Pasti monoporzione preconfezionati, quindi ritenuti sicuri ed equilibrati dal punto di vista nutrizionale, forniti da una azienda specializzata su incarico dell’amministrazione comunale, sostituiscono da ieri i pasti preparati dal gestore della mensa scolastica di Sasso Marconi. Lo nuova distribuzione dei pasti ha reso operativa la disposizione dell’Ausl, dopo il secondo episodio di ritrovamento di materiali ferrosi nei piatti serviti ai giovanissimi consumatori. La formula alternativa al pasto preparato sul posto proseguirà fino a diversa indicazione da parte dell’Ausl. In questo modo genitori, bambini, insegnanti e personale scolastico saranno tutelati e l’attività scolastica potrà continuare senza interruzioni. La nuova soluzione, con sostituzione del fornitore, ha però spiazzato il gestore sostituito che, spiega il direttore Flavio Faggion, nella convinzione di dover provvedere anche a questo tipo di fornitura, si è presentato con personale e mezzi alla mensa di Sasso Marconi, trovando però la distribuzione dei pasti affidata ad altri. “Già oggi è stato richiesto un incontro sindacale per avviare la procedura di messa in mobilità del personale,” ha detto il direttore. “Registriamo la perdita di almeno 30 posti di lavoro. La fornitura doveva comunque rimanere affidata a noi come previsto dal contratto. Abbiamo le attrezzature e i centri di cottura per realizzare pasti monoporzione di sicurezza. E’ stato un atto di prevaricazione”. L’argomento ‘mensa scolastica’ tiene comunque banco a Sasso Marconi e, dopo il consigliere uscito dalla maggioranza Pietro Fortuzzi, anche il Pdl ha formulato la richiesta di un consiglio comunale straordinario sul tema.
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