lunedì 29 gennaio 2018

Fatture acqua non riscosse per 7 milione

Trentuno dipendenti pubblici segnalati alla Corte dei Conti

Da ANSA

Per una quindicina d'anni diverse società hanno utilizzato acqua pubblica presa da consorzi di bonifica del Bolognese, senza averne diritto e senza pagarla. Il danno alle casse della Regione Emilia-Romagna è stato di circa sette milioni di euro, ma sale a oltre 8 milioni se si contano anche i soldi spesi per tentare, senza riuscirci, di recuperare quei crediti. E' quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Bologna con l'operazione 'Acqua Cheta', che ha portato a segnalare alla Corte dei Conti regionale 31 dipendenti pubblici, in servizio in enti e organismi della stessa Regione. La complessa attività d'indagine è partita nel 2015 dopo un esposto ed è stata portata avanti dal nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bologna, a tutela del denaro pubblico. Le irregolarità sono emerse esaminando le modalità di gestione delle risorse idriche nei due consorzi di bonifica del Bolognese, quello del Canale Emiliano-Romagnolo e quello della Bonifica Renana. Non sono emersi rilievi penali.

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