domenica 19 marzo 2017

Aiutiamo la Pubblica assistenza ad aiutarci.

Da sin. Paolo Bergonzoni e
Fabrizio Massari
C'è un amico di tutti fra noi, la Pubblica Assistenza, che nulla chiede ed è sempre presente nel momento del bisogno. Formata da un nutrito gruppo di volontari si impegna ad 'assolvere' i vuoti organizzativi di una società divenuta quanto mai complessa e che a volte dimentica i bisogni primari come quelli di una assistenza immediata quando di mezzo c'è la salute.

Per assolvere a questo bisogno i fondatori, 35 anni fa, si impegnarono ad assicurare il 'pronto intervento' utilizzando una autoambulanza 'usata'. Fu subito chiaro quanto fosse importante per Sasso Marconi il loro servizio e l'attenzione verso la Pubblica crebbe costantemente. Crebbero anche gli aiuti e le donazioni, a volte anche molto generose. Ora la Pubblica ha una propria sede, un parco mezzi di tutto rispetto e contemporaneamente ha risposto a tutte le 'richieste sociali' che le pervenivano. Al Pronto Intervento, si sono aggiunti tanti altri servizi, sempre per rispondere alle necessità di chi è in difficoltà. Nel 2016, per dare un valore quantitativo alla attività che la Pubblica svolge, ha risposto a 1.900 servizi di emergenza e ha effettuato 4.338 trasporti sociali. E' diventata punto base della Protezione civile e si è persino fatta organizzatrice di sussidio scolastico a bambini, scolari e studenti le cui famiglie hanno difficoltà a far avere loro 'lezioni private'. Coordina i professori volontari che si sono resi disponibili.
La presenza nel sociale della Pubblica Assistenza si può dire è a 360 gradi. Ma questa presenza comincia a mettere in evidenza delle lacune. Capita a volte che non si possa garantire il pronto intervento nell'arco dell'intera giornata o che il centralino non risponda perchè non c'è l'operatore. Amati e dimenticati? L'interrogativo senza risposta ha spinto il gruppo dirigente dell'associazione ad organizzare un convegno il prossimo 8 aprile nel teatro comunale di Sasso Marconi, nel quale si affronterà il tema e si cercherà di ovviare alle carenze sensibilizzando la cittadinanza e coinvolgendo tutte le istituzioni locali

Abbiamo incontrato il presidente della Pubblica di Sasso Marconi Fabrizio Massari e il suo vice Paolo Bergonzoni per alcune domande su questa importante tematica:

Cosa è successo? Perchè questa disaffezione ?

Da quando è nata la Pubblica è cambiato il mondo. Allora non esistevano tanti impegni burocratici e formativi. Oggi per creare un operatore di pronto intervento occorrono 100 ore di preparazione e 20 ore di aggiornamento l'anno nel prosieguo. I requisiti richiesti sono molto elevati. Ciò ha migliorato il nostro modo di operare, ma è anche molto gravoso”.

Casa si intende fare ?

L'8 aprile ci presenteremo per fare conoscere meglio la nostra attività. Inoltre intendiamo operare su due fronti. Assolvere alle carenze in corso cercando eventualmente anche aiuti e agire per essere pronti fra un anno ad assolvere al meglio il nostro compito con operatori preparati”.

Ritiene si possano coinvolgere le scuole, specialmente le superiori ?

Stiamo già operando nelle scuole per 'educazione alla salute' e ne deriva ovviamente per noi una promozione di riflesso. I giovani sanno essere molto generosi”.

Solo la Pubblica di Sasso Marconi o anche altre registrano carenze di organico ?

Il problema si presenta in tutto il territorio regionale. Fortunatamente noi siamo una Pubblica tanto ben strutturata da ricevere collaborazioni anche da volontari di altri comuni”.

Cosa vi aspettate dai politici ?

Al convegno ci saranno ASL, ASC Insieme e Comini. Ai Comuni chiediamo di farsi parte attiva nel supportare le nostre richieste ad Asl e ad ASC. Inoltre siamo alla vigilia di una incisiva riorganizzazione del servizio di emergenza territoriale, con una possibile chiusura del Pronto soccorso di Vergato. La riorganizzazione dovrà essere tale da assicurare un presidio logistico e medico efficace”. 

 

2 commenti:

antonio lavini ha detto...

Buonasera, mi permetto di aggiungere all'articolo un sollecito personale a tutti i lettori del blog affinchè partecipino numerosi all'incontro.
Personalmente mi aspetto molto dai cittadini che troppo spesso non valutano la reale situazione di criticità e mi aspetto moltissimo da coloro che sono da noi stati eletti per interessarsi ed agire per soddisfare le necessità della popolazione del territorio di competenza.....parliamo di emergenza sanitaria e di assistenza sociale e scusate se è poco.
E' da tempo che scrivo in tal senso ma alle sollecitazioni non sono corrisposte azioni, un poco mi vergogno come cittadino e come uomo inserito in questo mediocre contesto.
Nel ricordarvi che la Pubblica, composta da solo volontari, è una associazione assolutamente complementare al servizio sanitario nazionale ed alla organizzazione del sociale dei comuni, tuttavia la sua presenza è di fatto determinante per rispondere decentemente ai bisogni dei cittadini.
Se pensate di condividere quanto esposto, partecipate e mettetevi in fila senza spingere per entrare in Pubblica, c'è posto anche per te.
antonio lavini

Anonimo ha detto...

si pubblicano solo commenti allineati ?
complimenti ! ho capito come gira