martedì 14 maggio 2013

Sasso Marconi: il "campo del prete" rielabora l'identità del capoluogo.





Giovedì  prossimo, 16 maggio, alle  18, nella  sala mostre ‘Renato Giorgi’ di Sasso Marconi verrà presentato un progetto di riqualificazione dell’area al centro del paese, che si trova dietro la chiesa parrocchiale di Sasso Marconi, chiamata comunemente ‘ campo del prete’. L’ampio lotto, unico rimasto indenne dall’assalto urbanistico del dopoguerra ad oggi, è ritenuta una carta essenziale  e quindi vincente nel ‘gioco’ della rielaborazione dell’identità  del centro cittadino, ma anche, se mal giocata, quella della perdita della partita di riqualificazione senza possibilità di rivincita.
Il lotto è in parte di proprietà del Comune (gli è derivata da una trattativa con la Curia di Bologna) e per i 2/3 dell’Ente Chiesa. L’utilizzo del lotto è stato all’origine di una disputa quarantennale fra Chiesa (che lo voleva destinare a fini sportivo-ricreativi) e del Comune che la considerava essenziale per concludere in modo armonico l’assetto urbanistico del centro cittadino.

 L’incontro,  promosso da CED Ascom con il contributo della Camera di Commercio di Bologna e il patrocinio del Comune di Sasso Marconi, ha per titolo ‘Sasso Marconi: il "campo del prete" rielabora l'identità del capoluogo’.
Interverranno, oltre al progettista, amministratori comunali, il parroco ed esponenti di Ascom, ispiratrice del progetto.


Il programma degli interventi è disponibile nel volantino allegato.


L’invito a partecipare è di Marco Leoni, che nel sottolineare l’importanza della proposta ricorda la frase di Dostoevksij
:  "LA BELLEZZA SALVERA' IL MONDO". “Se questo è vero”, scrive Leoni, “lo è in particolar modo per l'Italia e forse anche per la nostra città, Sasso Marconi. Abbiamo cercato di portare un piccolo contributo in questa direzione: se siamo riusciti nell’intento, sarete voi a stabilirlo”.







2 commenti:

Anonimo ha detto...

Restava libero giusto il parco del prete... naturalmente l'illustrissima giunta comunale vuole piantare la bandierina anche li'! Ma non sono proprio mai sazi!!!

Anonimo ha detto...

Non vi sono dubbi che la corretta destinazione sia quella prevista dalla Curia, cioè per fini sportivo-ricreativi, ma dubito che l'amministrazione di Sasso lo permetta, la destinazione sarebbe troppo "neutra". Generalmente le amministrazioni di sinistra preferiscono inutili giardini o piazze intitolate a personaggi di loro gradimento.