martedì 18 marzo 2014

Fin che ci sono i ‘volontari c’è speranza.




I volontari dopo la pulizia.

Non di solo lavoro vive il volontario
Su iniziativa del Gruppo Ambiente di Marzabotto si è radunato un gruppo di volontari per ripulire il fiume Reno. Un primo gruppo si è radunato a Marzabotto  ed un secondo gruppo al ponte di Sperticano.

Ecco il racconto della giornata a cura di Stefano Muratori.

Partiamo da Marzabotto, e ci muoviamo verso Pian di Venola. Dopo le piene il bordo del fiume è impestato di brandelli di plastica di ogni genere, stracci, sacchetti, bottiglie di plastica, corde, vestiti, scarpe ….. Cumuli di sterpaglie brutalmente rimescolate e spinte a forza contro barriere di tronchi secchi hanno agito da filtro, e ci mostrano che cosa si è portato dietro il fiume. E se Marzabotto non è una eccezione negativa, in quanto a discariche abusive lungo il fiume, allora possiamo immaginare che da Porretta, Riola, Vergato, con le piene si siano ripuliti molti cumuli di rifiuti abusivamente gettati nei luoghi poco frequentati, facili da raggiungere, che molti nostri cari concittadini utilizzano per fare i loro sporchi comodi.

Il ristoro in compagnia del sindaco Franchi.
Anche gli orti, se troppo vicini al letto del fiume, e quindi invasi dalle piene, a volte contribuiscono ad inquinare le acque.
Sabato scorso abbiamo anche ripulito due orti abbandonati.
Un anziano che scompare, un extracomunitario che abbandona ….
Nel caso di uno dei due orti ripuliti vi erano ad esempio grandi pannelli isolanti  riutilizzati per fare un pavimento tutto attorno ad una baracca. Nei dintorni della baracca c’erano anche diversi sacchi di materiale edile, inclusi sacchi di calce, e montagne di mattoni, e tegole. Montagne di vetri, e di infissi forse prelevati da qualche discarica, e tante altre cose che dovevano giacere nel terreno da anni, visto che la fitta  vegetazione era cresciuta dentro gli interstizi dei rifiuti.
Il camioncino che ha fatto la spola con l’isola ecologica non è riuscito a portare via tutto. i pezzi più grossi dovranno essere presi dal camion con la gru.

Andiamo più avanti, verso Pian di Venola: lì vicino all'acqua che scivola sugli sbarramenti come un nastro lucido, un umano, cieco alla bellezza naturale che lo circonda, ha gettato tra gli spini, a poca distanza dall'acqua, tanti barattoli di vernice. Un umano che ignora il danno che avrebbe provocato se i barattoli fossero caduti in acqua.  Trattandosi di rifiuti tossici, dovranno essere portati all’isola ecologica. Per noi è’ incomprensibile questo voler scaricare veleni nel fiume, invece di poter godere di acque pulite e luoghi bellissimi in cui stare in pace. Non è molto diversa dalla logica dei camorristi che hanno infradiciato di veleni proprio la terra in cui vivono e da cui viene il cibo che mangiano. Mah?
Certamente il "rusco" non dovrebbe stare dove lo abbiamo trovato:
speriamo che la nostra breve fatica arrivi alle orecchie di chi usa la natura come una discarica e che gli insinui il dubbio che, con poco sforzo si può fare diversamente a beneficio di tutti.

Da molti rami pendono frustoli di plastica, come tante bandierine: la fine di sacchetti e borsine che continuiamo a usare e che diventano misere decorazioni lungo i fiumi prima di finire nella pancia dei pesci in mare.
Dopo avere radunato un paio di grossi sacchi di plastica varia, pneumatici, rottami di ferro e un coperchio di lavatrice, lasciamo la mucchia sul sentiero; altri passeranno per caricare tutto e portarlo all’isola ecologica. Noi intanto ci avviamo a raggiungere il resto del gruppo per il pranzo al Parco Benessere.
Al fresco dei tavoli all’ombra ci aspettano crescentine e buon vino, cani, bambini e un bel po’ di risate.  Mentre siamo a tavola arriva anche il sindaco Franchi a portare un saluto a tutti quelli che oggi sono stati impegnati lungo il fiume: oltre a noi – Gruppo Ambiente/GAS - anche i volontari della Protezione Civile, della Pro Loco e del Parco Benessere. Franchi ci annuncia che l’amministrazione comunale ha deliberato che il tratto di fiume tra la passerella e il ponte di Sperticano è destinato alla rinaturalizzazione e al recupero della qualità ambientale. Gran bella notizia. Qui c‘è una natura ancora ricca e tanta bellezza, beni sempre più rari e preziosi e di cui tutti i cittadini, non solo di Marzabotto, sentono sempre di più il bisogno.












4 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti a tutti i volontari!
Mi è dispiaciuto non poter partecipare, ma le mie condizioni di salute ancora non me lo permettono. Vedo comunque che l'iniziativa è andata bene e mi fa molto piacere.
Complimenti a Maren von Appen e a tutti i volontari!
Eugenio Salamone

Anonimo ha detto...

Veramente un plauso a tutti !

Maren von Appen ha detto...

Per la verita' questa volta non c´ero perche' sono in Portogallo...quindi i complimenti vanno a tutti i volontari che si sono dati da fare!
Mi sarebbe piaciuto esserci, ma sinceramente sto bene anche qui...

Unknown ha detto...

complimenti ai volontari!.
Un plauso al loro spirito di sacrificio e che possa servire per far vergognare tutti gli incivili che infestano il nostro bellissimo territorio.