Di Gian
Paolo Frabboni.
Sabato prossimo 22 marzo, alle 11, il
sindaco di Marzabotto Romano Franchi presiederà
la cerimonia di intitolazione di un giardinetto a Lama di Reno, ai ‘Lavoratori
licenziati per rappresaglia politico-sindacale e religiosa’.
Il luogo ove si trova il giardinetto, un’area prossima agli stabilimenti della Cartiera, è particolarmente simbolico poiché è stato testimone di tutti i tipi di violenze connesse in tempo di guerra: bombardamenti, rastrellamenti, invio nei campi di lavoro nazisti, violenze nazifasciste e morte.
Il luogo ove si trova il giardinetto, un’area prossima agli stabilimenti della Cartiera, è particolarmente simbolico poiché è stato testimone di tutti i tipi di violenze connesse in tempo di guerra: bombardamenti, rastrellamenti, invio nei campi di lavoro nazisti, violenze nazifasciste e morte.
Nel
momento in cui riprendeva nuova vita con l’arrivo della Pace dopo la sconfitta
tedesca, ha dovuto assistere a un altro tipo le prepotenze, quelle del padronato:
le intimidazioni e i soprusi ai danni
dei lavoratori quando tentarono di fare
valere i diritti garantiti dalla Costituzione Italiana che fonda le sue radici
proprio nel lavoro.
L'intitolazione del giardinetto è indirizzata a coloro che , vittime di soverchierie attuate dalle aziende,
venivano licenziati (senza giusta causa) per motivi politici o sindacali , come è avvenuto in tutto
il territorio nazionale e, come si è ripetuto, anche in alcuni casi proprio nella cartiera che sta
accanto al giardinetto. Oggi, con la intitolazione si vuole dare forma e memoria a quei lavoratori che ebbero il coraggio di pretendere quanto l’ordinamento repubblicano garantiva loro e che invece veniva negato, pagandone anche le conseguenze fino a subire l’onta del carcere.
L'intitolazione del giardinetto è indirizzata a coloro che , vittime di soverchierie attuate dalle aziende,
venivano licenziati (senza giusta causa) per motivi politici o sindacali , come è avvenuto in tutto
il territorio nazionale e, come si è ripetuto, anche in alcuni casi proprio nella cartiera che sta
accanto al giardinetto. Oggi, con la intitolazione si vuole dare forma e memoria a quei lavoratori che ebbero il coraggio di pretendere quanto l’ordinamento repubblicano garantiva loro e che invece veniva negato, pagandone anche le conseguenze fino a subire l’onta del carcere.
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