E’
stata sabato 7 luglio la mostra ‘Il
paesaggio nel tempo’ dedicata a due tra i più grandi artisti del panorama
bolognese del secolo scorso, Nino Bertocchi e Iliario Rossi, affiancati da uno
dei più grandi artisti viventi come Mario Nanni.
La
mostra è stata organizzata nella Biblioteca Comunale di Monzuno e rappresenta
una novità nel panorama bolognese delle arti figurative perché mette a confronto
tre personalità dalla storia e dagli stili profondamente diversi, accumunati
però dalla stessa passione per l’'Appennino e il paesaggio monzunese,
rappresentato e raffigurato con sguardo e prospettive diverse.
Il
visitatore è accompagnato in un viaggio lungo un secolo: dalle opere di
Bertocchi, legato alla classicità, ma già consapevole dei cambiamenti, all’essenzialità
malinconica di Ilario Rossi per terminare con le ‘mappe’ di Mario Nanni dove il
paesaggio diviene metafora della vita come percorso già compiuto da riscoprire
o nuovo itinerario da immaginare.
Bertocchi: Valle al Mattino. |
Il paesaggio di Nino Bertocchi è contemplazione solitaria, espressione quasi
religiosa della natura, segnato da un realismo spazioso ed equilibrato, a volte
desolato e tenebroso. In alcune lettere
scritte nel periodo della guerra dall’Ospitale di Monzuno Bertocchi scriveva:
“Ho alzato qualche albero spoglio contro cieli azzurri appena velati di nuvole
leggere.... ho modellato qualche blocco
di terra chiara... ; non so trovar pace e conforto che nella limpidità di certi
mattini, nel silenzio delle forre più lontane.... dalla finestra vedo Monte
Adone e il ridosso dei monti di Pianoro. Una luce tersissima dava risalto ai
bruni caldi, agli avori dorati delle terre scoscese, ai verdi squillanti del
grano tenero”.
Rossi: Paesaggio Di Monzuno
|
Per Ilario
Rossi il paesaggio va sentito, avvertito, prima di essere compreso. La sua
pittura è sempre ben strutturata, il colore variato senza tregua, colori che
non si riesce a definire con le parole. I suoi paesaggi, campi, alberi, case
sovrastati dal profilo protettivo delle colline, sono costruiti con gesti
larghi in una sintesi mirabile di forma e colori: il paesaggio diventa
interiore, riconoscibile nelle caratteristiche fisiche, ma rivisitato,
rivissuto dall’artista, espressione di ricordi, emozioni che finiscono per
coinvolgere lo spettatore.
Nanni: mappa. |
Il paesaggio di Mario Nanni è un itinerario fantastico, ma non irreale: per una
mutata percezione del reale dovuta alla modificazione tecnologica del modo in
cui osserviamo il mondo, il paesaggio può essere considerato una
radicalizzazione dell’estetica della velocità dei futuristi in cui lontananza
del mondo, l’altissima velocità sostituisce agli oggetti i loro referenti
simbolici.
Nella sala dedicata a Nanni i visitatori
potranno scoprire i tesori d’arte solitamente conservati tra le mura domestiche
di privati collezionisti o in luoghi istituzionali difficilmente fruibili dal
grande
pubblico. Sarà possibile ammirare opere
di vari periodi dall’informale al teatro delle regole, alle opere su plexiglass
con fondo di specchi fino ai più recenti giochi della metamorfosi.
Saranno inoltre esposti i lavori dei vincitori
della III edizione del Premio Ilario Rossi.
Domenica
22 luglio, alle ore 10 è inoltre previsto un incontro con l’artista Mario
Nanni.
La mostra, patrocinata dal Comune di
Monzuno e organizzata grazie al supporto di EmilBanca, Banca del Tempo, Proloco
di Monzuno, Savena Setta Sambro e Circolo Ilario Rossi, è visitabile
gratuitamente fino al 5 agosto presso la Biblioteca Comunale di Monzuno in via
Casaglia 1 e la Sala Ivo Teglia, in via Bertini 1.
Questi gli orari di apertura al
pubblico:
Dal martedi al venerdì 9 - 12 e 15 – 18,
sabato e domenica 10-12 e 17-19.
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