“Con mia sorpresa rilevo che nel bolognese si mangia troppo poca frutta e verdura”. L’affermazione è di Pietro Sabbioni, componente della direzione CIA (confederazione italiana agricoltori) bolognese mentre consulta i dati sull’andamento del consumo provinciale. “Nel 2010 il consumo dei prodotti ortofrutticoli è diminuito di oltre l’1,2 % il che comporta che, mediamente, ogni famiglia bolognese ha acquistato circa 11 chilogrammi in meno di prodotti ‘verdi’. I dati sono abbastanza in linea con quelli nazionali, ma ciò non consola”, precisa Sabbioni. “La questione non è solo commerciale, ma tocca anche aspetti relativi alla salute pubblica. E’ decisamente un controsenso che, mentre sono in aumento i problemi legati al sovrappeso ed all’obesità, a partire da quella infantile, nel nostro paese cala l’utilizzo di prodotti ortofrutticoli, che invece rappresentano uno degli strumenti più efficaci per combattere patologie e disfunzioni nutrizionali”, commenta ancora Sabbioni. “Occorre quindi fare qualcosa per favorire il consumo dei prodotti ortofrutticoli”. E continua, “ il basso consumo di alimenti ortofrutticoli non dipende dai prezzi al dettaglio, che sono rimasti più o meno stabili, ma da cattive abitudini alimentari. E’ necessaria quindi una adeguata informazione che orienti verso una cultura alimentare equilibrata”. Infine Sabbioni ricorda che i prodotti ortofrutticoli del bolognese sono coltivati con metodi biologici o con scarsissimo utilizzo di fitofarmaci chimici.
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