia con un clic e dirottano gli ordini in Cina, Malesia, Macedonia, Bulgaria,.
Era qui il bandolo della matassa accordi 2008 - 2011 trattare sui prodotti e clienti da tenere in Italia e non accettare di mandare all'estero le linee di produzione tecnologicamente piu' avanzate.
Ib cambio
ora abbiamo si uno stabilimento bello e nuovo che serve a "Per" solo per figura ma all'interno pieno di ciarpame che genera piu' scarto che prodotto buono!!!!!!!
Compagni lavoratori bisogna lottare altrimenti questi ci ricattano ogni 6 mesi con esuberi , via la mensa via le pause e abbassare gli stipendi.
Come mai come mai sempre in ..... agli operai!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

FORZA FORZA

Anonimo ha detto...

Se si riflette in merito il caso Kemet ha portato allo smantellamento dello stabilimento di Monghidoro poi passato a Stampi group.
Che nonostante pro e contro lavorano in staodinario e assumerebbero si sono dati disponibili ad assorbire 10 indiretti Kemet in esubero.
La ex divisione Meccanica è stata venduta sottobanco in 48 ore alla
Manz che ha ridato lavoro alla ex divisione Meccanica ex Kemet, assumendo e assorbendo lavoratori servizi Kemet in esubero (questo non è ancora chiaro)comunque lavorano su 2 turni e assumono progettisti e montatori ecc. ecc.
Quelli messi peggio che ci viene tolto diritti e lavoro siamo noi lavoratori Kemet!
Gli americani se ne fregano di produrre in Italia lo hanno sempre ribadito.
Ora siamo al momento di puntare i piedi, è ora di finirla noi siamo numeri per le speculazioni in borsa NY per via della Kemet America.
Basta questo è davvero uno schifo!!!!!!!
E Renzi sta portando il mondo del lavoro in quella direzione, altro schifo!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ribadisco a tutti, ai compagni di lavoro alle istituzioni e sindacati le attivita' come Salomone danno fastidio alla dirigenza Kemet Italia, sono indottrinati dall'America a far apparire che tutto va bene anche se non è per !
Aparenza gli Americani vogliono solo apparenza per fare business in borsa mentire ai mercati , lo sanno fare molto bene si è gia' visto.
Quindi le manifestazioni i media sui cancelli Kemet con i lavoratori per la lotta sono una delle armi vincenti è il coltello dalla parte del manico a favore dei lavoratori e lavoratrici.
PD dove siete finiti pensionati Pd di Sasso dove ve li siete messi i volantini di vittoria nel raggiungere gli accordi 2008 e 2011 grandi ciofeche.
Si ci hanno dato fiato ma ora Kemet chiede il conto e stavolta il conto è salato, come al solito a pagare i lavoratori.
Che vergogna questo grazie alla male politica PD, ancora Vergogna.

Anonimo ha detto...

Non con i tagli ai lavoratori si risolvono i problemi!
Ma cacciare fuori i responsabili della situazione attuale!
Il problema è una dirigenza di fantocci che non ha esperienza manageriale a parte alcuni i maggiori dirigenti sono ex tecnici di reparto, cosa ne sanno di mandare avanti una azienda come Kemet Italia!
Chi guida i reparti sono incapaci l'unico capo reparto in grado di guidare con serieta' i reparti lo hanno messo da parte ed ora paga con settimane di cassa integrazione.
Le lobbi interne stanno distruggendo una azienda storica!

Anonimo ha detto...

Comoda fare i duri a morire.
Tutti i dipendenti che ora si lamentano su questo blog dove erana quando si poteva ancora cambiare le cose nel 2010?
Erano forse a lavorare il sabato e la domenica per un totale di 16 ore pagate 60 ? Oppure erano disposti a stare in CIGS a 0 ore perchè erano garantiti 1000 €/mese per anni e potevano fare altre attività?
Perchè vi lamentate degli attuali capi, i precedenti non hanno fatto lo stesso garantendovi soldi e protezione?

Anonimo ha detto...

Al sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti, coinvolga Renzi nella situazione Kemet se è andato alla Philip Morris puo' venire in Comune a Sasso Marcconi per poi pressentarsi in Kemet!
O la Kemet oramai è stata srpremuta al punto che politicamente è una azienda sacrificabile e scomoda solo 450 dipendenti non crea interesse politico.
Compagni lavoratori mi sa che dobbiamo cavarcela con le nostre forze!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Se questi commemti sono uno spaccato reale di quello che pensano i dipendenti Kemet allora è la fine. Anzi direi che è giusto che l'Arco a no kemet chiuda. Si dice tutto il contrario di tutto,è una vergogna.







Anonimo ha detto...

13:21 la penso come lei.questi di kemet non vogliono che se ne parli e pd e sindacato stanno facendo il loro gioco.l'unico a combattere è salamone, ma credo che da solo e con tuttti contro potrà fare ben poco...povera sasso e poveri lavoratori...che brutta situazione ...

Anonimo ha detto...

Storia di una telenovela:
Gli accordi dicono che Monghidoro resterà aperta, invece la chiudono, ad alzata di mano di Dipendenti che votano a favore della chiusura perché i sindacati gli hanno detto che si sarebbero salvati il posto di lavoro e la Direzione dice che togliendo i costi di Monghidoro dopo era tutto grasso che cola e problemi risolti, mah!!
A Vergato sono contenti che chiude Monghidoro perché così si salveranno loro! ma, colpo di scena, anche Vergato chiude!
Finalmente lo Stabilimento nuovo, un bellissimo vestito che contiene tecnologia e tecniche di gestione obsolete con previsione di investimenti pari a zero.
Concludendo dico, ma di cosa ci stiamo meravigliando!!??

Anonimo ha detto...

Vorrei ricordare che i capi attuali erano i pupilli della vecchia dirigenza fallimentare che ora vivono tutti da nababbi alla faccia dei lavoratori e lavoratrici Kemet.
Questi capi sono i figli di una disfatta precedente quindi tirate le somme = chiusura!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!i lavoratori si sono fatti un C...... enorme in cambio cosa hanno avuto nulla, ci vogliono garanzie per il futuro lavorativo e non tagli e peggioramento dei turni di lavoro.
Torniamo all'800 grazie anche a Renzi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Cari pecoroni che non avete fatto sciopero che continuate ad andare avanti a colpi di lingua non vedte come ci hanno ridotto i menager kemet abbiamo perso soldi pause diritti e dignita' sveglia PECORONI!!!!

Anonimo ha detto...

Stampigroup sta fallendo miseramente insieme alla sua consociata ma.na coils a causa dell' incompetenza dell amministrazione.
Si prospetta il taglio del 50% del personale, ma in ogni caso la situazione finanziaria è talmente compromessa che non è possibile prospettare una ripresa