sabato 15 marzo 2014

L’inflazione frena la sua corsa, ma il carrello della spesa resta vuoto.




“I dati sugli incrementi percentuali dell’inflazione sono incoraggianti per il contenimento dei prezzi che ne consegue, ma non si registra uno stimolo  agli acquisti.  Rallentano, in alcuni casi si raffreddano,  anche  i prezzi dei prodotti agricoli,  ma  il carrello della spesa rimane vuoto”. E’ la constatazione preoccupata di Pietro Sabbioni della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) di Bologna.
Pietro Sabbioni
“La riduzione netta dei listini di verdura e frutta fresca, che calano rispettivamente  del 4,4% e del 1% circa, contribuisce a scongiurare rincari nel capitolo alimentare, ma non cambia la situazione sul fronte dei consumi.
La domanda interna resta drammaticamente debole, con gli italiani costretti ad una feroce ‘dieta’  sulla tavola, che ha portato nel 2013 al crollo del 3,1% della spesa alimentare, pari a 3,6 miliardi in meno rispetto all’anno precedente.
Oggi un italiano su due compra solo l’essenziale, con il risultato che nell’anno le vendite alimentari sono crollate sia nei supermercati (-1,3%) che negli ipermercati (-1,9%), restando in positivo solo nei discount (+1,6%), infatti, 6,5 milioni di famiglie dichiarano di fare regolarmente la spesa solo nei discount per risparmiare.
Nel dettaglio,”  aggiunge   Sabbioni, “ nel 2013 solo la spesa per i prodotti ittici è scesa del 13,2%, seguita da quella per la pasta (-8,7%) e per latte e yogurt (-7,9%). Male anche l’olio extravergine di oliva(-5,8%) e la frutta (-2,8%).
Le imprese agricole,” conclude preoccupato, “ anche in questo caso fanno la loro parte, però senza una adeguata e tempestiva politica mirata e di coordinamento, rischiano di essere una goccia d’acqua in un mare di incertezze politico-economiche”.

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