mercoledì 14 agosto 2013

Il 14 agosto del 1861 a Pontelandolfo come a Monte Sole.




Nella ricorrenza del massacro di Pontelandolfo nel beneventano, nel quale il 14 agosto 1861 le truppe sabaude del neonato Regno d’Italia trucidarono circa 500  civili, per rappresaglia contro l’uccisione di 40 militari dell’esercito italiano, il cav. Uff. Gian Paolo Frabboni, guida del Parco di Monte Sole a Marzabotto, ha inviato una lettera al Sindaco e al Consiglio comunale di quella cittadina nella quale, dopo aver sottolineato la similitudine di quella vicenda con ciò che è avvenuto a Monte Sole durante l’ultimo conflitto mondiale, nella quale scrive:

Oggi 14 agosto, per il Vostro paese e per l’Italia tutta, ricorre la nefasta ricorrenza in cui i ‘novelli italiani’ si sono macchiati dell’assassinio di centinaia di ‘fratelli’ ad opera dei criminali Cialdini e Negri, per conto del sovrano Piemontese.
Azione anticipatrice di quanto è avvenuto, nel secolo seguente, a Marzabotto da parte delle ‘SS’ tedesche, dove nell’eccidio di Marzabotto sono state annullate intere collettività senza riguardo alcuno per anziani, invalidi, sacerdoti, religiose, donne, bambini e … nascituri.
Ma questo è stato perpetrato da … nemici, mentre a Pontelandolfo erano … i fratelli.
Ora il territorio di Marzabotto, oggetto della ‘strage’, è completamente disabitato e i suoi monti sono stati dichiarati, con Legge regionale : ‘Parco Storico regionale di Monte Sole’, di cui io sono una guida per le scolaresche, visitatori, curiosi e pellegrini.
Mi sento pertanto assai vicino al vostro dolore e mi auguro che giunga presto il momento in cui si riconosca il sacrificio delle vittime innocenti riconoscendo il ‘Martirio’ della Vostra comunità.
Questo per noi è già avvenuto.
L’ex nemico teutonico, nella persona del Presidente della Repubblica Federale di Germania (Johannes Rau) il 17 aprile 2002 è salito fino a San Martino (luogo maggiormente colpito dalla violenza nazista) per incontrare gli scampati alla strage e i parenti delle vittime, per chiedere loro ‘perdono’, accompagnato dal presidente Ciampi.
Era il minimo che potesse fare !
Spero che questo possa avvenire anche per Voi.
Soggiungo che, in occasione delle dispendiose manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, nella nostra valle del Reno si è voluto ricordare il 150° dell’inaugurazione   della Ferrovia Porrettana.
In bella mostra personaggi epocali e villici in costume, popolo plaudente e Sindaci della valle a fare ala alla imbandierata vaporiera in transito.
Al figurante Re Vittorio Emanuele II° ho platealmente consegnato la lettere allegata che ha creato un po’ di scalpore.
Negli incontri che terrò a Monte Sole siate certi che ricorderò Pontelandolfo. 

3 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è da ricordare anche Casalduni, l'altro paese messo a ferro e fuoco dai savoiardi. Il 14 agosto evoca un'altra terribile strage, quella di S'Anna di Stazzema, sempre 14 agoso, del 1944. Evidentemente il caldo brucia la dignità.
Vincenzo Tondolo

Stefano ha detto...

Ammiro l’attenzione di Frabboni per la giustizia, indipendentemente dalle ideologie o dalle apparteneze etniche. Quindi lo ringrazio per avermi ricordato anche quest’anno, nell’anniversario del 14 Agosto, ciò che avvenne a Pontelandolfo.
Per quanto riguarda la data del massacro a Sant’Anna di Stazzema, citata nel commento da Vincenzo Tondolo, il libro del Prof. Pezzino “Sant’Anna di Satazzema Storia di una strage” edito nel 2008 da Il Mulino, e del quale è uscita recentemente una edizione 2013, afferma che la data in cui avvenne la strage è il 12 Agosto 1944.
Stefano Muratori

Fra Diavolo ha detto...

Ci andrei piano con i paragoni. L’eccidio di popolazioni inermi e innocenti c’è stato in entrambi i casi. Ma a Pontelandolfo i partigiani hanno eroicamente operato una strenua difesa dei poveri abitanti, sacrificando prima se stessi in un impossibile confronto corpo a corpo, anche se in enorme divario numerico (50 partigiani si appostarono per tendere un agguato alla colonna di 500 bersaglieri e dopo una battaglia breve ma feroce e ravvicinata dovettero soccombere e la colonna dell’esercito piemontese potè circondare il paese e trucidare la popolazione). Mi pare che a Monte Sole non sia avvenuto proprio così.
Fra Diavolo