Pietro Sabbioni |
Il patrimonio boschivo è un
“serbatoio” di ossigeno e di biodiversità che va tutelato. Invece nei primi sei
mesi dell’anno i roghi sono cresciuti del 76%, a livello nazionale si è passati
da 1.410 nel 2011 a 2.479, spingendo in
alto tantissima emissione di anidride carbonica molto dannosa per l’ambiente. Complici le
temperature roventi e la siccità, l’estate si è aperta con una notevole
quantità di roghi.
Per questo diventa indispensabile accrescere la sensibilità e l’impegno di tutti nella salvaguardia del patrimonio boschivo, partendo dal principio che prevenire è meglio che spegnere. In questa battaglia per la prevenzione e la riduzione del rischio incendi, proprio gli agricoltori hanno deciso di rendersi parte attiva, candidandosi a “sentinelle” del territorio. Grazie alla loro attività e la presenza costante sul territorio i produttori agricoli possono giocare un ruolo da protagonisti nel contrastare la “piaga” dei roghi, incentivando la loro capacità di presidiare i boschi con azioni costanti di pattugliamento, di gestione e di pronto intervento in caso di eventi dannosi per il patrimonio naturale. Diventa però importante ed utile ricordare sempre le semplici, ma fondamentali regole di prevenzione degli incendi e di buona educazione civica: non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate e non abbandonarlo mai prima di accertarsi che sia completamente spento; non gettare mozziconi di sigarette o fiammiferi ancora accesi; non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la paglia o altri residui agricoli; prima di parcheggiare l’auto controllare che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca: non abbandonare i rifiuti nei boschi o in aree non autorizzate; in caso di incendio non sostare lungo le strade per fermarsi a guardare o in luoghi verso i quali soffia il vento, per mantenere una via di fuga.
Per questo diventa indispensabile accrescere la sensibilità e l’impegno di tutti nella salvaguardia del patrimonio boschivo, partendo dal principio che prevenire è meglio che spegnere. In questa battaglia per la prevenzione e la riduzione del rischio incendi, proprio gli agricoltori hanno deciso di rendersi parte attiva, candidandosi a “sentinelle” del territorio. Grazie alla loro attività e la presenza costante sul territorio i produttori agricoli possono giocare un ruolo da protagonisti nel contrastare la “piaga” dei roghi, incentivando la loro capacità di presidiare i boschi con azioni costanti di pattugliamento, di gestione e di pronto intervento in caso di eventi dannosi per il patrimonio naturale. Diventa però importante ed utile ricordare sempre le semplici, ma fondamentali regole di prevenzione degli incendi e di buona educazione civica: non accendere fuochi fuori dalle aree attrezzate e non abbandonarlo mai prima di accertarsi che sia completamente spento; non gettare mozziconi di sigarette o fiammiferi ancora accesi; non bruciare, senza le dovute misure di sicurezza, le stoppie, la paglia o altri residui agricoli; prima di parcheggiare l’auto controllare che la marmitta non sia a contatto con l’erba secca: non abbandonare i rifiuti nei boschi o in aree non autorizzate; in caso di incendio non sostare lungo le strade per fermarsi a guardare o in luoghi verso i quali soffia il vento, per mantenere una via di fuga.
Per le segnalazioni di incendi boschivi in atto il numero di emergenza
è il 1515.
1 commento:
http://notiziefabbriani.blogspot.it/2012/07/ancora-incendi-i-roghi-castel-daiano-e.html
prendendo come spunto la soprariportata notizia (copia e incolla) proprio gli agricoltori si poterebbero munire di estintori a bordo dei mezzi agricoli mobili o nelle vicinanze dei macchinari statici durante le fasi di lavorazione.
Posta un commento