Alla faccia della libertà di informazione!
Ieri in Consiglio Comunale, durante la seduta, si è toccato un tema di notevole attualità: la gestione dell'informazione a Sasso Marconi.
Di recente infatti il notiziario comunale "cose in comune" del pci-pd, e l'aggiunta pci-pd non è ne ironica ne polemica, è solo una constatazione, ha cambiato la propria veste grafica....e quale occasione migliore per tagliare gli spazi dell'opposizione....
Immediatamente e senza consultare in alcun modo la minoranza si è deciso di passare da una pagina per ogni gruppo consiliare a un terzo di pagina per gruppo e con un così basso numero di parole da non permettere più all'opposizione di esprimere alcun concetto.
La scusa addotta per quella che è un'evidente censura è che la riduzione dello spazio si deve ad un aumento del numero di uscite del "notiziario"; sapete quante? da 3 a 4 uscite l'anno e se la matematica, diversamente dal concetto di "libertà di informazione", non è un'opinione questo "aumento" è di una copia in più all'anno.
Ma anche se fossero cento copie in più il problema resterebbe sempre lo stesso....e cioè come fare in un terzo di pagina a raccontare quello che è stato fatto per mesi.
Come se questo non bastasse dobbiamo anche stare attenti ai contenuti che inseriamo poichè nello scorso consiglio abbiamo scoperto con gioia che l'Assessore Lanzarini in base a ciò che lui ritiene essere "malainformazione" decide a sua totale discrezione e senza informare nessuno di cancellare una parte dei contenuti inviati da un gruppo di minoranza; come cioè se fosse stato mandato dalla Divina Provvidenza egli sceglie cosa è giusto e cosa non lo è e noi poveri mortali dobbiamo sottostare al suo imparziale giudizio...
Battute a parte è evidente che qualcosa non funziona, perchè è assai contradditorio che gli stessi che vanno in piazza a difendere la libertà di informazione poi là dove possono fanno tutt'altro.
E non dimentichiamo una cosa importante: a Sasso Marconi oltre il 40% dei cittadini non hanno votato Mazzetti, ma il notiziario comunale lo pagano TUTTI e nonostante questo la maggioranza controlla, oltre allo spazio per il suo gruppo consiliare, anche TUTTO il resto del giornalino.
Purtroppo non avendo i giornali e certamente neppure i soldi che ha la sinistra a Sasso chiedo che ci venga restituito quel misero spazio di una sola pagina che avevamo in precedenza o almeno che, per una questione di decenza, si cambi il falso nome "cose in comune" in quello che è realmente cioè "cose del pd".
Con la consueta cordialità
Eugenio Salamone
Consigliere Comunale PdL
Di recente infatti il notiziario comunale "cose in comune" del pci-pd, e l'aggiunta pci-pd non è ne ironica ne polemica, è solo una constatazione, ha cambiato la propria veste grafica....e quale occasione migliore per tagliare gli spazi dell'opposizione....
Immediatamente e senza consultare in alcun modo la minoranza si è deciso di passare da una pagina per ogni gruppo consiliare a un terzo di pagina per gruppo e con un così basso numero di parole da non permettere più all'opposizione di esprimere alcun concetto.
La scusa addotta per quella che è un'evidente censura è che la riduzione dello spazio si deve ad un aumento del numero di uscite del "notiziario"; sapete quante? da 3 a 4 uscite l'anno e se la matematica, diversamente dal concetto di "libertà di informazione", non è un'opinione questo "aumento" è di una copia in più all'anno.
Ma anche se fossero cento copie in più il problema resterebbe sempre lo stesso....e cioè come fare in un terzo di pagina a raccontare quello che è stato fatto per mesi.
Come se questo non bastasse dobbiamo anche stare attenti ai contenuti che inseriamo poichè nello scorso consiglio abbiamo scoperto con gioia che l'Assessore Lanzarini in base a ciò che lui ritiene essere "malainformazione" decide a sua totale discrezione e senza informare nessuno di cancellare una parte dei contenuti inviati da un gruppo di minoranza; come cioè se fosse stato mandato dalla Divina Provvidenza egli sceglie cosa è giusto e cosa non lo è e noi poveri mortali dobbiamo sottostare al suo imparziale giudizio...
Battute a parte è evidente che qualcosa non funziona, perchè è assai contradditorio che gli stessi che vanno in piazza a difendere la libertà di informazione poi là dove possono fanno tutt'altro.
E non dimentichiamo una cosa importante: a Sasso Marconi oltre il 40% dei cittadini non hanno votato Mazzetti, ma il notiziario comunale lo pagano TUTTI e nonostante questo la maggioranza controlla, oltre allo spazio per il suo gruppo consiliare, anche TUTTO il resto del giornalino.
Purtroppo non avendo i giornali e certamente neppure i soldi che ha la sinistra a Sasso chiedo che ci venga restituito quel misero spazio di una sola pagina che avevamo in precedenza o almeno che, per una questione di decenza, si cambi il falso nome "cose in comune" in quello che è realmente cioè "cose del pd".
Con la consueta cordialità
Eugenio Salamone
Consigliere Comunale PdL
6 commenti:
E allora? Come mai tanta meraviglia? Hanno fatto esattamente quello che Berlusconi ha fatto con l'intera Informazione italiana!!!!!!
Se il caro anonimo avesse letto con più attenzione l'articolo non avrebbe lasciato un commento così idiota. Infatti non mi pare di aver fatto alcun riferimento al piano nazionale se non dicendo che: "è assai contradditorio che gli stessi che vanno in piazza a difendere la libertà di informazione poi là dove possono fanno tutt'altro."
Se, COME SEMPRE AVVIENE, non si fosse così prevenuti verso l'altra parte politica non si avrebbe difficoltà a dire che quello che sta avvenendo a sasso è una vergogna!
Quando si cambia qualcosa c’è sempre il rimpianto “dei bei tempi andati”… Fa parte della natura umana, e avevamo messo in conto anche questo tipo di contestazione. A questo proposito però mi permetto di portare la discussione su un piano più tecnico e meno politico, per dare ai lettori di questo blog qualche ulteriore elemento per farsi un’opinione a riguardo.
Il notiziario dell’amministrazione comunale, diversamente dai fogli di partito, ha come obiettivo principale quello di informare i cittadini, tutti i cittadini, dei provvedimenti presi utilizzando le loro risorse e la loro fiducia: un’attività intensa che consiste in molti provvedimenti e molte scelte, orientate alla corretta gestione del territorio e all’erogazione di servizi utili alle persone.
E’ evidente che poche righe non sono sufficienti ad approfondire ed esaurire tutta questa attività (a cui il Consiglio Comunale partecipa fornendo un concreto contributo di democrazia), ma occorre anche fare i conti con una congiuntura economica che impone un supplemento di attenzione alle risorse disponibili.
L’amministrazione comunale ha fatto la scelta di avere la possibilità di aumentare le uscite del notiziario durante l’anno senza aumentare i costi di produzione e distribuzione e, possibilmente, aumentando invece la tempestività e la quantità di notizie riportate. Come è stato possibile? L’intervento sul peso di ogni singola copia di Cose in Comune ha avuto come conseguenza quella di rendere necessaria meno carta, meno inchiostro e meno ore di lavoro grafico (risparmiando in tipografia e postalizzazione); il nuovo formato consente tuttavia l’inserimento nella singola pagina di un maggior numero di notizie e informazioni, con i riferimenti necessari per approfondire i vari argomenti su altri strumenti oggi disponibili.
Negli ultimi 10 anni (periodo in cui ho diretto Cose in Comune) molte cose sono cambiate nel panorama mediatico locale e globale: gli strumenti a disposizione di chi ha qualcosa da comunicare sono aumentati, e il dibattito è “diffuso” su diversi mezzi, che comprendono certamente il notiziario comunale ma anche i blog come questo, gli altri giornali (quotidiani, settimanali, mensili, semestrali ecc.), le radio (anche Web), le newsletter di partito, le foto digitali, le bacheche di piazza, i social network, Youtube ecc.
Facendo riferimento alla deontologia professionale giornalistica ho garantito personalmente gli equilibri della testata e degli altri strumenti di comunicazione del Comune, verificando la verità di quanto è stato scritto e riportato in questi anni. Ho fatto del mio meglio per conservare l’autorevolezza del marchio Cose in Comune facendo in modo che fosse letto e apprezzato dalla maggior parte dei cittadini di Sasso Marconi, a prescindere dalle ideologie e dalle passioni politiche.
Detto questo rinnovo la mia personale disponibilità ai Consiglieri per un confronto “tecnico” su come sfruttare al meglio lo spazio a disposizione, sempre nell’ottica di informare i cittadini.
Un cordiale saluto
Enzo Chiarullo
Direttore editoriale di Cose in Comune
L’amministrazione comunale ha fatto la scelta di avere la possibilità di aumentare le uscite del notiziario durante l’anno senza aumentare i costi di produzione e distribuzione e, possibilmente, aumentando invece la tempestività e la quantità di notizie riportate. Come è stato possibile? L’intervento sul peso di ogni singola copia di Cose in Comune ha avuto come conseguenza quella di rendere necessaria meno carta, meno inchiostro e meno ore di lavoro grafico (risparmiando in tipografia e postalizzazione); il nuovo formato consente tuttavia l’inserimento nella singola pagina di un maggior numero di notizie e informazioni, con i riferimenti necessari per approfondire i vari argomenti su altri strumenti oggi disponibili.
Negli ultimi 10 anni (periodo in cui ho diretto Cose in Comune) molte cose sono cambiate nel panorama mediatico locale e globale: gli strumenti a disposizione di chi ha qualcosa da comunicare sono aumentati, e il dibattito è “diffuso” su diversi mezzi, che comprendono certamente il notiziario comunale ma anche i blog come questo, gli altri giornali (quotidiani, settimanali, mensili, semestrali ecc.), le radio (anche Web), le newsletter di partito, le foto digitali, le bacheche di piazza, i social network, Youtube ecc.
Facendo riferimento alla deontologia professionale giornalistica ho garantito personalmente gli equilibri della testata e degli altri strumenti di comunicazione del Comune, verificando la verità di quanto è stato scritto e riportato in questi anni. Ho fatto del mio meglio per conservare l’autorevolezza del marchio Cose in Comune facendo in modo che fosse letto e apprezzato dalla maggior parte dei cittadini di Sasso Marconi, a prescindere dalle ideologie e dalle passioni politiche.
Detto questo rinnovo la mia personale disponibilità ai Consiglieri per un confronto “tecnico” su come sfruttare al meglio lo spazio a disposizione, sempre nell’ottica di informare i cittadini.
Un cordiale saluto
Enzo Chiarullo
Direttore editoriale di Cose in Comune
Quando si cambia qualcosa c’è sempre il rimpianto “dei bei tempi andati”… Fa parte della natura umana, e avevamo messo in conto anche questo tipo di contestazione. A questo proposito però mi permetto di portare la discussione su un piano più tecnico e meno politico, per dare ai lettori di questo blog qualche ulteriore elemento per farsi un’opinione a riguardo.
Il notiziario dell’amministrazione comunale, diversamente dai fogli di partito, ha come obiettivo principale quello di informare i cittadini, tutti i cittadini, dei provvedimenti presi utilizzando le loro risorse e la loro fiducia: un’attività intensa che consiste in molti provvedimenti e molte scelte, orientate alla corretta gestione del territorio e all’erogazione di servizi utili alle persone.
E’ evidente che poche righe non sono sufficienti ad approfondire ed esaurire tutta questa attività (a cui il Consiglio Comunale partecipa fornendo un concreto contributo di democrazia), ma occorre anche fare i conti con una congiuntura economica che impone un supplemento di attenzione alle risorse disponibili.
Non ho nulla da rispondere all'intervento di Chiarullo di cui conosco bene la serietà e la professionalità che mette nel lavoro che svolge, un lavoro tecnico e non politico come il ruolo che occupa, ma la mia critica non era certamente rivolta a lui...
Il mio interlocutore è e resta l'attuale amministrazione e il tema del nostro confronto rimane basato sulle sue scelte POLITICHE, per me che sto all'opposizione, scelte in parte assai discutibili.
Quello che chiedo è semplicemente di poter esprimere questo dissenso come avveniva in precedenza, cioè con una sola pagina di spazio, in un notiziario che è pagato con i soldi di TUTTI, compreso quel 40% che non ha votato mazzetti, chiaro il concetto?
E finiamola col dire che l'amministrazione è una cosa diversa dalla politica, diversa da che? Sono TUTTI politici che ricoprono un incarico istituzionale (noi compresi), ma sempre politici restano.
Comunque ripeto che mica chiediamo il 40% del notiziario per noi, ma visto che è tutto controllato da questa maggioranza non penso che una misera pagina di spazio (come avevamo fino a poco tempo fa) gli possa procurare qualche danno. Esistono comunque almeno due metodi per rispondere in maniera decisa all'opposizione, il primo è censurarla (e noi ne sappiamo qualcosa...) e il secondo è amministrare bene il comune accogliendo proposte o critiche di chi come noi, e non meno di altri, pensa al bene del paese.
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