venerdì 18 aprile 2014

Gli Etruschi di Marzabotto in trasferta a Crevalcore a favore dei terremotati.




Dal  Comandante Velthur Kaikna (Gianni Passini)

C’erano anche i ‘rievocatori’ di Marzabotto a dare corpo e voce ai Villanoviani di Crevalcore e la loro presenza è stata molto apprezzata. Il sindaco  Rita Baraldi, ha infatti  invitato il gruppo marzabottese,  guidato dal generale Velthur,  anche per  il prossimo anno.
Hanno risposto al bel appuntamento con la storia, intitolato  ‘Le Vie del Tempo’,   14 gruppi di rievocazione di diverse epoche. La giornata è stata organizzata da Massimiliano Lo Cicero,del gruppo storico ‘13 porte’  di Crevalcore, in collaborazione con l’istituzione culturale ‘Paolo Borsellino’. Ha inoltre avuto il patrocinio del Comune di Crevalcore e l’adesione della Pro loco, dei ‘Semper in Baraca’ . Molto apprezzata la partecipazione del ‘Battaglione Estense’, altro gruppo di rievocazione storica. 
Tutto il paese   ha dedicato anima e cuore a questa importantissima iniziativa e il risultato è stato più che lusinghiero. Con il gruppo di Marzabotto c’era l’archeologo Corrado Re che ha curato i dettagli e gli abiti dei nuovi arrivati, Tanaquill (Sabrina), principessa Villanoviana etrusca e Vel ( William) hanno  interpretato il periodo orientalizzante. Riccardo ha vestito gli abiti del principe Villanoviano. Corrado Re è riuscito nell’impresa di fare  in pochi giorni lo scudo adeguato per il periodo orientalizzante e quello per il periodo Villanoviano. Ha inoltre prestato i materiali e i vestiti adatti alla rievocazione.  Nel pomeriggio alle 16 in piazza,  il sacerdote Caile (Luca) ha illustrato l’evoluzione sociale e militare dei periodi storici interpretati. Rappresentati anche il nobile etrusco Laris (Roberto)  e il principino etrusco Avile (Alessio).
 Formidabile l’apporto alla giornata del maestro d’armi etrusco Marce Makairos (Marco Marchi da Cesena) con il suo  scudo in cui è dipinta una girandola, in altri 3, in uno il fiore a sei petali ispirato da quello che si vede nelle stele del museo civico di Bologna. In un altro era dipinta una sirena doppie code e in uno greco,  un leone che sbrana un’antilope. E’ stato riproposto l’immagine del gruppo di armati  della situla della certosa, che è al museo civico di Bologna.
A fotografare gli attori della grande rievocazione ‘multiepoca’, che aveva un fine benefico, c’era   Aldo Minghetti, dei Lions di Grizzana Morandi.








1 commento:

Anonimo ha detto...

Gianni grazie per tanta dedizione tieni alto il mito delle nostre origini, portando al di fuori del nostro territorio le tue conoscenze in ambito storico folcloristiche.
Mi dispiace quando nelle scenografie ti fanno morire o ti prendono a botte.
Ciance a parte sei il migliore, continua nel tuo cammino da generale di umilta' e coraggio con la dedizioe che solo tu sai dare, e fa ricordare i miti di altri tempi