giovedì 12 luglio 2012

Mario Nanni, Nino Bertocchi, Ilario Rossi: tre straordinari artisti bolognesi nella mostra ‘Il paesaggio nel tempo’ a Monzuno.




L’ufficio stampa del comune di Monzuno informa:

E’ stata sabato 7 luglio la mostra ‘Il paesaggio nel tempo’ dedicata a due tra i più grandi artisti del panorama bolognese del secolo scorso, Nino Bertocchi e Iliario Rossi, affiancati da uno dei più grandi artisti viventi come Mario Nanni.

La mostra è stata organizzata nella Biblioteca Comunale di Monzuno e rappresenta una novità nel panorama bolognese delle arti figurative perché mette a confronto tre personalità dalla storia e dagli stili profondamente diversi, accumunati però dalla stessa passione per l’'Appennino e il paesaggio monzunese, rappresentato e raffigurato con sguardo e prospettive diverse.

Il visitatore è accompagnato in un viaggio lungo un secolo: dalle opere di Bertocchi, legato alla classicità, ma già consapevole dei cambiamenti, all’essenzialità malinconica di Ilario Rossi per terminare con le ‘mappe’ di Mario Nanni dove il paesaggio diviene metafora della vita come percorso già compiuto da riscoprire o nuovo itinerario da immaginare.


Bertocchi: Valle al Mattino.
Il paesaggio di Nino Bertocchi è contemplazione solitaria, espressione quasi religiosa della natura, segnato da un realismo spazioso ed equilibrato, a volte desolato e tenebroso. In  alcune lettere scritte nel periodo della guerra dall’Ospitale di Monzuno Bertocchi scriveva: “Ho alzato qualche albero spoglio contro cieli azzurri appena velati di nuvole leggere.... ho modellato  qualche blocco di terra chiara... ; non so trovar pace e conforto che nella limpidità di certi mattini, nel silenzio delle forre più lontane.... dalla finestra vedo Monte Adone e il ridosso dei monti di Pianoro. Una luce tersissima dava risalto ai bruni caldi, agli avori dorati delle terre scoscese, ai verdi squillanti del grano tenero”.


                   Rossi: Paesaggio Di Monzuno

 
Per Ilario Rossi il paesaggio va sentito, avvertito, prima di essere compreso. La sua pittura è sempre ben strutturata, il colore variato senza tregua, colori che non si riesce a definire con le parole. I suoi paesaggi, campi, alberi, case sovrastati dal profilo protettivo delle colline, sono costruiti con gesti larghi in una sintesi mirabile di forma e colori: il paesaggio diventa interiore, riconoscibile nelle caratteristiche fisiche, ma rivisitato, rivissuto dall’artista, espressione di ricordi, emozioni che finiscono per coinvolgere lo spettatore.

Nanni: mappa.
Il paesaggio di Mario Nanni è un itinerario fantastico, ma non irreale: per una mutata percezione del reale dovuta alla modificazione tecnologica del modo in cui osserviamo il mondo, il paesaggio può essere considerato una radicalizzazione dell’estetica della velocità dei futuristi in cui lontananza del mondo, l’altissima velocità sostituisce agli oggetti i loro referenti simbolici.
Nella sala dedicata a Nanni i visitatori potranno scoprire i tesori d’arte solitamente conservati tra le mura domestiche di privati collezionisti o in luoghi istituzionali difficilmente fruibili dal grande
pubblico. Sarà possibile ammirare opere di vari periodi dall’informale al teatro delle regole, alle opere su plexiglass con fondo di specchi fino ai più recenti giochi della metamorfosi.
Saranno inoltre esposti i lavori dei vincitori della III edizione del Premio Ilario Rossi.

Domenica 22 luglio, alle ore 10 è inoltre previsto un incontro con l’artista Mario Nanni.

La mostra, patrocinata dal Comune di Monzuno e organizzata grazie al supporto di EmilBanca, Banca del Tempo, Proloco di Monzuno, Savena Setta Sambro e Circolo Ilario Rossi, è visitabile gratuitamente fino al 5 agosto presso la Biblioteca Comunale di Monzuno in via Casaglia 1 e la Sala Ivo Teglia, in via Bertini 1.
Questi gli orari di apertura al pubblico:
Dal martedi al venerdì 9 - 12 e 15 – 18, sabato e domenica 10-12 e 17-19.



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