gonfalone storico |
Elio Antonucci (Cell +39 3474158530) festeggia oggi la ‘nascita’
della Repubblica italiana ricordardando che Bologna è la ‘madre’ del tricolore
e scrive:
La storia del comune di Bologna, il sito
istituzionale www.comune.bologna.it , presenta alcune
carenze ed imprecisioni che richiedono pronte correzioni.
A titolo di esempio le chiedo di guardare l'unica immagine del Gonfalone del
nostro Comune: essa
viene presentata tagliata a metà...
http://informa.comune.bologna.it/storiaamministrativa/stories/detail/39833
Le segnalo poi lo stemma araldico, se uno clicca appare tutto sgranato...
http://informa.comune.bologna.it/storiaamministrativa/stories/detail/141230
viene presentata tagliata a metà...
http://informa.comune.bologna.it/storiaamministrativa/stories/detail/39833
Le segnalo poi lo stemma araldico, se uno clicca appare tutto sgranato...
http://informa.comune.bologna.it/storiaamministrativa/stories/detail/141230
gonfalone |
Le carenze più gravi riguardano la storia di Bologna, sulla quale sembra
che nessuno tra i responsabili del sito
si sia un minimo impegnato ad approfondirla.
Il 1° gennaio 1948 con l’entrata in vigore della Costituzione Italiana, l’Italia divenne una Repubblica :
« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »
Ma prima di giungere a questa Costituzione ci sono volute ben 52 Costituzioni che hanno comportato lotte, sacrifici, speranze.
La prima costituzione Repubblicana fu quella di Bologna... anche il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere formato, e' del Senato di Bologna
Durante le celebrazioni per i "150 anni dell'Unità d'Italia" non si è mai fatto cenno che il Tricolore e' nato a Bologna.
Eppure la città di Bologna è stata la prima a decretare il Tricolore come Bandiera Nazionale. Avvenne il 28 ottobre 1796. Questo importante documento per la storia Patria e l'epopea del Risorgimento è conservato
all'Archivio di Stato di Bologna, situato in Piazza dei Celestini 4.
Tramite questo sito http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/documenti.html è possibile consultare l'intero verbale diramato e firmato dal Senato di Bologna.
Il 1° gennaio 1948 con l’entrata in vigore della Costituzione Italiana, l’Italia divenne una Repubblica :
« L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. »
Ma prima di giungere a questa Costituzione ci sono volute ben 52 Costituzioni che hanno comportato lotte, sacrifici, speranze.
La prima costituzione Repubblicana fu quella di Bologna... anche il primo documento ufficiale che definisce il vessillo Nazionale italiano, precisandone chiaramente i colori con cui doveva essere formato, e' del Senato di Bologna
Durante le celebrazioni per i "150 anni dell'Unità d'Italia" non si è mai fatto cenno che il Tricolore e' nato a Bologna.
Eppure la città di Bologna è stata la prima a decretare il Tricolore come Bandiera Nazionale. Avvenne il 28 ottobre 1796. Questo importante documento per la storia Patria e l'epopea del Risorgimento è conservato
all'Archivio di Stato di Bologna, situato in Piazza dei Celestini 4.
Tramite questo sito http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/documenti.html è possibile consultare l'intero verbale diramato e firmato dal Senato di Bologna.
18ottobre |
Che la nascita della Bandiera Nazionale Italiana sia avvenuta a Bologna, è suffragata da indiscutibili documenti
conservati all'Archivio di Stato della
"Città delle due Torri". Difatti nell'attestato
varato dal Senato Provvisorio "Atti dell'Assunteria di Magistrati, 28 ottobre 1796, foglio 542" viene precisato quanto segue. Titolo: "Bandiera coi colori Nazionali". Testo: "Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una Bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso".
Il ricercatore si renderà conto che in questo paragrafo, disinvoltamente dimenticato, si parla di formazione, ossia creazione di una Bandiera Nazionale Italiana. Si tenga presente che il 18 ottobre 1796 a Modena
si decreta "...ART.VIII Ogni Coorte avrà la sua bandiera a Tre Colori Nazionali Italiani, distinte per numero, e adorne degli emblemi della Libertà. I numeri delle Coorti saranno estratti a sorte fra quelle formate
dalle quattro Provincie. Sembra impossibile che nella storia del nostro Tricolore un decreto di tale importanza sia passato inosservato, tanto da essere "dimenticato" dagli stessi depositari della Storia del Risorgimento, che tanto interesse ha suscitato in questo 2011 nella popolazione italiana, giustamente
orgogliosa delle proprie origini, della nazione e del senso di patriottismo che è indiscusso collante della partecipata "italianità". Come mai questo "oblio"?
varato dal Senato Provvisorio "Atti dell'Assunteria di Magistrati, 28 ottobre 1796, foglio 542" viene precisato quanto segue. Titolo: "Bandiera coi colori Nazionali". Testo: "Richiesto quali siano i colori Nazionali per formarne una Bandiera, si è risposto il Verde il Bianco ed il Rosso".
Il ricercatore si renderà conto che in questo paragrafo, disinvoltamente dimenticato, si parla di formazione, ossia creazione di una Bandiera Nazionale Italiana. Si tenga presente che il 18 ottobre 1796 a Modena
si decreta "...ART.VIII Ogni Coorte avrà la sua bandiera a Tre Colori Nazionali Italiani, distinte per numero, e adorne degli emblemi della Libertà. I numeri delle Coorti saranno estratti a sorte fra quelle formate
dalle quattro Provincie. Sembra impossibile che nella storia del nostro Tricolore un decreto di tale importanza sia passato inosservato, tanto da essere "dimenticato" dagli stessi depositari della Storia del Risorgimento, che tanto interesse ha suscitato in questo 2011 nella popolazione italiana, giustamente
orgogliosa delle proprie origini, della nazione e del senso di patriottismo che è indiscusso collante della partecipata "italianità". Come mai questo "oblio"?
Papa Gregorio XIII. |
Una dimenticanza imperdonabile, una leggerezza
della burocrazia continuamente distratta
dall'applicazione delle 275 mila leggi che
dovrebbero disciplinare la giustizia, l'uguaglianza e la libertà,
costituzionali? Come mai i libri scolastici, censiti dall'autorevole dicastero della Pubblica Istruzione, severo nei giudizi e nelle considerazioni, ed un po’ meno sulla precarietà, è scivolato su uno strafalcione del genere?
costituzionali? Come mai i libri scolastici, censiti dall'autorevole dicastero della Pubblica Istruzione, severo nei giudizi e nelle considerazioni, ed un po’ meno sulla precarietà, è scivolato su uno strafalcione del genere?
Si tratta solo di una "dimenticanza" come
sperano gli esegeti? Od anche nella genesi
patriottica c'è il rischio di imbattersi nelle "cammellate"?
"Nel documento di Reggio Emilia datato 7 gennaio 1797 si legge: "... Sempre Compagnoni fa mozione che lo stemma della Repubblica sia innalzato in tutti quei luoghi nei quali è solito che si tenga lo Stemma della Sovranità. Decretato. Fa pure mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato". E' indubbio che in questo testo la mozione "che si renda
universale lo Stendardo o Bandiera", non si fa cenno alla creazione di una Bandiera, poiché la stessa esisteva già, e garriva sulla Cispadania da più di tre mesi. Cosa confermata dal Congresso della Repubblica Cispadana convocato a Modena il 21 gennaio del 1797 (quattordici giorni dopo Reggio Emilia,
quando lo stesso segretario don Compagnoni scrive: "confermando le deliberazioni di precedenti adunanze decretò Vessillo di Stato il Tricolore per virtù d'uomini e di tempi fatto simbolo dell'Unità indissolubile della
Nazione." Bologna è quindi la Patria del Tricolore. Ed ecco gli altri documenti che lo attestano:
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/documento_modena.html
A Reggio Emilia non nacque il Tricolore. In un grido di gioia si urlò: "Che questo vessillo sia universale" Che questa nostra felicità coinvolga l'intero universo!" Come interpretò l'italianista Camillo Prampolini, nato
a Reggio Emilia nella metà dell'800 da genitori emiliani, direttore del giornale "Lotta di Classe". E la stessa cosa oggi l'afferma l'autorevole storico Aldo A. Mola.
"Nel documento di Reggio Emilia datato 7 gennaio 1797 si legge: "... Sempre Compagnoni fa mozione che lo stemma della Repubblica sia innalzato in tutti quei luoghi nei quali è solito che si tenga lo Stemma della Sovranità. Decretato. Fa pure mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato". E' indubbio che in questo testo la mozione "che si renda
universale lo Stendardo o Bandiera", non si fa cenno alla creazione di una Bandiera, poiché la stessa esisteva già, e garriva sulla Cispadania da più di tre mesi. Cosa confermata dal Congresso della Repubblica Cispadana convocato a Modena il 21 gennaio del 1797 (quattordici giorni dopo Reggio Emilia,
quando lo stesso segretario don Compagnoni scrive: "confermando le deliberazioni di precedenti adunanze decretò Vessillo di Stato il Tricolore per virtù d'uomini e di tempi fatto simbolo dell'Unità indissolubile della
Nazione." Bologna è quindi la Patria del Tricolore. Ed ecco gli altri documenti che lo attestano:
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/documento_modena.html
A Reggio Emilia non nacque il Tricolore. In un grido di gioia si urlò: "Che questo vessillo sia universale" Che questa nostra felicità coinvolga l'intero universo!" Come interpretò l'italianista Camillo Prampolini, nato
a Reggio Emilia nella metà dell'800 da genitori emiliani, direttore del giornale "Lotta di Classe". E la stessa cosa oggi l'afferma l'autorevole storico Aldo A. Mola.
Costituzione della Repubblica di Bologna |
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/autorevole.html
In questo sito possono essere consultati i seguenti rari testi, scritti mentre raggrumava l'Unità Italiana.: Felice Venosta, LUIGI ZAMBONI IL PRIMO MARTIRE DELLA LIBERTÀ ITALIANA, stampato a Milano nel 1864;
Augusto Aglebert, I PRIMI MARTIRI DELLA LIBERTÀ ITALIANA E L'ORIGINE DELLA BANDIERA TRICOLORE, CONGIURA E MORTE DI LUIGI ZAMBONI E G.B. DE ROLANDIS IN BOLOGNA TRATTA DA DOCUMENTI AUTENTICI stampato a Bologna nel 1862 e ristampato nel 1880; Giovanni Montersino, G. B. De Rolandis Martire Astigiano (1774-1796), Asti - Tip. Paglieri e Raspi, 1926
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/giovanni1.html
Ed a questo indirizzo il lettore troverà la cronologia degli avvenimenti che furono alle origini della Bandiera Nazionale Italiana
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/cronologia_del_tricolore.html
Inoltre segnalo l'indirizzo di una pagina web in cui viene descritta la Costituzione della Repubblica di Bologna approvata il 4 dicembre 1796:
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/costituzione.html
Mi chiedo anche, con quale atto o regio decreto e' stato autorizzato il comune di Bologna ad utilizzare il gonfalone... con quale atto o decreto e' stato autorizzata la modifica e l'uso del nuovo gonfalone
della citta' di Bologna e Con quale atto o decreto il Comune di Bologna e' stato autorizzato ad utilizzare una propria Bandiera ??
Ed a questo indirizzo il lettore troverà la cronologia degli avvenimenti che furono alle origini della Bandiera Nazionale Italiana
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/cronologia_del_tricolore.html
Inoltre segnalo l'indirizzo di una pagina web in cui viene descritta la Costituzione della Repubblica di Bologna approvata il 4 dicembre 1796:
http://www.radiomarconi.com/marconi/carducci/costituzione.html
Mi chiedo anche, con quale atto o regio decreto e' stato autorizzato il comune di Bologna ad utilizzare il gonfalone... con quale atto o decreto e' stato autorizzata la modifica e l'uso del nuovo gonfalone
della citta' di Bologna e Con quale atto o decreto il Comune di Bologna e' stato autorizzato ad utilizzare una propria Bandiera ??
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