giovedì 3 settembre 2020

A Sasso Marconi la forzata chiusura dell'ufficio postale si fa sentire

Ma perchè a Sasso Marconi non è entrato in servizio l'ufficio postale mobile di Poste Italiane, dopo la chiusura della sede del capoluogo per i lavori di ripristino dei danni provocati dall'attacco dei ladri al bancomat? Si è invece preferito prolungare l'orario di apertura dell'ufficio di Pontecchio con disagio per utenti e operatori. 
 
 
A chiederselo è l'attento signor 'Dubbio' che, in un suo invio, ricorda che ciò è sempre avvenuto in circostanze simili come per esempio recentemente a Vignola e a Ozzano e riporta le comunicazioni che in quelle occasioni informavano dell'entrata in servizio dell'alternativa 'mobile' : 'la struttura , una specie di camper, rimarrà operativa con tre sportelli in grado di soddisfare sia le esigenze di prodotti postali sia quelle di servizi finanziari. Gli orari saranno quelli soliti dell'ufficio postale'.

Chissà se Poste Italiane vorrà dare una spiegazione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualche giorno di forzata chiusura dell'Ufficio Postale e scattano le proteste, invece quasi tre mesi agli arresti domiciliari sono filati via lisci, tutto OK, e
nessuno protesta perché il Tribunale dei Ministri è lento nel concedere il via libera alle denunce contro Conte ed molti suoi Ministri.

Anonimo ha detto...

Ma basta dare voce a questi idioti! Fabbriani, ma dove vive? Le sembra di offrire un buon servizio alla comunità pubblicando commenti di negazionisti, terrapiattisti, complottisti che non perdono occasione di postare le loro dementi idiozie, collegandosi ad eventi che nulla hanno a che fare con il covid, come l'assalto all'ufficio postale? Qua non si tratta di pluralismo di informazione... Questa è disinformazione!

Anonimo ha detto...

cara/o 3 settembre 2020 20:43,
non so se 3 settembre 2020 15:05 sia da annoverare tra i "negazionisti, terrapiattisti, complottisti" ma ho forti dubbi sul fatto che l'intervento fatto sia così del tutto fuori tema;
a Pioppe con l'emergenza chiusero l'ufficio PT, poi lo riaprirono a livello ridotto, il servizio ridotto ora sembra diventare la norma da qui all'eternità.... sembra quasi che qualunque scusa, anche per PT, sia l'occasione per togliere servizi, non importa se bombe epidemie od altro, con l'emergenza si tolgono sevizi e poi diventa la norma.
Scusate se uso l'acronimo PT ma chiamarle PosteItaliane da quando sono sempre più privatizzate mi viene male.

Anonimo ha detto...

E certo... Il covid è un complotto tutto pilotato dai portalettere... Mamma mia... Ma li leggete i dati? Il virus c'è ancora e appena molli un attimo l'attenzione, lui ricomincia a mietere vittime. Piuttosto pensiamo a cosa si va a fare in posta... Metà delle operazioni che si fanno allo sportello si potrebbero fare stando tranquillamente di fronte al proprio PC... Le pensioni... Cominciamo ad incentivare l'accredito sul conto corrente? Se dici all'80enne che se fa l'accredito in banca può avere un 3/5% di pensione in più, vedi che molti si farebbero aiutare dai nipoti...

Anonimo ha detto...

Non forniscono percorsi per il ritorno alla normalità,
prorogano indefinitamente lo stato di emergenza,
sfruttano palesemente la pandemia per agende politiche senza supporto popolare.
E chi obietta viene accusato di "negazionismo" a mezzo stampa

Anonimo ha detto...

Non è vero: non ti accusa nessuno di essere scemo come sembri dai tuoi messaggi.