sabato 7 luglio 2012

Salute e benessere dei cittadini, Fortuzzi 'pungola' il sindaco di Sasso Marconi.



Il grande caldo di questi giorni invita a prolungare il tempo notturno trascorso fuori dalle pareti di casa e  gruppi di avventori si raccolgono all’esterno dei bar fino alle ore piccole.
Spesso si concedono anche ad accese discussioni che diventano chiassose  e moleste per chi invece spera di trovare il sonno nelle ‘bollenti’ camere da letto.
C’è chi a Sasso Marconi si è lamentato di questo e il  consigliere comunale del ‘terzo polo’ Pietro Furtuzzi si è rivolto al sindaco Stefano Mazzetti per chiedere quali provvedimenti intenda attuare per ovviare a questa situazione: “Caro Sindaco, per quali motivi i cittadini residenti in centro debbono chiamare continuamente le forze dell'ordine per ristabilire la tranquillità?” scrive il consigliere. “L'aria fresca della sera non è forse patrimonio di tutti soprattutto di chi,  anziani, bambini e sofferenti di patologie a rischio? Non è lei il responsabile della salute e del benessere di tutti i cittadini?”.
Nella lettera inviata al sindaco Fortuzzi tocca anche un altro problema:quello delle ‘emergenza anziani’ che si presenta in occasione di queste ondate di calore e spesso per chi vive solo diventa una difficoltà insormontabile.

“Riguardo le alte temperature di queste settimane e in previsione di ulteriori sbalzi,” prosegue Fortuzzi, “ quali iniziative e quali provvedimenti quest'amministrazione ha preso per la tutela della salute e del benessere degli anziani e di chi ha patologie a rischio?”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora...ma non si vergognano?
vogliono un paese dormitorio ma chi sono stì gemelli Fantuzzi...gerontopolitici di Sasso Marconi...chiudiamo i luoghi di aggregazione apriamo banche ...

Anonimo ha detto...

Io penso che si dovrebbero vergognare quelli che pretendono di fare i loro porci comodi infischiandosene delle più elementari norme di convivenza .é risaputo da tutti che i bar notturni portano disagi a quelli che abitano nei paraggi . Purtroppo manca una regolamentazione e i gestori non si prendono la briga di scoraggiare i comportamenti Cafonal di una minoranza CACIARONA.Hanno paura di dare dei dispiaceri alla clientela? Non si pretende "tolleranza zero" ,ma non è giusto neanche la "tolleranza 99%"