mercoledì 5 gennaio 2011

Incendio a Mongardino



Spaventoso incendio la scorsa notte in una casa di via Mongardino, affacciata sulla piccola valle dell’Olivetta a Sasso Marconi. Intorno alle 20,30, forse per un surriscaldamento della canna fumaria della caldaia a legna, il fuoco ha invaso il sottotetto dove ha trovato facile esca nell’intercapedine di legno utile per la coibentazione della casa. E’ il nuovo metodo usato per isolare le abitazioni creando un barriera di vuoto fra l’interno e l’esterno della casa. In questo modo l’azione degli agenti atmosferici viene notevolmente attutita. Le fiamme hanno distrutto gran parte del coperto e reso inagibile la casa. La famiglia che vi abitava, formata dal trentaseienne Matteo Rosa, la moglie Raffaela e figli Lola di tre anni (compiuti proprio ieri) ed Ernesto di tre settimane, resasi conto del pericolo ha abbandonato precipitosamente l’abitazione e ha dato l’allarme. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco con quattro mezzi, cui se ne è aggiunto un quinto a sostegno dei primi. Sono inoltre intervenuti i Carabinieri e la Pubblica Assistenza di Sasso Marconi, la cui presenza si è fortunatamente rivelata inutile poiché tutti i componenti della famiglia non hanno subito danni fisici. Dopo il primo intervento con gli idranti per spegnere le fiamme dimostratosi non risolutivo poiché il fuoco era all’interno dell’intercapedine protetto dal coperto in tegole di cotto, i Vigili del Fuoco, utilizzando un carrello sospeso, si sono portati sul tetto dell’abitazione e, dopo aver in parte scoperchiato l’abitazione, hanno tagliato lo strato in legno utilizzando motoseghe e infine hanno potuto iniettare acqua nell’intercapedine, riuscendo così, dopo un lungo lavoro, ad avere ragione dell’incendio. In aiuto della famiglia si sono mobilitati i vicini che si sono adoperati per attutire il disagio. Stefano Calzolari ha partecipato al tentativo di spegnimento e di contenimento dei danni attuato prima dell’arrivo del Vigili del Fuoco. Il dottor Carlo Villa ha messo a disposizione la sua abitazione e la famiglia Rosa ha trovato così nella vicinanze la possibilità di pernottare. La più spaventata era la signora Raffaela, anche per il tentativo del marito di spegnere il fuoco rischiando le fiamme. Il tipo di incendio ha allertato molti poiché il tipo di coibentazione con intercapedine è stato preferito e attuato da molti residenti della valletta, nella convinzione di garantirsi una sicurezza maggiore. Si sta ora indagando su quali sono state le origini e la causa dell’incendio e non si esclude nessuna ipotesi anche quella del surriscaldamento della canna fumaria.

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