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La Locanda |
Ora il centro morandiano di Grizzana ha anche, al Campiaro, ‘la locanda’ , in cui
si prepara e si propone un ricco menù e
dove si può soggiornare in camere a un
prezzo sostenibilissimo e che consentono di poter rivivere il clima e le
sensazioni di Giorgio Morandi e ammirare i colori che ispirarono il grande
artista bolognese che aveva fatto di Grizzana Morandi il suo rifugio e il luogo
d’incontro con la sua ‘musa ispiratrice’,
su quelle colline particolarmente generosa.
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Brindasi augurale dei sindaci Leoni e Mastacchi e del gestore. |
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A sinstra, Vladimiro Ferri della Cia bolognese. |
La nuova locanda, che completa il bel caseggiato, un
tempo sede di una azienda agricola, dipinto a più riprese da Morandi che aveva
modo di vederlo dalla sua casa, è stata inaugurata ieri e c’erano proprio in
tanti. Fra questi il sindaco di Grizzana Graziella Leoni, quello di Monzuno Marco Mastacchi, il direttore della Cia
bolognese Vladimiro Ferri e il consigliere comunale di Vergato Dario Mingarelli. In quel luogo si percepiva anche la presenza
di Giorgio Morandi, discreta e riservata come era lui, ma forte, in quanto
tutto lì intorno parla del suo attaccamento a quel luogo silenzioso e quieto,
affacciato sulla vallata rigogliosa del verde degli alberi e del giallo dei
campi. Sicuramente l’artista sarebbe compiaciuto poiché ciò che ha amato è
stato valorizzato e consegnato al pubblico.
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A destra Dario Mingarelli con Veggetti ex proprietario del Campiaro. |
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Il benvenuto agli ospiti. |
Se avesse
modo di reincarnarsi e di ritornare nella sua Grizzana salirebbe certamente sul
dosso del Campiaro, si siederebbe ai
tavoli della Locanda, ordinerebbe , da bolognese verace, ‘tagliatelle al ragù’ cui accosterebbe un ‘pignoletto
frizzante’ dei Colli bolognesi e apprezzerebbe il pane nero ai cinque cereali.
Poi porterebbe il suo cavalletto all’ombra dell’alto muro del fienile e darebbe
il via a uno dei suoi tanti capolavori. Al pomeriggio, una sosta per gustare ‘prosciutto
e melone’. E alla sera all’imbrunire un bel ‘filetto al pepe verde’ annaffiato
con il vino rosso alla spina della casa. Infine una bella passeggiata per
completare una proficua giornata di
lavoro artistico e di piacere del palato.
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Il sindaco Leoni e i gestori della locanda Simone e Marzia. |
Al Campiaro i convenuti hanno visitato la mostra di
incisioni ‘Un segno per Monte Sole’, dell’artista tedesco Johann Rosenboom. I
lavori hanno ispirato anche una pubblicazione curata dall’operatore culturale
grizzanese Claudio Cappelletti nella quale sono raccolte anche tante riflessioni
sui fatti tragici relativi all’occupazione tedesca del periodo bellico.
4 commenti:
Magnifico complesso nel segno di Morandi e della sua memoria.Vegetti ha reso possibile che tale complesso diventasse patrimonio pubblico,cedendo la sua proprieta' alla comunita' montana.Ora superato lo sforzo del completo restauro,è necessario farlo rendere culturalmente...vale a dire farlo vivere di iniziative,mostre a livello internazionale,conferenze ed eventi culturali, all'insegna della massima qualita' e originalita'.Sarebbe deludente che qualcuno dovesse,domani,avanzare critiche di cattedrale nel deserto.....La struttura di recezione alberghiera è la necessaria e indispensabile ciliegia sulla torta che dovrebbe fare la differenza..Tanti auguri ai giovani gestori:siate i protagonisti del successo della struttura..Se la collaborazione tra pubblico e privato sara' improntata all'armonia e alla proficua convivenza...il successo sara' garantito......
Ogni successo a Simone & C. per la loro attività!
Guidotti per me è un ricordo bello e buono di economia virtuosa, di amore per la terra.
...tutto lì intorno parla del suo attaccamento a quel luogo silenzioso e quieto, affacciato sulla vallata rigogliosa del verde degli alberi e del giallo dei campi. Sicuramente l’artista sarebbe compiaciuto poiché ciò che ha amato è stato valorizzato e consegnato al pubblico.....
ANCHE I VIVENTI CITTADINI DI RIPOLI AMBIVANO ALLE STESSE COSE DI CUI SOPRA.
avrete mai l'ardire di invitare quella gente?
"Ora il centro morandiano di Grizzana ha anche, al Campiaro, ‘la locanda’" ..... basito!quella struttura ricettiva è stata aperta alcuni anni fa, snobbata dalla precedente amministrazione (quando proprio la Leoni era Assessore alla Cultura, ??)...Nonostante tutto è un bene per un paese oramai in declino (senza strutture ricettive,senza promozione turistica e culturale).Sono certo che l'amministrazione attuale capitanata dall'egregia exAss.alla Cultura (non mi sembra abbia mai spiccato per iniziative e nuove idee)saprà valorizzarla meglio di come fece Sassi.Un Sindaco poco attivo e produttivo porta al declino di un paese...speriamo che non sia il caso di Grizzana, se no altro che Morandi e la sua memoria!
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