ASL informa:
Complimenti!
Puoi fare meglio! Fai attenzione! Quando fai la spesa le tue scelte aiutano a
salvaguardare la salute, tua e del pianeta? Oppure devi prestare più
attenzione? Lo puoi scoprire a Impronte. Le misure della salute, il laboratorio
con cui l’Azienda Usl di Bologna partecipa a La Scienza in Piazza organizzata
dalla Fondazione Marino Golinelli dal 28 marzo al 13 aprile.
Nello stand dell’Azienda Usl di Bologna, allestito in piazza Nettuno a Bologna, viene simulato, con l’aiuto di un video, di pannelli, di codici a barre, di lettori elettronici e di un QR code il momento della spesa quotidiana. Il visitatore, dotato di un lettore ottico, sceglierà i propri prodotti. Alla fine del percorso, suddiviso in 18 tappe, l’insieme delle scelte rilevate attraverso il lettore produrrà uno scontrino contenente l’impronta di ogni visitatore. Una istantanea delle conseguenze delle scelte fatte, in termini di emissioni in atmosfera e di consumo di risorse, ma anche per il proprio corpo. Lo scontrino, infatti, riporterà quanto la nostra spesa incide sul consumo di acqua, di suolo, di petrolio, ciò che comporta in termini di emissioni di CO2, e riporterà anche i quantitativi di zuccheri, sale e grassi contenuti nei prodotti scelti.
I risultati del percorso saranno poi discussi con un esperto e potranno essere compresi più agevolmente attraverso la visione di un video che approfondisce le varie opzioni prese in considerazione.
L’obiettivo finale del laboratorio è promuovere le diete sostenibili che, secondo quanto stabilito dalla FAO nel 2010, sono quelle “a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale, nonchè a una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono culturalmente accettabili, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane”.
Si può partecipare al laboratorio, pensato per adulti e adolescenti, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, e il sabato e la domenica, dalle 10 alle13 e dalle 14 alle19. Sabato 5 aprile, durante La notte bianca del gusto, il laboratorio sarà attivo anche dalle 20 alle 22.30
Per le attività dal lunedì al sabato mattina la precedenza sarà data alle scuole, che annunciano una partecipazione ampia, con 500 ragazzi già iscritti.
Per produrre l’impronta del consumo è stata predisposta una banca dati, che prende in esame l’intera filiera della produzione del cibo, la coltivazione delle materie prime, la fabbricazione, il confezionamento, il trasporto, la distribuzione, il consumo. In questo modo, è possibile valutare le diverse categorie di alimenti e il loro impatto ambientale in termini di emissione di gas serra (Carbon Footprint), uso delle risorse idriche (Water Footprint) e utilizzo del suolo (Ecological Footprint). Completano la valutazione dell’impronta i dati sull’impatto della perdita e spreco di cibo che, oltre a causare un danno economico, gravano in modo insostenibile e ingiustificato sulle riserve naturali dalle quali gli esseri umani dipendono per nutrirsi.
Alla realizzazione del progetto hanno contribuito Datalogic e Alfacod, fornendo i lettori ottici ed il software per la gestione della banca dati appositamente realizzata.
Nello stand dell’Azienda Usl di Bologna, allestito in piazza Nettuno a Bologna, viene simulato, con l’aiuto di un video, di pannelli, di codici a barre, di lettori elettronici e di un QR code il momento della spesa quotidiana. Il visitatore, dotato di un lettore ottico, sceglierà i propri prodotti. Alla fine del percorso, suddiviso in 18 tappe, l’insieme delle scelte rilevate attraverso il lettore produrrà uno scontrino contenente l’impronta di ogni visitatore. Una istantanea delle conseguenze delle scelte fatte, in termini di emissioni in atmosfera e di consumo di risorse, ma anche per il proprio corpo. Lo scontrino, infatti, riporterà quanto la nostra spesa incide sul consumo di acqua, di suolo, di petrolio, ciò che comporta in termini di emissioni di CO2, e riporterà anche i quantitativi di zuccheri, sale e grassi contenuti nei prodotti scelti.
I risultati del percorso saranno poi discussi con un esperto e potranno essere compresi più agevolmente attraverso la visione di un video che approfondisce le varie opzioni prese in considerazione.
L’obiettivo finale del laboratorio è promuovere le diete sostenibili che, secondo quanto stabilito dalla FAO nel 2010, sono quelle “a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale, nonchè a una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono culturalmente accettabili, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane”.
Si può partecipare al laboratorio, pensato per adulti e adolescenti, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 18, e il sabato e la domenica, dalle 10 alle13 e dalle 14 alle19. Sabato 5 aprile, durante La notte bianca del gusto, il laboratorio sarà attivo anche dalle 20 alle 22.30
Per le attività dal lunedì al sabato mattina la precedenza sarà data alle scuole, che annunciano una partecipazione ampia, con 500 ragazzi già iscritti.
Per produrre l’impronta del consumo è stata predisposta una banca dati, che prende in esame l’intera filiera della produzione del cibo, la coltivazione delle materie prime, la fabbricazione, il confezionamento, il trasporto, la distribuzione, il consumo. In questo modo, è possibile valutare le diverse categorie di alimenti e il loro impatto ambientale in termini di emissione di gas serra (Carbon Footprint), uso delle risorse idriche (Water Footprint) e utilizzo del suolo (Ecological Footprint). Completano la valutazione dell’impronta i dati sull’impatto della perdita e spreco di cibo che, oltre a causare un danno economico, gravano in modo insostenibile e ingiustificato sulle riserve naturali dalle quali gli esseri umani dipendono per nutrirsi.
Alla realizzazione del progetto hanno contribuito Datalogic e Alfacod, fornendo i lettori ottici ed il software per la gestione della banca dati appositamente realizzata.
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